
Oggi parliamo del libro Callimaco Zambianchi da Forlì di Roberto Gennarelli pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros il Filo.
Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Roberto Gennarelli per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Callimaco Zambianchi da Forlì. Per noi è sempre un piacere scoprire cosa si nasconde tra le pagine dei libri che pubblichiamo, quale storia c’è alle spalle, cosa porta gli autori a condividere la loro storia con i lettori o meglio ancora cosa si aspettano dall’incontro con i lettori.
Queste sono solamente alcune delle domande che facciamo ai nostri autori, e ovviamente ci fa molto piacere condividere il tutto con voi, cari lettori perché dietro ogni libro si nasconde sempre una storia personale che merita di essere raccontata.
Riportiamo quindi l’intervista a Roberto Gennarelli, buona lettura!
- QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
Considerando la mia tenera età di 73 anni devo rispondere che l’amore per il racconto e per la storia sono merito di ottimi maestri, fino dalle scuole medie. Nella vita lavorativa poi ho dovuto sempre far confluire diverse opinioni ed esigenze in testi scritti che dovevano ottenere l’approvazione delle controparti, studiandone ed approfondendone i desideri. Avvocato e dirigente bancario ero responsabile delle relazioni sindacali.
- QUANDO HA AVUTO L’IDEA DI SCRIVERE QUESTA STORIA? E PERCHE’ HA DECISO DI CONDIVIDERLA CON I LETTORI?
Nel momento in cui sono andato in pensione ho deciso di approfondire le vite di alcuni antenati, paterni e materni, per consegnare una storia di famiglia ai nipoti. Sui miei libri di storia del liceo c’era un accenno, solo due righe, di una diversione nella spedizione dei Mille, affidata ad uno Zambianchi, lo stesso cognome di mia madre. Negli anni ’80 poi fu pubblicato ‘Quel maledetto Zambianchi’ dal Gen.Oliva. Quello stimolo lo ripresi solo nel 2009 andato, appunto, in pensione. Nelle mie prime ricerche, accertata la parentela (era fratello del bisnonno di mia madre), emergeva solo la personalità di un assassino crudele di preti nella Repubblica Romana. Incuriosito, ho voluto approfondire e ricostruire tutta la sua vita, il carattere, le passioni, i fatti reali, l’esperienza in Argentina. Il risultato, a mio parere, consegna agli storici di professione una storia un po’ diversa. Il desiderio di condividere le mie ricerche con i lettori è stato mosso sia dall’importanza che Callimaco attribuiva al suo ‘onore’, sia dalla speranza che gli ‘storici’, quale io non sono, possano essere stimolati a rivedere certi giudizi diffusi, a mio parere, in modo strumentale dagli interessi dell’epoca, dalla restaurazione di Pio IX alla politica estera di Cavour.
- COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
Mi aspetto che alcuni possano riconsiderare l’apporto al nostro Risorgimento fornito da personaggi considerati secondari, ma senza i quali quanto avvenuto non si sarebbe realizzato. Spero, inoltre, che passi la convinzione che il credere nelle proprie idee non sia mai scoraggiata dalle difficoltà, così come nell’intensa vita di Callimaco.
- HA PROGETTI PER IL FUTURO?
Come detto, stante la mia età, bisognerebbe domandarsi quali progetti ha il futuro per me. Peraltro, avrei ancora delle storie da raccontare. Ad esempio, quella del mio bisnonno, Achille Gennarelli, anch’egli vivace protagonista del nostro Risorgimento.
- COM’E’ STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?
Nonostante la mia titubanza di passare da un raccontare la mia famiglia alla mia famiglia, devo dire che la decisione di passare alla pubblicazione è stata molto favorita e supportata dalla professionalità e gentilezza nell’accompagnarmi in questa esperienza da parte di tutti i professionisti dell’Albatros, ai quali rivolgo un pensiero di gratitudine.
Callimaco Zambianchi da Forlì è una storia che vede come protagonista Callimaco, coprotagonista del moto risorgimentale. Esule in Francia negli anni Trenta, nella Legione Italiana di Garibaldi negli anni Quaranta ne 49’ nella Repubblica Romana, a San Marino nella ritirata, in Argentina negli Anni Cinquanta nel ’59 e ’60 con i Mille e infine in Argentina con il primo presidente della Repubblica Argentina, Mitre.
A noi del Gruppo Albatros il filo non resta che ringraziare ancora una volta Roberto Gennarelli per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, siamo felici di averlo accompagnato lungo questo percorso editoriale che ha visto la nascita del suo libro Callimaco Zambianchi da Forlì. A lui va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro e per il futuro, con la speranza che possa raccontarci ancora altre storie.
A te caro lettore auguro un buon viaggio tra le pagine di questo libro e una buona lettura. Non smettere mai di farti domande e cercare le risposte, non smettere mai di imparare, scoprire, sognare e soprattutto leggere. Dentro ogni libro c’è una storia che aspetta di farti compagnia, ma soprattutto dentro ogni libro puoi trovare delle risposte. I libri sono compagni fedeli, ti fanno compagnia, ti fanno sorridere, riflettere, sognare, scoprire, imparare, hanno le risposte alle tue domande.
Quindi buona lettura, caro lettore, e se ti va facci sapere cosa ne pensi lasciando un commento, a noi del Gruppo Albatros il Filo e ai nostri lettori fa sempre molto piacere sapere cosa pensano i nostri lettori, i vostri feedback ci aiutano a crescere e a migliorarci.
Ovviamente non ci abbandonare, ci sentiamo molto presto… abbiamo tantissime novità di cui parlarvi!
La vostra redattrice