
Paola è una donna concreta, abituata a rimboccarsi le maniche e a compiere scelte coraggiose. Alina proviene da un Paese dell’Est e come tante altre ragazze ha imparato a stare a galla in un mondo di violenze e soprusi. Sara è una dj talentuosa che nasconde un segreto inconfessabile, un’ombra che segnerà per sempre il suo passato. Giulia è concentrata sul lavoro, che svolge in uno studio legale, ma nella sua vita sente la mancanza di un grande amore e si butta in storie improbabili. Francesca, grande promessa della matematica, è rimasta imprigionata nel ricordo di un amore finito male.
La cinque donne protagoniste di Amori sulle dita di una mano, hanno una diversa estrazione sociale e culturale, eppure sono tutte accomunate dal fatto di essere belle e intriganti e di avere una personalità lontana dagli stereotipi femminili di mogli e madri. Il protagonista del romanzo le ha amate tutte e ognuna di loro ha lasciato un segno in lui. Alessandro Pasetti con ironia, sensualità e delicatezza racconta queste storie d’amore. Cinque racconti di vita che celebrano la bellezza femminile, senza nascondere la precarietà dei rapporti umani e le inevitabili conseguenze sul destino di ognuno di noi.
Alessandro Pasetti vive a Ferrara con la moglie, la figlia e un boxer, Fred. Laureato in filosofia con indirizzo estetico, è giornalista professionista. Si è occupato di moda, di eventi, di televisione. Per dodici anni ha scritto e prodotto un programma di moda e costume per Retequattro. Si è occupato, dal punto di vista artistico, della realizzazione di grandi eventi e delle cerimonie inaugurali di alcune importanti location italiane. Appassionato di poesia ha pubblicato un volume dal titolo Col senno del poi ed è presente in alcune antologie.
Oggi parliamo del libro Amori sulle dita di una mano, di Alessandro Pasetti pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo. Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare l’autore per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Amori sulle dita di una mano.
Riportiamo di seguito l’intervista all’autore, buona lettura!
- QUANDO INIZIO’ LA SUA ESPERIENZA COME SCRITTORE? È UNA PASSIONE CHE HA DA SEMPRE?
Quella della scrittura più che una semplice passione è stata un mestiere, visto che ho fatto il giornalista professionista per oltre vent’anni. In questi anni ho però anche scritto “per me”, soprattutto poesia e ho anche pubblicato un volume di liriche. Nel campo della narrativa invece è il primo tentativo.
- COSA SI PROVA AD AVER PUBBLICATO UN LIBRO?
È una grande emozione. Soprattutto vedere la gente che viene alle tue presentazioni ed è coinvolta da quello che accade ai tuoi personaggi. Questo è il potere della fantasia che diventa reale più della stessa realtà. E poi c’è un cambio di status sociale. Adesso molte persone mi chiamano scrittore e lo fanno quasi con deferenza. Lo status di scrittore ti proietta nel mondo della cultura, entri in un museo vivente. Da quel momento appartieni alla letteratura e non più soltanto alla vita. Come mi ricorda sempre l’amico e prefatore del mio libro, il grande scrittore Roberto Pazzi: quando non ci saremo più di noi resteranno le nostre parole.
- SI È ISPIRATO A QUALCHE LIBRO O AUTORE IN PARTICOLARE PER SCRIVERE QUESTA STORIA?
A più di uno. A tutti quegli scrittori che hanno arricchito la mia vita e che mi hanno accompagnato nel mio percorso. Ho letto molta narrativa contemporanea naturalmente e mi riconosco ad esempio in Musso, ma anche Carofiglio, Aciman, Nicholas Sparks. E poi tanta poesia che ho disseminato lungo le pagine del libro.
- HA ABITUDINI PARTICOLARI DURANTE LA SCRITTURA?
Rivivo mentalmente le scene che sto descrivendo. Devo sentirne le emozioni, calarmi nei miei personaggi. Lo faccio anche per capire se ciò che sto scrivendo è reale, tangibile. Durante una presentazione avvenuta a San Benedetto del Tronto ho ricevuto da una signora un grandissimo complimento. Mi ha detto che quello che le era piaciuto era la mia capacità di dare voce e profilo psicologico alle donne protagoniste delle cinque storie, sebbene io fossi un uomo. Per me è stato un apprezzamento grandissimo del mio lavoro.
- COM’E’ STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?
Mi sono sentito sempre seguito e protetto da Albatros. Sia nella fase di impostazione del libro che dopo la sua uscita. Ho un ottimo rapporto con la mia addetta stampa Carmela Ferrentino, che reputo competente e molto presente alle mie esigenze. L’unico piccolo neo è che ho ravvisato che il romanzo è andato meglio in alcune librerie di città vicine, dove sono meno conosciuto, rispetto a quelle della mia città. Ecco da questo punto di vista mi sarebbe piaciuto che il mio editore fosse intervenuto con più decisione, indirizzando le librerie di Ferrara ad una maggiore attenzione verso l’opera.
A noi del Gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Alessandro Pasetti per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, a lui va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Amori sulle dita di una mano e per il futuro.
A te caro lettore, come di consuetudine ti auguro un buon viaggio tra le pagine di questo libro e una buona lettura. Se ti va facci sapere cosa ne pensi di questo libro lasciando qui sotto un commento, a noi, come ai nostri autori farebbe molto piacere. È sempre bello sapere cosa ne pensano i lettori e solo attraverso i vostri feedback possiamo crescere e migliorare.
Noi ci sentiamo molto presto, con tantissime altre novità.
Buona lettura.
La vostra redattrice.