Nell’articolo odierno parliamo del libro Poesie di Lara Masperone, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autrice del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autrice e ai quali viene data espressione in modo peculiare.
Poesie di Lara Masperone, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è una raccolta poetica che nobilita il paesaggio naturale umano e urbano in cui si svolge la nostra esistenza ed è un inno alla resistenza e alla crescita di fronte alle difficoltà che ci pone.
Solo trovando se stessi, i propri affetti, le proprie passioni e ascoltando le proprie emozioni, che la parola poetica esprime in modo profondo e completo, possiamo capire cosa significa la felicità.
Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autrice: buona lettura!
Quali sono i temi decisivi di questa raccolta poetica?
Nella mia raccolta poetica compaiono molti temi naturali, tra i quali il mare e la pioggia, la sabbia, il vento, la luna, il bosco, la notte. Sono presenti anche delle città, dei luoghi di passaggio visti a piedi o dal finestrino di un treno. Non mi sento di definire questa preponderanza naturale come il tema principale, la natura è piuttosto un mezzo per trattare di momenti intimi e salienti che si incontrano nella vita. Mi piace parlare delle emozioni, prevalentemente quelle più dolorose e difficili, ma che sono le uniche che ci permettono di reagire e di ricercare la felicità. Parlo ovviamente di amore ma specialmente di quanto è tortuosa, a volte, la ricerca di sè stessi.
Sono presenti anche dei componimenti dedicati a mio fratello, alla mia migliore amica e a delle persone che hanno significato molto nella mia vita e che sono felice siano presenti tra le pagine del mio libro.
Quali esperienze particolarmente significative nella sua vita trovano espressione nei suoi componimenti?
Se vogliamo guardare alle mie poesie con leggerezza, troviamo una forte espressione di temi naturali piacevoli da leggere e che rappresentano una fetta preponderante della mia vita: adoro stare nella natura, fare escursioni, stare di fronte al mare, guardare il cielo. Se andiamo più nel profondo, posso raccontare alcune esperienze che si celano dietro alle parole. Parlo per esempio di un viaggio di lavoro come ricercatrice a Copenhagen, dove c’è stata un’immersione nell’arte, grazie all’estemporaneità di un collega e amico. Parlo di posti in cui ci si può allontanare dai problemi che diventano assordanti e ritrovare la calma o di momenti di viaggio dove il pensiero vola. Parlo di un’amicizia che si è rivelata un totale fallimento, parlo di aspettative disilluse, di speranza. Parlo e tratto di intensità. Scrivo spesso poesie che riguardano l’amore nella sua sofferenza. Mi chiedo che cos’è la felicità, come ci si può arrivare fermandosi e assaporando fino in fondo il momento in cui le si è molto distanti.
Cosa vuole comunicare ai lettori?
Vorrei trasmettere delle emozioni. Da quando sono piccola sento un particolare legame con la natura e ne percepisco la delicatezza e l’intensità; questo rapporto rappresenta il varco per comunicare ciò che provo dentro. A seconda dell’intensità che sto vivendo, mi avvalgo di elementi naturali e dell’effetto che questi esercitano. Mi piace il contatto tra natura e corpo, sia esso diretto come il vento “soffice sussurro tra i capelli” o avvolgente come il silenzio o il nero della notte dove sono praticamente assenti elementi di distrazione. Utilizzo la natura in questo senso quando voglio comunicare qualcosa di molto intenso per cui, per essere ascoltato e compreso, è necessario fermarsi e annullarsi. Altre volte utilizzo contrasti tipo pieno-vuoto, sordo-assordante quando l’obiettivo è scuotere la coscienza. Mi piace parlare delle emozioni, prevalentemente quelle più dolorose e difficili, ma che sono le uniche che ci permettono di reagire e di ricercare la felicità. Ogni immagine rappresentata non è casuale ma vuole essere una via di connessione con noi stessi. Vorrei che il lettore trovasse tra le mie parole una risposta ad una sua esperienza. E’ un po’ come dipingere una tela astratta e poi chiedere a chi la guarda che cosa vede.
Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?
Non saprei dare una definizione al mio modo di scrivere, in quanto non mi sento una scrittrice (anche se mi piacerebbe esserlo) e non ho una formazione letteraria, quindi questa domanda è di difficile risposta. Scrivo in modi diversi: a volte utilizzo una metrica più rigida a volte lascio andare libere le parole, in altri componimenti invece isolo alcuni termini per renderli più forti in ciò che vorrei comunicassero e lascio dello spazio vuoto per dare al lettore il tempo di fare arrivare il concetto al cuore. Queste considerazioni valgono per le poesie che ho inserito nella raccolta pubblicata. Quando utilizzo una scrittura libera mi avvicino di più ad un flusso di coscienza. I modelli che mi hanno sempre ispirato sia per i temi trattati sia per la necessità di “buttare fuori” appartengono ad un tempo passato e sono Samuel Taylor Coleridge, William Wordsworth, James Joyce. Adoro George Gordon Byron.
Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?
L’esperienza con il gruppo Albatros è stata molto interessante per una neofita come me. Nonostante il periodo difficile che stiamo attraversando, poter portare avanti un sogno come quello di pubblicare le mie poesie e “fare finta” di essere un vero scrittore è molto emozionante e soddisfacente. Attualmente sono in attesa di sapere come andranno i saloni del libro a cui sarà presente anche la mia raccolta e sto organizzando una serie di presentazioni nelle librerie di diverse città. Sono rimasta soddisfatta del lavoro di editoria e dell’intervista televisiva e radiofonica. Ho già in mente altri due libri, non di poesie ma di prosa. Uno è il racconto romanzato della mia esperienza di vita nel decennio di età 25-35, l’altro invece vuole essere un dialogo con il mio diario, una sorta di indeep introspettivo in momenti più intensi e difficili che attraverso nella vita ma anche i più importanti nel mio percorso di crescita personale.

Ringraziamo l’autrice per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Poesie di Lara Masperone, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo,, è una raccolta poetica che merita di essere letta con attenzione, perché ci rammenta un’esperienza letteraria e umana della propria felicità nella vita quotidiana come momento di elevazione del genere umano e compimento dell’esistenza.