Superimpero – Laura Di Lucchio

Il Superimpero è un’entità ad estensione planetaria fondata sul perfetto funzionamento dello scambio tra esseri umani di ogni sorta di beni materiali e immateriali, servizi ed idee il cui valore è determinato unicamente dal livello delle transazioni ad essi relative. Il potere di prendere decisioni definitive sulla sorte di ogni bene o attività è proprio degli strumenti di pensiero posseduti da HEMA, uno strumento di calcolo progettato e programmato da cervelli di tutti gli imperi che possiede la conoscenza universale delle possibili combinazioni di risultati nati dall’iniziativa degli individui di questo pianeta. Tutto ciò che non è noto per fornire un netto risultato non è degno di essere intrapreso ed HEMA ha il compito di orientare chi, per sua volontà o per errata interpretazione delle circostanze, si avventurasse in un’azione o procedura non valida. Il lavoro dei sapienti lavoratori del centro di Zachen garantisce a HEMA una perfetta informazione sui miglioramenti o peggioramenti che avvengono in tutto il pianeta. Una mente universale e un calcolatore che legge emozioni e riprogramma decisioni e che lega indissolubilmente la vita dell’uomo alla tecnologia.

Laura Di Lucchio è nata nel 1982 a Jesi (AN). Si è laureata in Fisica all’Università di Bologna e ha svolto per molti anni la professione di ricercatore. Le esperienze all’estero hanno incluso due periodi di ricerca rispettivamente a Juelich e al Desy di Amburgo. Attualmente si dedica a varie attività, tra cui la scrittura. Ha ricevuto la Menzione D’Onore al premio Metamorfosi 2020 per il libro Superimpero.

Oggi parliamo di Superimpero un libro di Laura Di Lucchio pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.

Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di intervistare Laura Di Lucchio per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Superimpero.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice, buona lettura.

  • QUANDO HA AVUTO L’IDEA DI SCRIVERE QUESTO LIBRO?

Nel corso della mia attività di ricerca dopo la laurea in Fisica, mi sono interessata a poco a poco sempre di più delle dimensione computazionale. La svolta è arrivata quando mi sono trasferita nel secondo  paese straniero: dopo la Spagna, la Germania. Avevo già completato il dottorato e si trattava di implementare le mie conoscenze affrontando temi ancora nuovi. Mentre lavoravo con i supercomputer, in Germania, mi sono interessata al discorso dell’intelligenza dei computer e in particolare dei supercomputer. Ciò ha richiesto del tempo, non si è verificato subitaneamente. L’idea è stata ripresa molto più avanti, quando sentivo di avere una certa esperienza nonché di aver maturato una sensibilità profonda per il tema. Oltre a ciò, vi era la volontà di portare la questione a un pubblico più vasto, che potesse essere interessato a leggere un libro dove vi sono molti riferimenti alla tecnologia. Soprattutto ho cercato di curare molto bene i materiali di riferimento nell’ambito di una concezione realistica che riesce comunque a dare spazio alla fantasia.

  • COSA HA PROVATO NEL VEDERE IL SUO LIBRO PUBBLICATO?

Ho provato l’impagabile sensazione di poter finalmente diffondere questo lavoro a un pubblico che non appartiene  solo alla fantascienza ma anche alla  narrativa in generale. Al di là dei riferimenti tecnologici, ho voluto che i personaggi che lavorano attorno a oppure con questi supercomputer fossero anche umani, possedessero tratti più profondi di quelli generalmente assegnati nei testi di fantascienza che privilegiano l’avventura. Vi sono anche gli elementi del giallo, e ovviamente un poco di mistero prima della svolta finale di una trama che vede due supercomputer sfidarsi tra loro per il dominio sulla Terra, in un futuro neanche troppo lontano. Vorrei che il libro facesse non solo riflettere, ma anche emozionare attraverso le sue pagine e gli eventi che si succedono. L’idea di poter trasmettere tutto questo può finalmente diventare realtà.

  • COSA LE PIACEREBBE DIRE AI SUOI LETTORI?

Di non considerare il libro solamente un testo di fantascienza, ma di provare a vederlo attraverso le varie angolazioni a cui si presta, come un’avventura avvincente ed emozionante, e come un’occasione per riflettere sui personaggi e sulle situazioni. Anche l’interpretazione soggettiva è ammessa, anzi inviterei ciascuno a dare la propria lettura delle vicenda dei due supercomputer e dell’evoluzione verso il finale. In fondo il compito della letteratura è anche di lasciare spazio alla fantasia, e di permettere al fruitore di vivere un altro mondo. Questo libro non vuole sottrarsi a spunti di lettura diversificati, anzi vuole offrirsi come una miscela di realismo e di volo dell’immaginazione.

  • QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?

Da giovane scrivevo poesie mai pubblicate, o brani. Solo di recente, con l’esperienza del lockdown, ho capito l’importanza di riordinare il materiale che avevo scritto nel corso della mia esperienza in Germania e porlo in una trattazione coerente. Mentre proseguivo nella selezione del materiale, ho capito che era frutto di una passione che meritava di essere espressa. Francamente non vi è nulla che ho gettato o rinnegato, al limite riutilizzerò alcuni spunti che indubbiamente erano eccessivi per un’opera sola. Non ho voluto appesantire il libro oltremisura e ho privilegiato la possibilità di seguire la trama in maniera sciolta.  Di sicuro ho tramutato le mie aspettative, che finora erano rimaste tali, nella concretezza di un’opera finita.

  • HA PROGETTI PER IL FUTURO?

Il materiale che esonda dalla redazione del primo libro, servirà, nelle mie intenzioni, per un seguito che già si sta allargando. Nessuna ripetizione dell’originale, ma creazioni sempre nuove mi aspettano . Ovviamente non smetterò di pensare al lettore come fruitore e quindi permetterò anche in futuro di catalogare le mie opere da un punto di vista più generale della sola fantascienza. Ancora una volta, non miro a un ambito puramente specialistico, voglio rivolgermi a tutti coloro che siano disponibili a vedere il futuro e la tecnologia, nonché la scienza, nei libri di letteratura.

A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Laura Di Lucchio per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Superimpero e per il futuro.

A te caro lettore auguro una buona lettura e se ti va lascia un commento, facci sapere cosa ne pensi di questo libro, a noi e ai nostri autori fa sempre piacere ricevere feedback dai nostri lettori.

Ci sentiamo presto, buona lettura!

La vostra redattrice.

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