Nell’articolo odierno parliamo del libro FOUR FINGERS di Riccardo Riganti, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autore del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autore e ai quali viene data espressione in modo peculiare. FOUR FINGERS di Riccardo Riganti, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è un avvincente insieme di racconti aventi come epicentro la comunità di Four Fingers City e uno scrittore, Custer Philips. In particolare, Custer Phillips è uno scrittore americano che ha raggiunto il successo narrando le avventure della comunità di Four Fingers City e in particolare dello sceriffo Pat Gatter, in lotta contro il suo acerrimo nemico: Tayllarand Jackson Cooper, capo della banda degli “Speroni d’Argento”. La saga – Footsteps ambientata nelle Smoky Hills (Kansas) di inizio Novecento, ha una caratteristica distintiva: i suoi personaggi sono tutti gatti antropomorfi, che presentano caratteristiche e sentimenti umani. Dopo la presentazione del suo ultimo libro alla New Amsterdam Library di New York, Custer si allontana con la moglie Dony; la coppia prende il treno diretto a Kansas City e la stanchezza della lunga giornata cede il passo a un necessario sonno. Ma il risveglio dello scrittore viene scosso dai marcati sbuffi di una locomotiva e dalla vista di un edificio in legno che reca l’insegna: FOUR FINGERS! Incredibile: lui e sua moglie Dony si sono trasformati in due gatti e hanno appena raggiunto la fantasiosa comunità descritta dalla penna di Custer. Questa li accoglie festosi, ma sottoporrà loro una stringente questione: i personaggi malvagi partoriti della mente dello scrittore vanno contrastati. Custer e Dony, sensibili al dolore di quelle meravigliose creature, si preparano ad affrontare Tayllarand e i suoi compari e si immergono a cuore aperto in questa straordinaria avventura…
Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autore: buona lettura!
Quali sono i temi decisivi di questi racconti?
I temi che ho voluto sottolineare sono quelli dell’amicizia e della presa di coscienza che ognuno di noi può creare infiniti mondi “buoni” al di là di questo. Il mondo di Four Fingers è, seppur caratterizzato da anime violente e crudeli come quelle della banda degli Speroni d’Argento, un mondo pulito, ingenuo, incontaminato. Dove tutto è possibile, perché nulla è scritto.
Quali sono le caratteristiche umane e caratteriali dei personaggi principali e come si evolvono durante il corso degli eventi?
Ho voluto creare due distinte tipologie di personaggi, oltre ad una terza (che è quella dei protagonisti umani, avulsi però dal contesto iniziale e che peò non fanno parte nell’immediato della comunità di Four Fingers): una tipologia di personaggi è quella dedita al lavoro, devota ai principi del quieto vivere e dei valori sociali; un’altra, quella più ostile, è invece macchiata dal puro egoismo e dalla sete di vendetta. Nel corso del romanzo, ogni personaggio vive la propria vota come la viviamo noi: con scelte inevitabili, con le proprie ambizioni e paure. Quello che cambia è che da un destino apparentemente definito (quello scritto da Custer Phillips per ciascun personaggio frutto della sua immaginazione) si passa ad un destino nebuloso, dove nulla è certo e tutto è da scoprire un passo alla volta.
Cosa vuole comunicare ai lettori con questa opera?
Lo scopo di questo libro è di comunicare che il mondo in cui viviamo lo creiamo noi giorno per giorno, e che tutto ciò che creiamo, con l’immaginazione o con i gesti, prende vita in una dimensione parallela a questa (un po’ come nei sogni). Ho quindi voluto creare il mio paradiso, per me e per la persona che amo, dove, un giorno, vivrò per sempre.
Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?
Amo molto lo stile narrativo cinematografico, credo si possa percepire dalle freddure di alcuni personaggi e dalla descrizione del paesaggio o degli avvenimenti. Mi piace moltissimo lo stile di Shirley Jackson, autrice che amo molto, e da cui ho mutuato il modo di descrivere la casa stregata, Night Rectory.
Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?
Con Gruppo Albatros ho scoperto una buona professionalità e un valido supporto editoriale. Sto attualmente pubblicando con loro anche un altro romanzo, un racconto molto diverso e surreale, che dovrebbe uscire a fine anno.

Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. FOUR FINGERS di Riccardo Riganti, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perchè è un insieme di racconti pieno di sorprese, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso dall’inizio alla fine, e perchè fa riflettere su questioni fondamentali per la nostra esistenza che troppo spesso trascuriamo.
Qualcosa in più sull’autore: Riccardo Riganti è nato a Varese in una luminosa domenica di maggio del 1976. Laureatosi in Filosofia presso l’Università Statale di Milano, lavora oggi nel settore HR. Vive a Roma, in compagnia di sua moglie Dodò e di quattro splendidi gatti. E sono proprio i suoi amici felini che, la notte di Natale, gli raccontano meravigliose favole vere… Oltre a “Four Fingers”, ha pubblicato “Buonanotte Dodò” (Edizioni Caosfera, 2020) e “Lo strano caso del signor Duebaffi” (Amazon Publishing, 2020).