gruppo albatros ilfilo presenta: La gelida carezza dell’amore – Marina Incardona

Oggi parliamo del libro La gelida carezza dell’amore di Marina Incardona pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.

Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Marina Incardona per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro La gelida carezza dell’amore.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice.

Buona lettura!

  • C’E’ UN MOMENTO IN PARTICOLARE CHE L’HA PORTATA ALLA STESURA DEL SUO LIBRO?

Premetto che scrivere un romanzo è come intraprendere un viaggio, abbandonando la tranquillità quotidiana per avventurarsi in un mondo sconosciuto. Un viaggio che durante il suo percorso scandaglia tutti i sentimenti dell’animo umano: la forza, la debolezza, l’amore per gli altri, la disperazione e talvolta anche la follia. Una ridda di sentimenti con i quali ciascuno di noi convive quotidianamente. Ecco, io ho intrapreso questo viaggio in un momento di grande solitudine. Mio marito era morto da poco, il Covid iniziava a mietere vittime e la prudenza mi suggeriva di stare al chiuso tra le pareti domestiche. Vivendo da sola, per superare l’ansia che mi attanagliava in ogni momento della giornata, ho ripreso in mano un mio vecchio romanzo pubblicato anni fa e l’ho rivisitato. Mi sono aggrappata al rifacimento dell’opera e devo dire che ha funzionato. Avevo trovato un ‘ancora di salvezza che mi ha aiutata a rendere più sopportabile la solitudine e a farmi sentire ancora viva.

  • QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?

Ecco, questa è una domanda che mi fa ricordare quello che accadde nel nell’anno 2000. Prima di quell’anno non mi era mai venuto in mente di scrivere nulla, se non che nel 2000 fui sottoposta ad un intervento chirurgico, delle durata di diverse ore in anestesia totale. Non so cosa ci sia di vero o di fondato nel credere che dopo che si è stati sottoposti a tante ore di anestesia, nella mente succede qualcosa, certamente non a tutti. È come se addormentandosi il corpo, la mente si risvegliasse, per cui molti, dall’oggi al domani, si sono trovati ad essere pittori, scultori, scrittori senza averne mai avuto sentore. Non è una escamotage fantasiosa ma è quello che accadde a me. Mi svegliavo la notte con l’urgenza di scrivere i versi che mi frullavano in testa. Pubblicai il mio primo libro di poesie e altri libri e questo romanzo è nato da una visione avuta in dormiveglia di una donna bellissima, avvolta da una cascata di boccioli di rose. La scrittura mi infonde serenità e mi permette di estraniarmi da ciò che mi circonda e di chiudere in una “scatola” l’ansia e le mie paure.

  • SI È ISPIRATA A QUALCHE AUTORE O LIBRO IN PARTICOLARE PER LA STESURA DELLA SUA STORIA?

Il mio personale viaggio di scrittura inizia con lo strano potere che la narrazione ha sempre esercitato su di me. Da piccola ero stregata dalle fiabe raccontatemi dalla mamma e dalla nonna. Da fanciulla ho letto un po’ di tutto. Ma da parecchi anni, ormai, sono attratta dai romanzi gialli, dai thriller e dai legal-thriller. Detto questo, posso dire che non un solo autore è stato per me fonte di ispirazione, bensì tanti. I miei personaggi non sono frutto solo di fantasia, ma per lo più provengono dal mondo reale, che dà sempre uno spunto incommensurabile, per creare storie e personaggi, con i quali i lettori potrebbero identificarsi. Devo ammettere che l’unico autore che mi ha ispirato, dopo la lettura del suo libro “Il morso della tarantola”, è stato Ernesto De Martino. Nel 1959, insieme ad altri colleghi, condusse uno studio sul morso della tarantola, che altri non è che un disagio esistenziale e sulla sua cura con l’esorcismo musicale.  Uno dei racconti che compongono il mio romanzo è ispirato al morso della tarantola che spingerà la protagonista al suicidio.

  • COSA LE PIACEREBBE DIRE AI SUOI LETTORI?

Intanto mi auguro che di lettori del mio romanzo ce ne siano tanti perché esso è una mia creatura partorita in un particolare momento della mia vita. Direi loro di leggerlo perché non stanca, non opprime ma, anzi, è molto scorrevole, perché il romanzo non si fonda su qualità astratte, ma su fatti e persone con i loro impulsi, con le loro debolezze, con le loro speranze, le loro gioie e dolori e la loro catarsi. Direi loro di leggerlo perché parla dell’amore del variegato mondo femminile, di donne che inseguono la loro felicità, delle loro passioni e dei loro tormenti. Parlo di quell’amore che nel passato e nel presente tanti poeti e scrittori hanno osannato, perché è un sentimento che riscalda il cuore e dà significato alla nostra vita. Direi loro che il finale del mio romanzo non è scontato. Anzi! E che racconto dopo racconto la curiosità cresce sempre più, per cui si legge tutto d’un fiato. Direi loro di leggerlo perché, oltre ad essere fonte di riflessione, la lettura di un libro, in ogni caso, arricchisce e nutre sempre la mente.

  • HA GIA’ AVUTO MODO DI PRESENTARE IL SUO LIBRO?

Ho già avuto l’occasione di raccontare la storia del mio ultimo libro e del ruolo delle donne, protagoniste del romanzo. La presentazione è avvenuta il 23 aprile 2021. È stata organizzata dal Rotary International di Gela ed è stato anche uno degli sponsor che ha permesso la pubblicazione dell’opera, sensibile ai richiami della cultura. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la prestigiosa libreria Orlando, che sovente organizza eventi culturali di un certo spessore con scrittori del luogo, nazionali e extra-nazionali. La cornice dell’evento è il cortile di Vico San Rocco. Un antichissimo cortile, che nel lontano passato è stato sede di un’antica chiesa. Distrutta ma mai più ricostruita, per incuria degli amministratori locali. È stata una piacevole serata, passata in compagnia di un pubblico attento e interessato. Si è parlato di poesia, sentimenti e delle protagoniste del romanzo, dissertando sulla loro fragilità e sulle motivazioni che le hanno spinte ad agire in un certo modo. In conclusione di serata, alla domanda “Cosa la spinge a scrivere, in generale?” ho risposto che scrivere mi permette di esternare agli altri sentimenti ed emozioni.

A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Marina Incardona per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande, a lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro La gelida carezza dell’amore e per il futuro.

A te caro lettore auguro una buona lettura, ci sentiamo presto.

La vostra redattrice

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