Una vita per la vita – Rosanna Sannino

Florence è una italo-americana, il padre non l’ha riconosciuta e vive a Brooklyn con la mamma Helen e la nonna Flò. Quest’ultima, in seguito ad una premonizione, è convinta che anche sua nipote sia destinata a diventare una brava ostetrica, come da generazioni accade alle donne della loro famiglia, ma Florence prenderà tutt’altra strada. Prove, delusioni e gelosie segneranno la vita di Flò che può trovare conforto su alcuni amici come John, Giorgia, il vecchio Tobias e Annette. Flò diventerà l’assistente di un vecchio e illustre ricercatore e incontrerà nuovamente l’amore anche se la gelosia di una donna segnerà la sua storia, si troverà ad affrontare una nuova prova e una sconvolgente rivelazione la metterà di fronte a una scelta difficile. Solo allora, finalmente, comprenderà a cosa si riferisse la premonizione di sua nonna Flò. La forza di volontà, l’amicizia e la solidarietà a volte possono diventare l’ancora di salvezza quando pensiamo di naufragare.

Rosanna Sannino nasce nel 1952 a Striano (NA) e trascorre parte dell’infanzia tra Striano e Civitanova Marche. Dall’età di dieci anni vive a Pompei, dove si è sposata e ha concluso la sua lunga e articolata carriera come docente di Storia e Filosofia presso il Liceo scientifico “E. Pascal”. Sin da ragazza la sua passione per la scrittura l’ha portata a comporre poesie e romanzi, ma il tempo a sua disposizione era talmente poco da non consentirle la dedizione necessaria a un’attività tanto seria. Solo da alcuni anni può finalmente dedicarsi a uno dei mestieri più belli del mondo: scrivere. Rosanna però non ama definirsi scrittrice, piuttosto “una racconta storie”.
Ha pubblicato il romanzo Una vita a metà (Graus Edizioni, 2018); Ho rivisto le rondini, poesia selezionata nel X Concorso “Il federiciano” Aletti Editore Roma nel 2018; Figlio, poesia selezionata nel concorso “Premio dedicato a… Giornata mondiale della poesia 2020” (Aletti Editore, 2020) e Il sole imbrigliato, poesia selezionata al V Concorso Il Tiburtino (Aletti Editore, 2021) La corsa della rinascita filastrocca vincente alla prima edizione del concorso “Il giardino in primavera” indetto da Poesie Metropolitane e premio “Green care” per il centenario di G.Rodari.

Oggi parliamo del libro Una vita per la vita di Rosanna Sannino pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros il Filo.

Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di fare quattro chiacchiere, seppur virtuali, con Rosanna Sannino, per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Una vita per la vita.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice. Buona lettura!

  • QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?

Molto presto. In collegio, a sette anni, per alleviare il senso di solitudine e di nostalgia scrivevo lunghissimi “pensierini” e, dopo aver letto il libro “Cuore” e la fantastica storia di “Pinocchio”, cominciai ad immaginare e a scrivere altre avventure collegate ai protagonisti delle storie lette.  Prima dei quindici anni amavo scrivere poesie e racconti, un po’ come la maggioranza dei giovani. A poco più di vent’anni mi sono dedicata alla prima stesura di “Una vita per la vita”, romanzo che mi ha accompagnato per tutta la mia esistenza e che pensavo non avrei mai pubblicato, poiché era per me una sorta di Diario. Infatti, mi identificavo nella protagonista. Poi, una propaganda televisiva di Albatros, ad inizio pandemia, che recitava: “Hai un romanzo da te scritto e chiuso in un cassetto?” mi ha spinta ed incoraggiata ad inviare il romanzo.    

  • HA ABITUDINI PARTICOLARI DURANTE LA SCRITTURA?

Di solito butto giù una sorta di fabula: la storia riassunta del romanzo. Poi comincio ad arricchirlo con episodi e l’introduzione di nuovi personaggi. Alla fine, esausta, perché scrivo in ogni momento possibile della giornata, mi fermo. Lascio sedimentare la storia per qualche mese e poi comincio a rileggerla. Mi accorgo delle ripetizioni, degli errori, elimino cose che mi sembrano superflue e aggiungo particolari interessanti. Alla fine, sottopongo la lettura del manoscritto a due care e severe amiche che giudicano il mio operato.

  • A QUALE TRA I SUOI LIBRI SI SENTE PIU’ AFFEZIONATA E PERCHE’?

Ad entrambi i romanzi che, fino ad ora, ho pubblicato. Amo “Una vita a metà”, storia dolcissima, perché narra le avventure e le vicissitudini di mio nonno Peppino, emigrato a New York a soli 17 anni, e di mio padre Italo nato a Brooklyn nel 1913 e del loro rientro in Italia negli anni ’25. Amo “Una vita per la vita”, perché mi ha seguito sempre. Pazientemente ha aspettato chiuso in un cassetto che io tornassi a riprenderlo; infatti la protagonista, Florence, è stata un’ amica cara e paziente che ha consolato i miei dolori e le mie disillusioni e ha gioito con me  per le mie conquiste. Ho altri romanzi che attendono di essere pubblicati, in ognuno di essi c’è parte della mia essenza.

  • QUANDO HA AVUTO L’IDEA DI SCRIVERE QUESTA STORIA?

Come dicevo prima, quando ho iniziato la prima stesura del romanzo, avevo poco più di vent’anni, più o meno l’età di Florence, la protagonista della storia. Logicamente il romanzo, nel corso della vita, ha subito molte modifiche

  • COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?

Mi aspetto che il lettore riesca ad entrare in sintonia con Florence, creatura viva e pulsante, e che ne comprenda il coraggio, la ferrea volontà e l’empatia. Mi piacerebbe che il lettore, come me, in qualche modo, potesse identificarsi in lei e attraverso lei trovare il coraggio per affrontare le vicissitudini e raggiungere gli obiettivi prefissati.

A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Rosanna Sannino per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, a lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Una vita per la vita e per il futuro.

A te caro lettore auguro un buon viaggio tra le pagine di questo racconto, noi ci sentiamo presto.

Se ti va lascia un commento, facci sapere cosa ne pensi, i vostri feedback sono per noi sempre importanti.

Una vita per la vita verrà presentato presso la sede comunale di Pompei il 13 settembre alle ore 18.00.

A presto!

La vostra redattrice.

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