Benvenuti in questa nuova intervista del nostro blog, oggi abbiamo il piacere di ospitare Salvatore Spagnuolo, autore del libro “Fragole”. Salvatore è uno scrittore talentuoso e in questa intervista avremo l’opportunità di conoscere meglio l’autore e il suo lavoro, scoprendo le ispirazioni dietro la stesura del libro e alcuni retroscena interessanti.
Partiamo dal titolo dell’opera e dalla copertina. Si tratta di un suo dipinto? Come mai questa scelta?
Ci sono delle “fragole”, con i suoi fiori e le sue foglie, nel giardino della liturgia cosmica ai piedi di Gesù Bambino che da divino pianista, in braccio a Sua Madre – il Suo Trono – suona il libro della Sapienza, nel trittico fiammingo della Regis Mater Angelorum, attribuito a Rogier van der Weyden, custodito nella Chiesa Madre di Polizzi Generosa (PA). Mentre dipingevo, su uno dei due sportelli in legno di una cappella a muro ottocentesca, ormai diroccata, in mezzo a un boschetto abbandonato, il giardino della vita con le sue “fragole”, mi sono chiesto: perché le fragole? Mi sono convinto che sono il frutto del paradiso, perché hanno una foglia tripartita che evoca la Trinità, un piccolo fiore bianco che parla di Incarnazione, Dio che si fa Carne, e il frutto rosso a forma di cuore è un chiaro rimando alla Redenzione del Signore. Per questo motivo, ho scelto come titolo delle 99 poesie (vi è infatti una pecorella smarrita) “Fragole” e come immagine di copertina parte del mio dipinto.
Qual è il tema principale di questa raccolta?
La raccolta di poesie “Fragole” può essere annoverata nell’ambito neo-romantico. Non per scelta programmatica, ma quasi d’istinto si mette al centro la cosmo-antropogenesi nella sua Weltanschaunng (visione globale, ma mai globalizzata). Si parla dell’uomo, parte del creato, come ontologicamente inquieto: dei suoi sentimenti contrastanti, a volte anche irrazionali, che si lasciano canalizzare, come le sponde di un fiume, dalla speranza e dall’amore, in cerca di equilibrio e armonia.
C’è una poesia in questo libro che la rappresenta maggiormente? Perché?
Diverse poesie della raccolta sono autobiografiche. C’è il passato della memoria soprattutto quando parlo di mio nonno che con il suo cappotto a mantello mi veniva a prendere da scuola, nella poesia “Lux Lucis”, di mia nonna che ricamava e raccontava le storie della famiglia, nella poesia “Gaudio e Tenerezza”; l’intuizione del presente di chi è nato a maggio: “La scala dei pini”; e della speranza del futuro in tutte le altre pagine.
Qual è il messaggio che vuole trasmettere attraverso le sue poesie?
Il messaggio centrale è
Amarsi
Fissatolo lo amò!
Amarsi:
guardarsi all’infinito
negli infiniti occhi;
abbracciarsi eternamente
nell’eterna fiducia;
sorreggersi perennemente
quando si sta per cadere;
ricercarsi senza sosta
non cercando colpe ed errori;
donarsi… nel sentiero del perdono
a quattro piedi e tre mani.
Quali sono i suoi futuri progetti di scrittura?
Scrivere per me è una passione, sto continuando a scrivere poesie, articoli e un romanzo.
È stato un piacere per noi dare la parola al nostro Salvatore Spagnuolo: speriamo, con le nostre domande, di avervi svelato alcuni dettagli interessanti sul libro “Fragole”. Non esitate a commentare, saremo curiosi di leggere le vostre considerazioni. Buona lettura e alla prossima intervista.