Come difendersi dai traditori seriali

SIGARI CUBANI. Manuale di sopravvivenza dai traditori seriali

Intervista all’autrice Adriana Fabozzi

Adriana Fabozzi

Dopo il primo romanzo Meraviglioso, pubblicato nel 2017, Adriana Fabozzi torna in libreria con Sigari Cubani, romanzo che indaga il mondo dei “serial killer sentimentali”, cioè di quegli uomini che hanno fatto del tradimento la loro ragione di vita. Sono più di quanti possiate pensare e si assomigliano un po’ tutti. Li potrete riconoscere dallo spiccato narcisismo e dal vizio del sigaro alla vaniglia. Abbiamo raggiunto l’autrice per una breve intervista:

Questo sigaro così inopportuno e fastidioso che tu hai individuato come una delle firme del traditore seriale, non credi che faccia parte del fascino di questi personaggi, o più semplicemente lo dobbiamo considerare un segnale d’allarme?

Assolutamente come un segnale d’allarme. Prima di iniziare la stesura di questo libro mi sono impegnata in ricerche sul campo e ho constatato che molti traditori seriali avevano questo vizio in comune. Il sigaro richiama il loro narcisismo, vuole sottolineare l’onnipotenza, non credo sia un modo per affascinare le donne, ma certamente è un campanello d’allarme.

A fare da contraltare al traditore Paride c’è il fidanzato Lorenzo. Il suo però è un profilo strano, emerge attraverso le telefonate, la sua è una voce che si appare spessissimo attraverso la cornetta. Come mai lo descrivi spesso lontano da Asia?

Il loro contatto telefonico è inizialmente dovuto alla lontananza ma nella fase finale del libro lascia spazio ad una specie di ravvicinamento. Asia vuole tenere Lorenzo all’oscuro di gran parte della sua vita, e lui certamente ne soffre. Sa che in questo rapporto non tutto è limpido e che Asia non è mai stata veramente sua e gli ha nascosto gran parte della sua identità. Lorenzo lo conosciamo dalla sua voce al telefono perché Asia vuole mantenere una vita parallela e separata, non condividendo le sue paure e tenendolo fuori da gran parte della sua vita.

Quali sono state le prime reazioni dei suoi lettori? Ha notato diversi punti di vista? C’è chi si è riconosciuto in Asia o magari in Paride?

Sì, il mio libro ha mille sfaccettature e tanti vi si possono ritrovare. Molte persone che sono affette da attacchi d’ansia, ad esempio, si sono riviste in Asia e lo stesso chi ha l’impressione di vivere una doppia identità. Chi si è ritrovato in Paride ovviamente non me lo ha detto. Prima di pubblicare questo libro avevo tante amicizie maschili sui social che mi seguivano mettendo like o scrivendomi. Dopo che con il mio romanzo ho portato alla luce questa patologia del mondo maschile ho notato che i like sono crollati di circa l’80 %. Forse in tanti hanno avuto paura di essere smascherati.

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