Oggi nel nostro consueto viaggio alla scoperta dei nostri autori più significativi vogliamo parlarvi di un libro di narrativa che riteniamo particolarmente interessante e desideriamo condividere con voi: “Genesis” di Elisabetta Teora.
Chi è Kat?
Kat è un po’ la ragazza che si cela in ognuna di noi. La sua curiosità e la sua forte determinazione le daranno la spinta necessaria per riuscire ad affrontare la tempesta che le andrà incontro e che la travolgerà interamente.
Qual è stato il suo processo di pianificazione della trama di questo libro (ad esempio, scrive tutto d’un fiato o pianifica ogni capitolo)?
La storia raccontata in questo libro è nata senza nessuna pianificazione. Quando scrivevo, non vedevo né la penna né la carta ma era come se davanti ai miei occhi scorresse un film. Andavo avanti ore nel descrivere ciò che succedeva ai personaggi e ogni volta che mi fermavo, era come se mettessi in pausa il filmato, in attesa di farlo ripartire il prima possibile. Tutto ciò che è riportato nel libro, è il frutto di un’immaginazione e di emozioni che vorrebbero aiutare i lettori a sognare.
Qual è stato il suo approccio alla creazione dei personaggi del suo libro?
Alcuni personaggi della storia fanno davvero parte della mia vita e sono così importanti per me, che ho voluto riportarli in essa. Altri, invece, per quanto immaginari, sono coloro che continuo a sperare di incontrare un giorno.
C’è un personaggio del suo libro che vorrebbe essere nella vita reale? Perché?
Il personaggio di Kat, per quanto semplice possa sembrare, a volte mi porta a desiderare di voler essere come lei. Una ragazza intraprendente che supera gli ostacoli che le si presentano davanti senza abbattersi come spesso capita a me. Vorrei essere tenace come lei che non si spaventa nel lasciarsi trasportare da un amore totalizzante come quello che nascerà tra lei e Logan. Vorrei vedere la vita come fa lei che scorge il lato positivo anche nei momenti bui e difficili.
Se potesse descrivere il suo libro con tre aggettivi, quali sarebbero e perché?
Gli aggettivi che userei per descrivere il mio libro sono:
Sentito, perché ho cercato di fare rispecchiare in Kat alcune parti di me.
Non autoconclusivo, perché non finirà qui la storia di Kat e Logan.
Colorato, perché nonostante sia scritto nero su bianco, contiene tutti i colori della natura, il giallo dell’amicizia, il verde della speranza, il blu della fiducia e il rosso intenso dell’amore.
Elisabetta Teora è stata un’ottima interlocutrice e desideriamo ringraziarla per il suo intervento. Vi invitiamo ancora una volta a leggere “Genesis” e vi aspettiamo, come di consueto, per la prossima intervista. Buona lettura.