GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Il funerale del mio amico – Annibale Carlessi

Benvenuti nel nostro blog, oggi abbiamo il piacere di intervistare l’autore del libro “Il funerale del mio amico”, Annibale Carlessi. Siamo sicuri che questa intervista sarà molto interessante e ci permetterà di conoscere meglio l’autore e il suo lavoro. Speriamo che vi piaccia e vi invitiamo a seguirci per scoprire di più su questo talentuoso scrittore.

Chi è Massimo?

Massimo era un mio amico che adulavo perché da ragazzi rappresentava per me ciò che di meglio possa desiderare un giovane… donne, successo, moda, denaro e fascino a manciate giganti. Certe cose con il passar del tempo scemano nella superficialità ma a vent’anni sono l’olimpo degli dei di cui non mi dispiaceva farne parte, piuttosto che tra tossici, sfaccendati e delusi cronici di ogni specie o altresì ‘secchioni’ e “fighetti petulanti”.

Lei definisce Massimo “un paladino, non della giustizia ma dell’amore”, è una sorta di Robin Hood?

Lei deve aver letto il libro perché alla seconda domanda che mi pone si è data una risposta senza io abbia detto e scritto nulla… sì Massimo era ammirato da me e da mille altre persone sia donne che uomini, perché Lui era il paladino dell’amore… sennò al suo funerale non ci sarebbe stata la prima fila nei banchi della chiesa colmi di sue ex dai vent’anni ai trent’anni… e poi nella seconda fila dai trenta ai trentacinque fino ad arrivare a cinque o sei file dopo con donne cinquantenni che piangevano molto commosse con il marito accanto senza espressione in viso che non sapevano se essere contenti o molto delusi e tristi… Paladino dell’amore che per mantenere lo status di benessere intorno a sé per sé e per chi gli stava accanto, doveva diventare suo malgrado il NON paladino della giustizia… perché alleggeriva le tasche di qualcuno per gonfiare le sue a beneficio di altri a partire dalle sue “conquiste” amorose… Massimo sosteneva che ad ognuno che aveva portato via del denaro con l’inganno o promesse di restituzioni poco mantenute, l’aveva fatto a gente con l’animo da strozzini e cravattari avidi dentro il cuore… gente che alla fine non moriva di fame per colpa sua e che quindi semplicemente avevano ricevuto una dura lezione di vita… e purtroppo questo suo modo di vedere le cose piaceva molto anche a me che a 64anni ne sto ancora pagando le conseguenze materiali… lo stato non perdona i “ladri di polli” o i Robin Hood… quelli sono facili da prendere e da castigato… Massimo faceva innamorare di sé uomini e donne perché con il suo carisma non deludeva nessuno e il suo savoir-faire ammutoliva tutti… Massimo era il massimo della sobrietà ed eleganza… erano sempre jeans, camicia bianca, giacca blu, e mocassini… i jeans li cambiava nuovi dopo un solo mese ed erano sempre l’ultima novità di “firma” a livello mondiale, le camicie in prevalenza di Armani così come le giacche e idem come sopra i mocassini o la scarpa che se non erano di coccodrillo erano di pelle umana clonata… gel, abbronzato da Maggio a Ottobre e “lampadato” negli altri mesi… profumi sempre molto ‘leggeri’, orologi sempre preziosi al polso, zero tatuaggi, zero altri accessori di qualunque tipo che non fossero la cintura dei calzoni o le calze nei mocassini d’inverno… sempre pulito, elegantissimo, ordinato da quando era in un locale (sempre all’ultimo grido) come ospite speciale, a quando era in un accampamento di zingari o ospite di confinati politici o gente di malaffare in genere. Consolava chiunque ne avesse bisogno così come aiutava chiunque a uscire da una brutta situazione di vita più o meno delinquenziale. Ha aperto saloni d’automobili solo prestigiose e le commerciava da nazione a nazione… amava la ristorazione e Lui stesso aprì molti locali in gran parte d’Italia. E poi ancora un milione di peculiarità affascinanti e cito la più importante che era quella di fare innamorare perdutamente le donne di sé ma senza che una delle sue numerosissime storie d’amore finisse con del malcontento da parte di ognuna, a riprova di ciò la chiesa colma e fra loro la maggior parte amiche ‘diventate’ tali tra loro dopo essere state ‘morbidamente ‘lasciate’ dopo una bella avventura.

Qual è l’obiettivo di questo libro?

L’obbiettivo di questo libro? Lo stesso obbiettivo degli altri libri che ho scritto… cioè trasmettere valori veri che esistevano anche in un mondo scombinato come era il nostro dove si Amava, si Aiutava e rispettava il prossimo (strozzini e cravattari a parte)… un mondo pieno di valori che non esistono più, consigliando in ogni libro la solenne regola del non “esagerare” mai… perché tutto si può fare nella vita… senza calpestare la dignità altrui e senza esagerare… un mondo pieno d’amore, pieno di Dio. che è Amore, dico io adesso.

Qual è il target di lettori per questo libro?

Non sono un profondo conoscitore di “target”… posso solo dire che è un libro di “nicchia” perché di già il titolo per sé stessi scoraggia la massa dal prenderlo per leggere anche se una volta letto ci si rende conto che volevo solo parlare e scrivere di gioia piuttosto che di tristezza… ma non ho mai fatto fortuna nella vita perché come Massimo ho sempre mirato alla qualità più che la quantità… la quantità serve a livello materiale ed è un bene… la qualità è quella cosa che anche non si abbia nulla si è ricchi dentro… è come dire che una Laurea si può avere con lo studio… l’intelligenza o c’è l’hai ho non potrai mai averla con nessuna somma di denaro. Consapevole di tutto ciò il target del mio libro sarà mite.

C’è un messaggio che vorrebbe trasmettere con il suo libro?

Il messaggio che voglio trasmettere con il mio libro l’ho già scritto poco fa… ragazzi lasciate perdere entrate facili di denaro, la farina del diavolo finisce sempre in crusca… ragazzi volete farvi una canna ogni tanto? Ok. è un prodotto della natura non fa male… dieci canne vi rimbambiscono e vi uccidono dentro… Vi piace bere forte? Ok. vino, birra e grappa sono prodotti della natura… un bicchiere fa star bene i sensi… 10 bicchieri vi cambiano l’umore e vi ammazzano sulle strade… e la lista è lunghissima ma tutto volge solo ad una considerazione NON ESAGERATE, ma totale rispetto del partner ESAGERATE SENZA LIMITI NEL DARE E RICEVERE AMORE… questo è il mio messaggio, un messaggio universale, il più importante messaggio di Dio. AMORE.

Ringraziamo Annibale Carlessi per averci concesso questa intervista e averci parlato del suo nuovo libro “Il funerale del mio amico”. Siamo rimasti molto colpiti dalle sue parole e siamo sicuri che questo libro sarà un successo. Buona lettura!

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