Clara – Anton Bianco

Nell’articolo odierno parliamo del libro Clara di Anton Bianco, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autore del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autore e ai quali viene data espressione in modo peculiare.

Clara di Anton Bianco, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è un romanzo poliedrico ed esistenziale, che tratta tanti e fondamentali aspetti della vita e delle emozioni umane. Innanzitutto viene da domandarsi chi sia Clara, la protagonista del romanzo, e cosa ella rappresenti. Clara è una figura alta, capelli lunghi, neri, il corpo avvolto da una vestaglia, fiorata, la sigaretta sull’angolo delle labbra. Ma chi e cosa rappresenta per il protagonista che narra la storia non lo sappiamo, perché lo ignora anche lui che, bambino e adolescente, vive con lei nel silenzio gelido di una condizione poco chiara. E anche, quando ormai adulto, avrà modo di rincontrarla e conoscere la verità su di lei, non riuscirà mai a definire il loro rapporto che pure segnerà per sempre la sua vita.

Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autore: buona lettura!

Quali sono i temi decisivi di questo romanzo? Che cosa rappresenta la figura di Clara?

I temi decisivi di questo romanzo sono prima di tutto la solitudine , la mancanza di affetto importante, negati dall’assenza al bambino dello sconosciuto rapporto affettivo con i genitori. La figura di Clara è un archetipo personale del mio passaggio ormai undicenne alla scuola secondaria. Una figura gigantesca , fisicamente e anche forse una immaginaria sostituzione genitoriale.

Quali sono le caratteristiche umane e caratteriali del protagonista e come si evolvono durante il corso degli eventi?

Le caratteristiche del protagonista, di Tobia, sono la visione del mondo affettivo fuori dalla sua vita e quotidianità. Vede davanti alle scuole le persone, i genitori, i bambini, i ragazzi e capisce intuisce che per lui la storia è diversa. Nel tempo il suo carattere si forma con la certezza di questo suo essere solo.

Cosa vuole comunicare ai lettori con questa opera?

Si vuole comunicare la storia terribile di un bimbo, che diventa adolescente, e che raggiunge la maggiore età fino al diploma cercando di capire cos’è il sentimento d’ affetto e d’amore che non conosce, e che non sente. Anche quando fa le prime esperienze sessuali e affettive. Come se non si riconoscesse coinvolto fino in fondo al livello dei sentimenti.

Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?

Semplice, essenziale, volutamente sintetico. Volontà di evitare il meccanismo classico del romanzo. Scrivere quello che si vuole comunicare spremendo l’essenzialità dei fatti, spremuti come un limone. Alcuni hanno parlato di minimalismo, ma non credo. Ho letto troppo per poter essere influenzato in particolare da qualche autore. A livello cosciente non faccio riferimento a nessun autore. L’ho detto, leggo troppo. Un autore che mi affascina in particolare da sempre è ONETTI, e anche LISPECTOR, ma sono unici nel loro stile potrebbero dare qualche inconscia ispirazione.

Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?

La mia esperienza con il gruppo Albatros, è stata limpida e corretta, con persone ed editors molto bravi e sensibili, sia nelle poesia che nel romanzo Clara. Per i lavori in corso posso dire che in questi ultimi tempi ho completato qualche racconto medio- lungo e anche alcuni racconti brevi.

Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Clara di Anton Bianco, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perchè è un romanzo pieno di sorprese, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso dall’inizio alla fine, e perchè fa riflettere su questioni fondamentali per la nostra esistenza che troppo spesso trascuriamo. Qualche parola in più sull’autore: Anton Bianco vive tra la città di Napoli e un borgo sul Golfo di Squillace, nella costa ionica, in Calabria. Dopo il diploma magistrale e studi privati di Inglese, ha lavorato presso una grande azienda industriale-siderurgica. Nel 2019 ha pubblicato, sempre con il Gruppo Albatros, la raccolta di poesie Erbe secche, con lo pseudonimo Filippo Anders. Clara è il suo primo romanzo.

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