Benvenuti a questa nuova intervista per il nostro blog. Oggi abbiamo il piacere di fare una chiacchierata con Luca Mautone. Siamo certi che questa intervista vi aiuterà a conoscere meglio questo talentuoso scrittore e a capire cosa c’è dietro alla sua ultima opera “Il Sospiro Del Bosco”. Benvenuti, dunque, a questa nuova avventura letteraria!
Come è nata l’idea per questo libro?
Il mio libro è nato in un momento in cui sentivo il bisogno di riflettere, di fermarmi a pensare. In effetti gran parte del racconto è stato scritto durante il lockdown. Avevo la necessità di impiegare il mio tempo, di dare un ritmo alle mie giornate, uno scopo al trascorrere del tempo. Per cui mi sono messo in terrazza e ho cominciato a guardare fuori ed osservare quello che mi passava davanti agli occhi. Era da tempo che volevo scrivere una storia, un romanzo. Da piccolo, ai tempi delle scuole elementari disegnavo e scrivevo storie in formato di fumetto. Questa passione è cresciuta nel tempo e ha influenzato il mio percorso creativo. Sono diventato una persona diversa ma ho mantenuto vivo il bisogno di comunicare attraverso linguaggi differenti. Scrivere un romanzo è sempre stato un sogno nel cassetto.
Qual è stato il suo approccio alla creazione dei personaggi del suo libro?
I personaggi del mio libro sono frutto della fantasia, ma ognuno di loro ha le caratteristiche, il modo di fare e di parlare, i vizi e le virtù di alcune tra le persone che conosco o che ho conosciuto strada facendo. Poi c’è tanta immaginazione sia dal punto di vista dei comportamenti che delle azioni che intraprendono. Diciamo che la parte più cupa del romanzo è solo immaginata, mentre i sentimenti dei personaggi in qualche modo sono reali.
Qual è stato il suo processo di pianificazione della trama di questo?
All’inizio della stesura ho ritenuto necessario scrivere una scaletta, un piano sequenza in modo da poter lasciare libera la fantasia, avendo però un’ancora alla quale aggrapparmi e tornare dal sogno alla realtà, in modo da tenere traccia dell’arco temporale all’interno del quale la storia si snoda. Poi però ho capito che era più stimolante scrivere ciò che sentivo senza limitazioni. Ed è lì che alcuni personaggi da secondari sono diventati protagonisti. Mi sono affezionato alle loro vite e in alcuni casi ho lasciato che si innamorassero gli uni degli altri.
Sogno, realtà e fantasia: è Tommaso a unire queste tre dimensioni?
Il sogno è una parte fondamentale del romanzo. In qualche modo unisce a livello subconscio i protagonisti di questa storia. Mi piaceva l’idea di sfumare il sottile confine tra le dimensioni sogno, fantasia e realtà poiché penso che nella vita spesso questo confine è davvero più esile, più fragile di quanto immaginiamo. Tommaso e Lorenzo vivono un’esperienza simile all’interno di un contesto diverso, di un’età che non coincide. Ma sono simili in qualche modo. Probabilmente non si incontreranno mai. Ma questo non lo decido io, lo lascio alla fantasia dei lettori.
Quali sono i suoi futuri progetti di scrittura?
Per “Il Sospiro del Bosco” ho pensato che fosse interessante utilizzare una struttura a scatola chiusa. Cioè ogni capitolo racconta un momento, un caso, la storia di un personaggio apparentemente a se stante. Poi pian piano scopriamo che in qualche modo ci sono delle relazioni, dei fili che tengono insieme tutto il racconto. Ora, a distanza di tempo credo di voler scrivere qualcosa di completamente diverso. Ho già in mente un soggetto, ne ho scritto qualche capitolo e comunque appena ho un’idea ne prendo nota sul mio taccuino. Questa volta mi piacerebbe viaggiare e non rimanere all’interno delle mura domestiche o della mente umana. Spero di trovare un momento di quiete per potermi dedicare a questa nuova avventura.
Desideriamo ringraziare Luca Mautone per averci svelato alcuni dettagli inediti sul suo percorso di scrittura. Siamo sicuri che “Il Sospiro Del Bosco” saprà incuriosirvi proprio come ha fatto con noi. Buona lettura e alla prossima intervista.