
«La poesia di Federica Re viaggia su un binario di a-temporalità e a-spazialità, rendendo i suoi componimenti elementi evanescenti – nel senso di perfettamente permeabili all’evocazione – eppur consapevoli in una realtà fin troppo presente ed ostentata. Percepiamo, tra i versi destrutturati, un senso di malinconia ma anche di profondo frastagliamento dell’anima, come se la poesia fosse il modo scelto dall’autrice per rimettere insieme i pezzi di uno specchio rotto, quello del suo sentire: la forza della poesia è proprio riuscire a ricostruire quello specchio, e non solo, ci permette a quel punto uno sguardo completamente nuovo su quello che eravamo, che siamo e che potremmo essere.»
Federica Re nasce nel 1972 a Legnano. Da sempre considera la poesia come la vocazione della sua vita, e il modo più efficace per esprimere ciò che sente, vede e brama. Lavora in ambito editoriale, ha vinto alcuni concorsi e i suoi versi sono stati inclusi in antologie di poesia contemporanea. Estroflessioni è il suo primo libro.
Oggi parliamo di Estroflessioni un libro di Federica Re pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Federica Re per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Estroflessioni.
Quando si tratta di poesie noi del Gruppo Albatros Il filo non possiamo di certo farci sfuggire l’occasione di scoprire da dove provenga l’ispirazione degli autori, cosa li spinge a pubblicare le loro poesie e condividerle con i lettori, che messaggio hanno voluto lasciare con le loro parole. Queste e molte altre sono le domande che ci vengono in mente quando si parla di raccolte poetiche.
Riportiamo di seguito l’intervista a Federica Re, buona lettura!
- QUAL E’ LA SUA FONTE D’ISPIRAZIONE PER LA STESURA DELLE SUE POESIE?
La mia fonte di ispirazione, se vogliamo chiamarla così, è qualsiasi pensiero, immagine o emozione che mi permetta di liberarmi dalle catene dello spazio e del tempo e di dimenticarmi chi sono, per entrare in una dimensione ‘altra’ e appagare il mio bisogno di infinito. Non è un caso che io abbia scelto di intitolare il mio primo libro ‘Estroflessioni’, perché è un termine che trovo perfetto per descrivere le mie poesie. Estroflettere significa espandere verso l’esterno una parte interna di se stessi per poi riportarla dentro di sé in un secondo momento, ed è proprio questo ciò che accade quando scrivo. E’ come se i miei versi acquisissero una sorta di ‘energia propulsiva’ che li proietta fuori di me, ma al tempo stesso fossero pronti a tornare al sicuro al mio interno se l’esterno in cui si avventurano non è sufficientemente accogliente. E ‘fuoriuscendo e rientrando’ trascinano con loro altro sentire, che diventerà parte di me e darà a sua volta forma a nuove poesie.
- HA GIA’ AVUTO MODO DI PRESENTARE IL SUO LIBRO?
Sì, ho già registrato due interviste per la trasmissione ‘Se scrivendo’ e ‘Dieci libri’ della Caos Film, che verranno trasmesse nel mese di ottobre sulla piattaforma Sky, e tra settembre e ottobre dovrei organizzare una presentazione in due librerie dell’hinterland milanese.
Inoltre lunedì 4 ottobre alle ore 20.30 andrà in onda su Radio Panda (93.6) la trasmissione Panda Speciale condotta da Giovanni Moia, e dedicata al mio libro.
- COSA LE PIACEREBBE DIRE AI SUOI LETTORI?
Dato che sono una persona piuttosto timida e introversa, generalmente preferisco lasciar parlare i miei versi che espormi in prima persona. Comunque a un mio ipotetico lettore direi che la poesia, come del resto ogni forma d’arte, è in grado di cambiare la percezione che abbiamo del mondo e di noi stessi e di generare interi universi, e proprio per questo gli raccomanderei di leggerne tantissima, di tutti i tipi, e di non smettere mai di guardarsi dentro.
- COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
In realtà non ci ho mai pensato, perché quando scrivo affido ai miei versi la parte più intima, segreta e visionaria di me stessa, che non ‘prevede’ un interlocutore. Questo non vuol dire, tuttavia, che io non sia aperta e interessata ad un confronto.
- COSA SI PROVA AD AVER PUBBLICATO UN LIBRO? E’ STATO UN SOGNO DIVENTATO REALTA’?
Assolutamente sì! Scrivere poesie è stato il mio desiderio e la mia vocazione fin da piccola, ha dato un senso alla mia vita, mi ha permesso di affrontare la realtà o di trascenderla quando non la sopportavo più. E sapere che adesso ‘là fuori’ c’è un libro che raccoglie -anche fisicamente- i miei versi e con essi ciò che sono, è una gioia immensa.
A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Federica Re per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per la sua raccolta Estroflessioni e per il futuro. Siamo felici di averla accompagnata lungo questo percorso editoriale che ha visto la nascita del suo libro, un sogno diventato realtà. Con l’augurio che sia solo il primo di una lunga serie.
A te caro lettore auguro di perderti tra i versi di Estroflessioni.
Noi ci sentiamo presto, e se ti va lascia un commento, facci sapere cosa ne pensi, a noi e ai nostri autori fa sempre piacere ricevere un vostro feedback.
A presto.
La vostra redattrice.