Feuilleton – Alessandro Manganozzi

Nell’articolo odierno parliamo del libro Feuilleton di Alessandro Manganozzi, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autore del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autore e ai quali viene data espressione in modo peculiare.

Feuilleton di Alessandro Manganozzi, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filoè un romanzo della forza di volontà e della determinazione, che solo l’amore può infondere nel cuore dei personaggi. Chi ama, infatti, vorrebbe avere il potere di un dio per proteggere l’amato. Per salvargli la vita, per vederlo sempre sorridente. Eva è la mamma di Jean Martin, un ragazzo costretto in un letto di ospedale da un brutto male che lo sta logorando. È disperata ma si aggrappa a una labile possibilità di guarigione: gli esperimenti che Fedra, la sua amica biologa, sta conducendo sui carcinomi sembrano dare buoni risultati di guarigione. Jean Martin invece ha una missione da portare a termine, sta aspettando il treno della morte, ma forse troverà il rumore della vita a sconvolgergli i piani. Chi è Vera, personaggio ambiguo che sembra aver rotto un equilibrio che si era stabilizzato duramente con gli anni e il cui ritorno viene così tanto auspicato e temuto? Ma forse la chiave è un’altra, ciò che potrebbe dare una vera svolta alla vita non solo di Jean, ma di tutti gli altri protagonisti è la finzione, quella che apre spazi necessari sui quali lavorare per costruire una realtà migliore. In questo sapiente gioco di incastri, dove chi scrive beneficia da chi legge e viceversa, tutti i personaggi interpretano una performance, e mentre vivono la propria storia sono come dei lettori che si accingono a sfogliare le pagine di un feuilleton, curiosi e timorosi di sapere ciò che li aspetta nel capitolo successivo, e desiderosi di poter intervenire per cambiare il corso degli eventi. Ogni conoscenza però è abolita, perché la finzione è proprio il regno della fantasia e delle molteplici possibilità.

Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autore: buona lettura!

Quali sono i temi decisivi di questo romanzo e come vengono trattati?

Il romanzo è metatestuale. Il tema dominante è il potere della parola scritta, tant’è vero che uno dei protagonisti, Jean Martin, scriverà un feuilleton per motivare il fratellastro aspirante suicida. Si recupera la grande tradizione del feuilleton perché ai giorni nostri, con lo strapotere dei new media l’uomo della strada è capace soltanto di scrivere romanzi d’appendice, con trame rudimentali e successione convulsa di eventi l’uno slegato dall’altro

Quali sono i personaggi fondamentali e come si evolvono durante la storia?

I personaggi fondamentali sono molti, ma per tensione emotiva il più importante è Jean Martin, giovane psicologo in fin di vita. La sua trasformazione si realizza con il feuilleton che scrive a uso e consumo del fratellastro, dimostrando a se stesso e agli altri che non c’è più quella febbre positivista che lo aveva acceso fino a quel momento, ma che è capace ora di affidarsi all’aleatorietà del racconto, come un messaggio nella bottiglia lanciato tra le procelle del mare.

Che ne pensa dell’adagio virgiliano “Omnia vincit amor” ? Può l’amore, inteso nella sua polivalenza semantica di amore materno, amore erotico, amore fraterno-amicale, essere la forza motrice dell’esistenza umana?

L’amore è l’unico vero lasciapassare per il mito (μῦϑος, come io chiamo lo spazio di rappresentazione mentale dove si vola con la fantasia). Nel mito non esistono preoccupazioni, scadenze, obblighi morali: è tutto lecito. Una traslocazione nel mito è quindi un’accensione, una spinta irrefrenabile verso l’alto.

Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?

Il mio modello è Proust, ovverosia l’”esattezza” della prosa. Non nascondo tuttavia di avere molto appreso da Celine, Kundera, Roth, Singer ed Eco. Da qualche anno ricerco uno stile originale che oscilla tra l’aulico e il triviale, ricalcando ciò che osservo attorno a me tutti i giorni

Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?

Questo è il mio secondo romanzo con Albatros. L’esperienza finora è positiva. La casa editrice è ben organizzata e offre un’assistenza completa. Sicuramente, pubblicherò altri libri. Il terzo è attualmente in valutazione.

Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Feuilleton di Alessandro Manganozzi, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perchè è un romanzo pieno di sorprese, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso dall’inizio alla fine, dove la vita si rivela piena di possibilità e di eventi inattesi.

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