Nell’articolo odierno parliamo del libro Gli Arcobaleni del Cristallo di Fiorella Imperio, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autrice del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autrice e ai quali viene data espressione in modo peculiare. Gli Arcobaleni del Cristallo di Fiorella Imperio, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è una raccolta poetica, formata da componimenti che spiccano per lo stile marcatamente pittorico con il quale l’autrice imprime i suoi versi. La penna e l’inchiostro, in pratica, si trasformano in un pennello e in una tavolozza di colori. Questo stile pittorico si esprime specialmente in una dimensione naturalistica grazie alla quale l’autrice riesce a manifestare una interiorità ricca di stati d’animo, di emotività, di sentimentalità.
Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autrice: buona lettura!
Quali sono i temi decisivi di questa raccolta poetica?
I temi principali che ho voluto trattare nella mia raccolta di poesie sono la natura e la sua bellezza magica, il guardare oltre l’apparenza, l’ascolto profondo, il senso di condivisione e di amore inteso come forza salvifica. La pratica di queste attitudini ci rende migliori e più coscienti del nostro grande valore interiore. Penso che ognuno di noi sia in grado di apportare dei bei cambiamenti, potenzialmente parlando. Il tutto nasce quando iniziamo ad ascoltare e ad amare di più noi stessi, senza farci condizionare molto dalle etichette imposte dalla società e a guardare noi stessi con meno diffidenza. Aiutare, nel mio piccolo, apporta nuova linfa alla mia quotidianità e se, con questa raccolta, ho potuto dare un sorriso a qualcuno, ne sarei lieta.
Quali esperienze particolarmente significative nella sua vita trovano espressione nelle sue poesie?
Premetto che le mie poesie hanno subito delle revisioni nel corso di mesi e, per quanto riguarda alcune di esse, si tratta anche di anni. Altre, invece, e non poche, sono state del tutto escluse dalla raccolta. Quindi sì, è vero che le mie poesie sono “evolute” di pari passo con le mie esperienze personali. Detto ciò, una delle esperienze più significative che lascio trasparire nel libro è legata ad una “metamorfosi” e alla successiva scoperta personale di ciò che significa davvero la parola amore. A volte, è necessario allontanare qualcuno che si ama ma che non ci fa star bene. Nonostante ciò, non credo si possa davvero amare e odiare qualcuno allo stesso tempo. Ciò che può danneggiare è l’odio, il grande rancore. Imparare ad amare, invece, è stata una delle più belle esperienze che mi ha permesso di dare il meglio di me nella raccolta. Ovviamente, c’è sempre da migliorare.
Cosa vuole comunicare ai lettori?
Vorrei comunicare ai miei lettori che tutto può cambiare, che l’essere proiettati e l’essere fiduciosi ci aiuta a costruire meglio, mattone su mattone, ciò che più ci piace fare e costruire. È importante circondarsi soltanto di energia positiva e allenarsi al sorriso. Sempre nel rispetto per il prossimo, nessuno può dirci cosa è giusto o sbagliato. Le cose bisogna sentirle, percepirle; come il fiore di un prato quando mosso da un lieve vento. Bisogna forgiare le proprie opinioni. Siamo padroni di noi stessi e dovremmo riconoscere a noi stessi di valere, anche quando scoraggiati.
Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?
Non ho mai pensato, fino ad ora, come descriverei il mio stile di scrittura. Se dovessi trovare una definizione, direi stile velato – pittorico. Velato per ricchezza di metafore e perché, in ognuna delle poesie, non viene, generalmente, utilizzato un tono molto esplicito, ma quasi tutto emerge e si descrive attraverso una scrittura volta a evocare delle immagini e a collocare soltanto in secondo piano il significato (o talvolta i significati) di una determinata poesia. Ecco il motivo per cui definirei il mio stile anche pittorico. D’altronde, non di rado, le mie poesie fanno esplicito riferimento al mondo della pittura. Dipingere è una delle mie più grandi passioni che mi accompagna da quando ero piccola. Oggi, più di allora, so che è una parte essenziale di me che, quindi, al di là del successo o meno, non voglio trascurare. L’arte, il creare qualsiasi cosa, anche il testo di un brano musicale o una sceneggiatura, mi emozionano. La velatura è, inoltre, una tecnica pittorica. Gli autori che mi hanno ispirato e che continuano ad ispirarmi sono tanti, chi per una sola composizione poetica, chi per un intero libro e alcuni mi hanno ispirato per il loro completo (o quasi) lavoro artistico. Tra i poeti, in particolare, Emily Dickinson, Ungaretti, Shakespeare, Michael Jackson (che ha scritto delle poesie), in parte Alda Merini. Ciò che più ammiro nei versi di questi illustri poeti è il loro desiderio di riscatto che si può percepire, e la luce che celebrano, seppur avvolta da un contesto non semplicemente folkloristico, non drammatico, ma venato di un leggero dolore.
Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?
Onestamente, ho trovato serietà nel lavoro editoriale del Gruppo Albatros il Filo e, nonostante qualche piccola incomprensione iniziale, la collaborazione sembra proseguire bene e spedita. Riguardo al progetto di scrivere altri libri, posso dire che certamente non progetto di scrivere nulla, ma semplicemente sto già scrivendo altre poesie e sto iniziando un fantasy. Non so se e quando lo completerò, ma scrivere mi piace, quindi continuo così e spero, al più presto, di regalare un buon libro.

Ringraziamo l’autrice per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Gli Arcobaleni del Cristallo di Fiorella Imperio, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è una raccolta poetica che tanto riflette e tanto insegna sulla difficile grammatiche delle emozioni umane, sui modi di vivere con la consapevolezza delle difficoltà che la vita può sempre riservarci: temporali improvvisi, da cui però possono sempre rinascere degli arcobaleni di luce e di speranza.