GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Attacco imminente – Claudio Cremasco

Oggi abbiamo il piacere di parlare con Claudio Cremasco l’autore di ” Attacco imminente”, un libro che ha suscitato molta attenzione e curiosità. Benvenuti, dunque, a questa nuova avventura letteraria!

Quando si racconta di terrorismo non si può sfuggire dal tracciare un profilo psicologico di chi commette questo crimine. Come nascono i protagonisti di questo romanzo? 

I tre terroristi principali del mio libro nascono dall’esigenza di connettere il secondo antefatto del Gas Sarin Iracheno, che caratterizza in parte la mia storia, con la necessità di lanciare la nascita di una nuova cellula terroristica in Italia con il preciso compito di minare le certezze degli occidentali e di destabilizzarli nella loro vita quotidiana. I tre terroristi dovevano essere ex militari avvezzi all’odio verso il loro nemico, gente abituata ad uccidere senza scrupoli, ambiziosi di avere tutto e con il desiderio di far del male ed uccidere, non sono integralisti religiosi, l’unico loro credo è quello della morte.

All’interno del mio libro li presento in questo modo ” Il Capitano Mohamed Al-Tigrì anche chiamato “Il Sadico”, che in molte occasioni si divertiva a torturare a morte e per i più disparati motivi i soldati catturati come prigionieri di guerra e quindi tutelati dalla Convenzione di Ginevra. Il Capitano Jussef Bin Salem, conosciuto col soprannome “Il Macellaio”, che dopo aver conquistato le città nemiche attaccate, non si accontentava di sottometterle, ma ordinava ai sopravvissuti di combattere all’ultimo sangue fra di loro, chi vinceva aveva salva la vita mentre il perdente veniva fatto a pezzi. Il Capitano Khalil Al-Khadra chiamato da tutti “lo Spietato”, per lui vigeva una sola regola, niente prigionieri solo cadaveri.

Chi è invece Giulio?

Giulio è il protagonista del mio libro, una persona normale con grandi capacità ma che in parte deve ancora affinare e sfruttare, solo attraverso la collaborazione con gli altri protagonisti del mio libro, il gruppo del G.S.A., riuscirà a tirar fuori il meglio di se diventando assieme al GSA una risorsa preziosa per il bene e la sicurezza mondiale.

Cosa l’ha ispirata per la scrittura di questa storia?

Come tutti noi siamo colpiti da tanti fatti che succedono nella vita reale, il mio personale “flashbulb memories” è dato dall’attacco delle Torri Gemelle di New York del 11 Settembre 2001, il ricordo di quei tragici fatti è ancora vivo in me come anche è stampato in me il preciso momento nel quale ho appreso quella terribile notizia. Il mio luogo di lavoro è poco distante dal luogo in cui appresi quella notizia, ogni giorno ci passo davanti un paio di volte e sempre la mia mente torna a quelle immagini, anche i successivi attacchi terroristici occorsi in Europa sono stati eclatanti, ma quello è rimasto in me indelebile. Non ha cambiato la mia vita e le mie abitudini, ma nei tanti viaggi all’estero un occhio attento lo pongo sempre attorno a me.

Un secondo punto che ha ispirato la mia storia è stata una discussione a pranzo con mio cliente estero, il quale mi sottolineava la mancanza di controlli  nelle frontiere e nei movimenti nella libera Europa, per lui nato e cresciuto in un Paese sempre attento in queste questioni interne non riusciva a capacitarsi di questa totale mancanza di controllo specie in presenza di una massiccia presenza di immigrazione illegale, un “cane sciolto” era sufficiente per dare luogo ad un attacco o altro e che noi lo dovevamo impedire a tutti i costi.

Assieme questi due fatti mi hanno fornito il casus belli e dato il via alla narrazione.

Traggo spunto da un passaggio importante del suo libro, la connessione tra la criminalità organizzata locale – in questo caso la Camorra – e gli atti terroristici; ciò che purtroppo accade anche nella nostra realtà. Quanto lavoro di ricerca c’è stato dietro la costruzione del suo romanzo?

Il tanto denaro contante è stato il punto di incontro tra i terroristi e la criminalità organizzata, purtroppo come accade sempre quando uno cerca qualcosa che è vietata o impossibile da trovare, la quantità di denaro disponibile funge da ponte di connessione tra due parti che si vogliono collegare assieme per un business illegale, qualsiasi estrazione si abbia o qualsiasi ideale si stia perseguendo, quando c’è il tanto denaro tutto si appiana e si riduce a una mera questione di incontro tra domanda e offerta.

Qual è il target di lettori per il suo libro?

Definisco sempre la mia opera come un romanzo thriller dove al suo interno si troverà tanta avventura ed azione, condite da una buona dose di suspense. Sicuramente il mio libro si sposa benissimo per quei lettori che vogliono essere rapiti dalla lettura, che vogliono essere trasportati in luoghi unici, che vogliono stupirsi ad ogni pagina ed essere trasportati in un vortice di eventi. Il mio palinsesto di lettori è per tutte le fasce di età, basta che siano in cerca di un libro da divorare in pochi giorni!

Ringraziamo Claudio Cremasco per averci concesso questa intervista, è stato davvero un piacere scoprire di più sul suo libro “Attacco imminente” e sulla sua esperienza come autore. Ci auguriamo di ritrovarlo presto su queste pagine con nuove opere!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...