Teresa Inzerillo e Federica Rocchi, basandosi sui loro approfonditi studi e sull’esperienza consolidata sul campo, elaborano un saggio in grado di sollevare l’attenzione su un fenomeno sempre attuale e bisognoso di provvedimenti più stringenti: la violenza di genere che si abbatte senza sosta sulle donne, la cui luminosa esistenza viene oscurata da minacce, soprusi e, in casi peggiori, morte. A provocarla sono spesso uomini da cui credono di essere amate, ma affetti da radicate patologie quasi mai individuabili al primo sguardo. Le autrici indagano su diversi casi di femminicidio noti alla cronaca, delineando i pensieri ossessivi partoriti dalle menti omicide nei confronti delle vittime verso cui si rivolge la loro furiosa smania di possederle o annientarle. Ne ricostruiscono i profili criminali, apportano la testimonianza di una donna coraggiosa che ha svolto l’azione di denuncia, e ci invitano a riflettere su un’urgenza mai assopita, da contrastare con tutele, mezzi e vigore ancor più combattivi.
Teresa Inzerillo è un avvocato e criminologa di origine siciliana ma da diversi anni si è trasferita a Roma, dove vive attualmente. È una seria professionista impegnata nella lotta contro la violenza di genere ma allo stesso tempo una persona con tante passioni dallo sport, alla recitazione, dai viaggi alla scrittura. È proprio quest’ultima passione che l’ha portata, nel 2020 a pubblicare diversi articoli sulla rivista scientifica Hdemos, fino ad approcciarsi alla stesura del suo primo saggio. Attualmente svolge la libera professione e fa parte del Gruppo Criminologi Volontari ex art. 17 presso la Casa Circondariale di “Rebibbia”.
Federica Rocchi nasce a Tivoli nel 1979 ed è un medico chirurgo e criminologa clinica. Ha svolto la propria attività lavorando come medico delle dipendenze a Villa Maraini, nel carcere di Regina Coeli e Rebibbia e come medico nella lotta al COVID-19 in vari pronto soccorso romani. Attualmente lavora presso l’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma. Appassionata di criminologia, decide di pubblicare nel 2020 diversi articoli sulla rivista scientifica Hdemos. Nel 2008 partecipa ad un premio nazionale di poesia risultando una delle vincitrici con la pubblicazione sul libro Antologia 2008. Questo il suo primo saggio.
Oggi parliamo di un saggio dal titolo Invisibile agli occhi, scritto a quattro mani da Teresa Inzerillo e Federica Rocchi pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Il fenomeno che viene analizzato in questo saggio è un fenomeno purtroppo attuale, la violenza sulle donne. Si sente parlare ancora troppo spesso di femminicidio, di violenza sulle donne, quella stessa violenza causata da uomini che loro pensavano di amare e che le amassero. È un fenomeno che necessita di provvedimenti più stringenti.
Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di intervistare le autrici Teresa Inzerillo e Federica Rocchi per conoscerle meglio e scoprire qualcosa in più sul loro saggio Invisibile agli occhi. Riportiamo di seguito l’intervista alle autrici. Buona lettura!
- Cosa vi piacerebbe dire ai vostri lettori?
Di aprire gli occhi. Ogni 60 ore viene uccisa una donna per mano di un uomo. Il tempo non diventa più un concetto relativo, bensì un’arma per difendere la stessa donna dalla violenza di genere e convincerla a denunciare
- Che messaggio avete voluto lanciare con il vostro saggio?
Un messaggio di speranza e di aiuto, non solo da parte delle Istituzioni e dello Stato, ma anche dai singoli cittadini, sensibilizzandoli con la lettura di questo libro a non voltarsi dall’altra parte, pensando che a loro non accadrà mai. La violenza genera sempre violenza.
- C’è un momento in particolare che vi ha portato alla stesura di questo saggio?
Si. Subito dopo esserci specializzate in Criminologia Clinica, abbiamo incontrato Pamela, una donna vittima di violenza di genere da parte del suo ex marito e parlando con lei, abbiamo deciso che dovevamo fare qualcosa. Così abbiamo iniziato a scrivere il saggio.
- Com’è stata la vostra esperienza editoriale? Sicuramente gratificante. Ci siamo sentite subito accolte ed appoggiate. Sapere che si da’ voce alle donne e si tocca con discrezione questa tematica ci ha fatto piacere e ci da’ speranza per il futuro.
- Avete progetti per il futuro?
Si, in verità ci stiamo approcciando alla scrittura di un nuovo libro e stiamo cercando di far approvare un progetto a favore delle donne vittime di violenza che possa aiutarla in modo concreto, senza far passare giorni e mesi …il tempo non è un concetto relativo…e’ vita !
Quante volte capita di accendere la TV e sentire al telegiornale un nuovo caso di femminicidio o apriamo internet “donna uccisa dal marito”, o ancora i social, twitter, purtroppo sono notizie quasi all’ordine del giorno, e non dovrebbe essere così, per niente affatto!
Teresa Inzerillo e Federica Rocchi attraverso il loro saggio cercano di informare i lettori su cosa fare, sensibilizzarli a non voltarsi dall’altra parte ma essere pronti a dare una mano, e non far passare tempo perché il tempo è prezioso, per le donne vittime di violenza il tempo è vita!
A noi del Gruppo Abatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Teresa Inzerillo e Federica Rocchi per averci dedicato del tempo e per aver risposto alle nostre domande. A loro va un grandissimo in bocca al lupo per il loro saggio Invisibile agli occhi e per il futuro.
A te caro lettore ti auguro una buona lettura, leggi attentamente questo saggio, ogni singola pagina, fanne tesoro. E non avere mai paura, di aiutare o denunciare, c’è qualcuno sempre pronto ad aiutarti.
Noi ci sentiamo presto.
La vostra redattrice.