Autentico, coinvolgente: il primo libro di Barbara Bramati si intitola “Il cuore della mia vita” e sta già riscuotendo grandi consensi tra chi ha avuto il piacere di leggerlo. Noi del Gruppo Albatros abbiamo deciso di raccontarvelo ponendo alcune domande direttamente all’autrice, che ringraziamo per averci dedicato qualche ora del suo tempo.
Questo è un libro autobiografico?
Esatto, si tratta di un racconto autobiografico che pone l’attenzione soprattutto sulla fase centrale della mia vita (il cuore appunto, come dice il titolo), quella adulta e più consapevole, iniziata intorno ai quarant’anni, età a partire dalla quale è cominciato un processo evolutivo molto interessante ed arricchente. La crescita personale che ne è derivata mi ha permesso (e continua a farlo) di scoprire la parte più intima e profonda di me stessa, facendomi entrare in contatto con la mia vera essenza e con quelle passioni che, se assecondate, ci fanno veramente vivere, nel senso più pieno del termine. Il libro parla di me, di quello che per me è importante, di come la vita ordinaria di una persona qualunque possa trasformarsi in un’esperienza straordinaria, dal momento in cui ci rendiamo conto di essere unici e speciali, dotati ognuno di uno specifico talento, consapevoli del proprio valore e capaci di vedere ogni più piccola sfumatura nelle esperienze che ci capitano, cogliendo i tanti segnali che la vita ci fa trovare lungo il cammino, in costante connessione con l’universo e con le anime delle persone care che, pur non essendo più con noi fisicamente, continuano ad esserci accanto sotto un’altra forma. Un invito a vivere nel presente, nel cosiddetto “qui e ora”, con grande senso di gratitudine, cercando di trovare sempre il lato positivo di ogni cosa.
Cosa l’ha spinta a voler condividere con i lettori la sua storia?
Il desiderio di donare a chi si trova in difficoltà, a chi ha vissuto esperienze simili alle mie o anche del tutto diverse, interessanti e, mi auguro, utili spunti di riflessione, oltre all’auspicio che le mie parole possano essere di conforto per qualcuno e, magari, anche in grado di emozionare. Credendo molto nella condivisione, ho deciso di mettermi a nudo, raccontando cose tanto intime e personali, nella speranza che possano portare beneficio a chiunque decida di esplorare la mia opera prima.
Qual è stato il feedback più gratificante che ha ricevuto finora sulla sua opera?
Premesso che sono infinitamente grata per tutte le recensioni che continuano ad arrivarmi, commuovendomi ogni volta che le leggo, dovendo scegliere, credo che le più importanti finora siano due. Una è quella di una persona che non mi conosceva ancora e che, pur non amando le autobiografie, ha deciso di leggere la mia, poiché curiosa di capire chi fossi, dicendosi alla fine contenta di averlo fatto e complimentandosi per il mio lessico di facile comprensione per chiunque (ci siamo conosciute personalmente dopo mesi); l’.altra, invece, è quella di chi, terminato il mio libro, ha deciso di ricominciare a volersi bene, a nutrire la sua anima, a sognare ed a ritrovarsi, ringraziandomi per averle indicato la strada da percorrere.
Se potesse descrivere il suo libro con tre aggettivi, quali sarebbero e perché?
Emozionante, poiché in grado di suscitare sensazioni intense.
Coinvolgente, poiché capace di generare grande interesse verso temi/argomenti trattati, anche quando poco conosciuti.
Entusiasmante, poiché riesce ad essere “contagioso”.
C’è un autore o un libro che l’ha influenzata in modo particolare?
Ce ne sarebbero tanti ma il primo che mi viene in mente, per il peso determinante avuto anche nella decisione di scrivere il mio primo libro, è sicuramente “Il codice dell’anima”, dello psicologo statunitense James Hillman. E’ un libro che ritengo tutti dovrebbero leggere, chi è genitore in particolare e che pone l’attenzione sull’importanza di comprendere prima e seguire poi il proprio talento, seme, ghianda, carattere o vocazione che dir si voglia, mettendo a tratti in discussione la psicologia tradizionale.
È stato un piacere per noi dare la parola alla nostra Barbara Bramati: speriamo, con le nostre domande, di avervi svelato alcuni dettagli interessanti sul libro “Il cuore della mia vita”. Non esitate a commentare, saremo curiosi di leggere le vostre considerazioni. Buona lettura e alla prossima intervista
mi sono persa con coinvolgimento ed empatia in questa lettura semplice lineare fresca delicata come un mattino colmo di lieve rugiada.. ciò che poi rispecchia la sua anima ed il suo cuore così sensibile e aperto alla bellezza della vita. un augurio di mille altri libri in futuro …
S.
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