Oggi abbiamo il piacere di parlare con Romolo Rotondari, l’autore di “Re… Nata”, un libro che ha suscitato molta attenzione e curiosità. Siamo ansiosi di conoscere di più su questo talentuoso scrittore e sul suo lavoro.
Come ha avuto l’idea per il suo libro?
Non ho avuto un’idea concreta ma il tema centrale si è evoluto da situazioni giornaliere spontanee, senza logica. Lo spunto di questa evoluzione mi è venuta in un giorno d’estate in una cappella di un convento. Ero come d’abitudine a godermi la solitudine che una cappella oggi giorno ti dona, quando un vecchio monaco è apparso con un mazzo di fiori. Dopo il solito rituale prima di trovarsi a tu per tu con l’altare si è accanito con la composizione di questi fiori. Una vota deposti nel vaso si è messo a correggere l’ordine dei fiori per almeno dieci minuti. Da questa – per me – assurda situazione ho pensato a mio cugino, ex monaco fanatico del rituale ora sposato con figli e nipotini.
Qual è il tema centrale dalla sua Opera?
Anche qui non ho voluto dare o seguire un tema principale ma lasciare scorrere le situazioni in piccoli temi: il rituale, il cellulare, il pro e il contro del credo, il divino, l’occulto, il mistico e la non logica della vita.
Qual è il legame tra Don Enrico e Re…Nata?
Re…Nata (Figlia Reale) non ha un legame intimo stretto solo con Don Enrico anche se è visivo ma essa simboleggia e rappresenta il subconscio che è parte integra di noi e si manifesta sotto diverse fate morgane. Il subconscio (Re…Nata – Figlia Reale) di don Enrico è una ragazza ribelle e aggressiva. Quella di Romulus una bimba, fanciulla e a volte Donna. Quella di Adolfo un’anziana signora e per Ambrogio invisibile. Per gli altri protagonisti è Madre – Donna. Re…Nata è non esistente, mistica. Ma una cosa o un essere non esistente non vuol dire che non esista… esso assume forma quando lo si narra. Esempio: Dio non lo vediamo non lo sentiamo, ergo, per i nostri sensi non esistente ma appena lo nominiamo appare visivo nella nostra visuale – subconscio.
Possiamo definire questo romanzo un gotico-fantasy?
Superficialmente l’opera è un gotico-fantasy ma per gli amanti del surrealismo-mistico è tutt’altra cosa. I protagonisti scompaiono i simboli: Don Enrico simboleggia il rituale, quello visivo e per sé stesso assurdo ma parte integra di noi come esseri. Romulus simboleggia la solitudine che è in ognuno di noi, irreversibile, onnipresente. Chi la nega, nega sé stesso. Adolfo simboleggia il passato che ci definisce come esseri evoluti e oggi giorno negato per l’evidenza. Valentina simboleggia la mistica cui siamo legati per conseguenza.
Con queste parole si conclude l’interessante intervento di Romolo Rotondari sul suo libro “Re… Nata”. È stato un piacere per noi ospitarlo nel nostro blog e speriamo di rivederci presto, magari per il prossimo libro. Buona lettura e alla prossima intervista.