GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Non dovevi Nascere (II edizione) – MARIA DELLA ROCCA

Benvenuti al nostro blog! Oggi abbiamo il piacere di intervistare Maria Della Rocca, l’autrice del libro “Non dovevi nascere”. Siamo felicissimi di avere l’opportunità di scambiare qualche parola con lei e scoprire di più sulla sua vita, la sua ispirazione e il suo ultimo libro.

Come è nato questo libro? Che cosa o chi l’ha ispirata?

Il libro nasce nel 2017, ispirato a fatti di cronaca riguardanti gli omicidi commessi dalle madri nei confronti dei loro bambini. Da queste vicende mi sono posta molte domande sul come si potessero verificare questi terribili eventi e quali fossero gli elementi scatenanti. La prima stesura del libro è nata in pochissimi giorni, proprio per l’urgenza di sviscerare un tema del quale si parla troppo poco.

Qual è il tema principale del suo libro?

Il tema principale è la depressione pre e post-partum cercando di capire cosa potesse vivere una donna non pronta a diventare mamma, ed anche a tutti coloro che erano vicini alla protagonista che non sono riusciti a rendersi conto, minimizzando la situazione, dell’oblio nel quale era sprofondata.

Non dovevi nascere è una frase molto forte. Come ha scelto il titolo del tuo libro?

 Ho sempre avuto difficoltà a dare il titolo ai miei libri. L’idea è nata da mio marito che voleva dare subito un segnale forte sulla vicenda narrata. Per la protagonista il problema era la forzatura di diventare madre e “Non dovevi nascere” spiega al meglio lo stato d’animo di Chiara, la protagonista, e il colpevolizzare la figlia che le aveva rovinato la vita.

C’è un personaggio del suo libro che le assomiglia di più?

Nella prima parte della vicenda, la protagonista era una ragazza normale, conduceva una vita serena, studiosa, pronta ad aiutare il fratellino, non dava preoccupazione ai genitori; io mi ritrovo in queste qualità ma oggi sono madre di due bambini e a differenza di Chiara li ho voluti e li amo più di me stessa. Ho avuto la fortuna di non essere caduta in questo baratro che è la depressione post-partum, ma da donna ho cercato, attraverso le mie parole, di dare voce a quelle urla silenziose che spesso siamo costrette a nascondere.

Qual è il target di lettori per il suo libro?

Credo che il libro sia rivolto a tutti, perché parte con una storia d’amore tra i banchi di scuola che potrebbe essere stata vissuta da chiunque. Penso sia importante che anche gli uomini leggano questo romanzo, in quanto Chiara non è stata capita da Carlo, magari se lui l’avesse ascoltata, la loro storia avrebbe avuto un finale diverso.

Concludiamo questa intervista ringraziando Maria Della Rocca per il suo tempo e per aver condiviso con noi alcuni spunti interessanti sulla sua ultima opera “Non dovevi nascere”. Speriamo che i nostri lettori abbiano trovato utile questo scambio di idee e che decideranno di leggere il libro di cui abbiamo parlato oggi.

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