
Fragili come fili d’erba inclinati dal vento che soffia. Il Covid-19 ci ha fatto prendere coscienza che in fondo siamo come sottili fili d’erba di un immenso prato. Il vento soffia sulle nostre vite, spazza via i momenti felici e ci lascia soli. Una solitudine che abita le lunghe e interminabili giornate separati da chi amiamo. Questa è la storia, innanzitutto, di un grande amore. A raccontarcelo è una donna il cui marito si ammala di Covid-19. Una storia intima e allo stesso tempo universale perché altre donne e altri uomini possono in essa ritrovarsi. In genere la felicità ci accomuna, è più facile da condividere, mentre il dolore ci mette a nudo, ognuno lo vive in modo diverso, ma in questa grande tragedia della pandemia il dolore è diventato il peso comune del mondo intero. Il ricovero, la separazione, l’impossibilità di stare vicino a chi si ama proprio nel momento del bisogno, i tamponi che come un bollettino non lasciano scampo a risultati sempre positivi e alla fine la possibilità di un ultimo saluto. Parole sussurrate, carezze e sguardi che sembrano un dono speciale se si pensa alle tante separazioni dolorose causate dal Covid che non ha permesso spesso nemmeno un ultimo saluto. Una storia drammatica ma allo stesso tempo un inno all’amore. L’amore, nonostante tutto, rimane per sempre. Nulla può portarcelo via.
Maria Teresa Tosi è nata a Garbagna (NO) nel 1955 e risiede a Pino Torinese (TO). Ha conseguito la laurea in Filosofia e oggi è prossima alla pensione. È impegnata nel volontariato e ha una sorella con la sindrome di down che le ha insegnato tanto nella vita. Ha già pubblicato il romanzo Amare da matti (Effatà Editrice, 2006).
Oggi parliamo di pensieri dal fronte un libro di Maria Teresa Tosi, pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
A noi del Gruppo Albatros il Filo ha incuriosito molto il titolo di questo libro e la copertina. Una storia attuale e interessante che racconta il periodo che abbiamo vissuto e dal quale stiamo cercando di uscire piano piano. Una vera e propria guerra, un vero e proprio racconto dal fronte, quello che vede i nostri cari da un lato e noi dall’altro nell’attesa di scoprire cosa succede, quello che ci priva di baci e abbracci, gesti così semplici e che a lungo ci sono stati negati. Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda all’autrice Maria Teresa Tosi per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Pensieri dal fronte.
Riportiamo di seguito l’intervista, buona lettura!
- C’E’ UN MOMENTO IN PARTICOLARE CHE L’HA PORTATA ALLA STESURA DEL SUO LIBRO?
Esiste un momento preciso, una data precisa, che dà il titolo al primo capitolo del libro: 14 marzo 2020. Quel giorno mi hanno allontanata dall’ospedale perché mio marito era risultato positivo al test del COVID, anche se asintomatico, come molti nel suo reparto ospedaliero. Tra le mura di casa, costretta anch’io dalla mia quarantena, ho capito che per sopravvivere senza vedere nessuno, ma soprattutto lui, avrei dovuto “vomitare” (mi si perdoni il termine) il mio dolore scrivendolo.
- QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
Credo di avere sempre posseduto la passione per la scrittura. Alla scuola elementare mi inventavo fantasiose e lunghissime storie. Al liceo ero la disperazione della mia insegnante di lettere che mi apostrofava immancabilmente con un: “Sì però, sei troppo prolissa!!” E aveva ragione. Saper fare sintesi di tutte le idee che emergono nella tua testa è fondamentale. Aiuta il lettore e aiuta anche te ad operare una tua chiarezza interiore. Poi sono passata, per caso, ai testi delle canzoni per bambini, alle filastrocche e al primo libro: “Amare da matti”, nato dal desiderio di “raddrizzare” tante idee distorte che circolano sul mondo dei disabili e sulle loro famiglie, essendo io sorella di un uomo con sindrome di Down, vissuto con la mia famiglia per 14 anni, ora morto.
- COM’E’ STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?
Oggi, a meno che tu non sia già un autore affermato, credo che per pubblicare si debba ricorrere a gruppi editoriali che, in cambio di un sostegno economico, ti permettano di vedere il tuo libro nascere materialmente, graficamente e di venire promosso adeguatamente. Come è accaduto a me.
- COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
Che dica: “Ma questo libro è me-ra-vi-glio-so!!!! A parte gli scherzi, vorrei che “sentisse” attraverso le mie parole, i miei sentimenti, per poi mescolarli e confrontarli con i suoi. Mi aspetto anche che rifletta su qualcosa che fino a ieri non si era mai fermato ad approfondire. Le copie omaggio che ho per ora distribuito ad amici, conoscenti e anche sconosciuti, devo dire che hanno creato un interessante scambio di opinioni, di dibattiti sulla vita e sulla morte, sul significato del dolore, sull’essere uomini o rimanere bambini per tutta la vita. Tutto ha lasciato un segno dentro di me, mi ha arricchita, mi ha fatto capire quanto la gente abbia bisogno di raccontare della sua vita. E ha riempito non poco la mia solitudine. Un aiuto, un regalo non monetizzabile…
- PENSA DI SCRIVERE ALTRE OPERE IN FUTURO?
Mio marito era un uomo molto riservato anche se grande conoscitore dell’animo umano. Non sprecava i suoi complimenti per nessuno, neanche per me. Eppure, trascorso poco tempo dalla lettura del mio primo libro, mi chiese: “Tere, quando ne scrivi un altro?” L’ironia del destino ha voluto che fosse proprio su di lui e che lui non lo potesse leggere. Ora non programmo più. Se ci sarà, so che risponderà ancora una volta ad una esigenza di denuncia. Sono giovanissima (?), ho ancora molto tempo per programmare (????) il futuro.
A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Maria Teresa Tosi per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo n bocca al lupo per il suo libro Pensieri dal fronte e per il futuro.
A te caro lettore ti auguro come sempre una buona lettura, vivi sempre ogni momento con intensità, non lasciare nulla al caso e ricorda sempre che l’amore che dai e che ricevi non potrà portartelo via nessuno!
Buona lettura!
La vostra redattrice.