SEGRETO – ARDELIO LOPPI

Si è scritto e detto di tutto su Tutankhamon, il Faraone Bambino della XVIII dinastia quasi completamente sconosciuto al momento della scoperta della sua tomba, il 4 novembre 1922 ad opera dell’archeologo britannico Howard Carter. Eppure, a cominciare proprio dalla sua tortuosa vicenda umana, con buone probabilità conclusasi in maniera tragica, ma ancora 32 secoli dopo con il ritrovamento del suo sepolcro, i molti enigmi che lo riguardano sembrano ancora ben lungi dal trovare risposte definitive. Inizialmente l’autore aveva quindi titolato questo romanzo Misteri. Tuttavia, nel corso dei circa quindici anni di studio della sterminata letteratura dedicata all’argomento, cui sommare i circa tre necessari alle varie revisioni/ stesure e parecchi viaggi, Loppi ha pian piano, maturato la certezza che almeno su uno dei controversi argomenti affrontati di misterioso c’è ben poco. L’euforia di essere stato il primo ad intuirlo è però durata un battito di ciglia: è trascorso quasi un secolo dalla scoperta e chiunque può aver accesso al materiale di studio, non è semplicemente possibile che nessun’altro abbia capito che… Howard Carter scoprì ed esplorò per la prima volta la tomba di Tutankhamon nel 1919 e non nel 1922! Ma evidentemente certi segreti sono inconfessabili. Ecco allora la scelta di cambiare il titolo del romanzo: Segreto si attaglia certamente di più al silenzio di coloro che, al pari di Loppi, hanno sicuramente messo insieme le tessere del puzzle, tutte le sue contraddizioni, raccapezzandone un quadro ben diverso da quello studiato sui libri di scuola. Anche all’epoca dei fatti, considerando che all’artefice della più importante scoperta archeologica di tutti i tempi non venne mai conferita alcuna onorificenza. Dettaglio decisamente bizzarro in un paese, l’Inghilterra, dove persino i calciatori vengono insigniti del titolo quantomeno di Sir.

Ardelio Loppi nasce a Vignanello (VT) il 25 marzo 1964. Reporter, fotografo e documentarista, dal 2001 collabora ed è consulente culturale del Corriere di Viterbo. I suoi approfondimenti di carattere storico-artistico, reportage e racconti sono pubblicati dai quotidiani nazionali cartacei e digitali del Gruppo Editoriale Corriere. Dal 2010 al 2012 ha diretto la rivista culturale Cronos. È l’ideatore e organizzatore del Premio Amerino di letteratura. Sue pubblicazioni sono: Il sorriso di Giulia, saggio storico-artistico (Sette Città 2005); Il pozzo delle anime, romanzo fantarcheologico (Gruppo Albatros – Il Filo 2010).

Segreto è il titolo del saggio di Ardelio Loppi pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros Il Filo. Noi abbiamo avuto il piacere di intervistare l’autore per scoprire qualcosa in più sul suo saggio Segreto e sulla vita da scrittore in quanto è sempre bello instaurare un rapporto più profondo con l’autore e scoprire cosa lo porta a mettere su carta alcuni argomenti. Di seguito riportiamo tutte le domande alle quali Ardelio Loppi ha gentilmente risposto per togliere qualche curiosità anche a voi lettori.

  • Com’è nata la passione per l’argomento trattato nel suo saggio Segreto, ossia la storia di  Tutankhamon, Il Faraone Bambino?

Io sono un giornalista, mi occupo prevalentemente di cultura, c’è molta passione ma non solo. La “vera” storia della scoperta non è meno affascinante del periodo in cui fu frettolosamente sepolto Tutankhamon.

  • Com’è nata l’idea del suo saggio Segreto?

Dopo anni di approfondimenti, un giorno ho d’improvviso realizzato che la storia della “scoperta ufficiale” faceva acqua da tutte le parti. È stato del tutto fisiologico dare voce a questi sospetti.

  • Avendo già delle pubblicazioni alle spalle, come sono state le sue esperienze editoriali?

Nessun best seller, quindi non sono andato molto oltre la gratificazione personale. Colpa mia? Degli editori che investono soprattutto su autori o volti già conosciuti? Capricci delle Parche? Non saprei…

  • Ha abitudini particolari durante la scrittura? C’è un luogo in particolare dove preferisce scrivere?

Normalmente io fumo pochissimo, quando scrivo quasi mi intossico! Boh, la sensazione è che riesco a concentrarmi di più. Scrivo sul divano, con il portatile sulle ginocchia e le sigarette accanto.

  • Ha qualche progetto per il futuro?

Abbiamo un futuro? Buono a sapersi… ci penserò quando e se arriva! Per il momento mi limito ad incrociare le dita, come tutti del resto. Nel frattempo, continuerò a scribacchiare.

Ardelio Loppi dopo essersi a lungo documentato riprende una questione a lungo dibattuta, quella su Tutankhamon e lo fa dopo essersi reso conte che le verità che ci sono giunte fanno acqua da tutte le parti. Si mette quindi alla ricerca analizzando e scavando sempre più a fondo e da questa sua ricerca, tra una sigaretta e l’altra, seduto sul divano con il portatile acceso scaturisce il suo saggio dal titolo “Segreto”, una riscrittura romanzata della tomba di Tutankhamon da parte dell’archeologo inglese Howard Carter e del suo finanziatore Lord Carnarvon. Secondo Loppi “certi segreti sono inconfessabili” e lo afferma poiché esistono talmente tante prove che è quasi impossibile che solamente lui sia riuscito a scoprire la bugia di Howard carter. Ed è solo leggendo con attenzione il suo saggio che si riesce a scoprire il perché Ardelio Loppi afferma ciò e quali sono i Segreti che noi non conosciamo, che ci sono stati nascosti, ma soprattutto perché. “Quando si tratta di Tutankhamon, misteri e segreti, sembrano non finire mai”.

Noi del Gruppo Albratos Il Filo ringraziamo ancora Ardelio Loppi per aver risposto alle nostre domande e per averci fornito spunti di riflessione sulla questione di Tutankhamon, il faraone bambino, ma soprattutto di aver intrapreso con la nostra casa editrice questo percorso editoriale che lo ha portato alla pubblicazione del suo saggio Segreto. Per noi è stato un grande piacere, e ci teniamo a farle un grande in bocca al lupo per il suo saggio ma soprattutto per il suo futuro, anche se, come ha affermato Ardelio Loppi precedentemente  “chissà se abbiamo un futuro”, ad ogni modo “chi vivrà vedrà”, del resto non è cosi?!

A te lettore, grazie per continuare a supportarci, buona lettura, buona scoperta continua a informati perché c’è sempre qualcosa da scoprire o da imparare, c’è sempre qualcosa che non conosciamo e che ci viene nascosto, quindi scaviamo a fondo e troviamo la verità.

Ci sentiamo prestissimo!

La vostra redattrice

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