Cuore mio – Loredana Vairo

«Quando vengono meno gli incastri delle nostre mani che si stringono forte tutto improvvisamente sembra sgretolarsi, proprio come un gioco di sabbia e le parole allora incominciano a rincorrersi per stare dietro ad un sentimento che (s)fugge, alla bellezza di quegli attimi che vorremmo ancora intrappolare per sempre e che soprattutto non vogliamo vadano perduti. Ecco allora che il verso non sembra mai essere sufficiente, servono più parole, più pause, e si allunga, come a voler toccare l’infinito, a creare un ponte di cristallo tra noi e il conforto che sempre in noi cerchiamo di trovare.»

Oggi parliamo di Cuore Mio, un libro di Loredana Vairo pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros Il FIlo.

Quando si tratta di poesie la curiosità della casa editrice Gruppo Albatros Il Filo cresce a dismisura, ci incuriosisce molto scoprire cosa si nasconde dietro i versi, da dove arriva l’ispirazione che porta i nostri autori a comporre poesie e metterle a disposizione degli altri.

Per questo motivo abbiamo avuto il piacere di intervista l’autrice di Cuore mio, Loredana Vairo, una giovane artista siciliana.

Loredana Vairo nasce in Sicilia,  Frequenta prima l’Istituto d’Arte e dopo l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Partecipa a numerose mostre collettive e personali di Pittura, Incisione e Fotografia a Torino, Palermo, Messina, Monreale, Gibellina, Marsala, Acqui Terme, Carnello, Firenze, Massafra, Catania, Pinerolo, Cagliari, Romania, Norimberga, Barcellona e a diversi concorsi di fotografia e incisione, aggiudicandosi premi e menzioni. Nel 2002, a Palermo, collabora con l’Artista Renato Mambor alla Performance “Osservatore anni novanta”. Nel 2006, per la propria stesura di laurea, collabora epistolarmente con l’Artista Magdalo Mussio dedicandosi, da allora, alla Poesia Visuale. Tra le varie esperienze artistiche parallele ha figurato come fotografo ufficiale degli Artisti Roberto Vecchioni e Lucio Fabbri e ha realizzato un servizio fotografico allo Scrittore Erri de Luca. Dal 2011 vive e lavora a Milano.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice.

  • Qual è la fonte d’ispirazione per la stesura delle sue poesie?

La fonte d’ispirazione non potrebbe che essere l’Amore. Quello viscerale, autentico, che non accetta né fa sconti a nessuno, quello che le farfalle hanno arredato lo stomaco, quello che la notte non porta consiglio, ma pensieri su pensieri. Da sempre l’Amore, nella sua forma assoluta possibile e/o pensabile, mi ha fatto da guida, facendomi perdere un sacco di volte sia la strada che il senno. È la mia torcia e al contempo, il mio buio più profondo. È sorriso, ma anche pianto. Una contraddizione vitale, per me. Una necessità primordiale.

  • Cosa si aspetta dall’incontro con il lettore?

Non mi aspetto nulla, i miei sono desideri. Desidererei che il lettore si ritrovasse dentro un pensiero, un racconto, una sensazione provata, desidererei che si specchiasse, che vedesse il riflesso di sé stesso a forma di parola scritta. E poi mi piacerebbe si emozionasse, riflettesse, pensasse a un ricordo. Ecco, più precisamente, mi piacerebbe riuscisse a disegnare i bordi di un pezzetto di vita vissuta e magari lasciare che questi stessi pensieri prendessero coraggio e colorassero fuori dai margini spazi – un tempo lasciati in bianco e nero – in completa libertà.

  • Dove ha trovato l’idea per questo libro e cosa le ha insegnato?

Ho scritto e scrivo tanto. Di notte, di giorno, durante una riunione, sul tram che di solito mi porta al lavoro. Un giorno mamma, vedendo il vostro spot pubblicitario in televisione, mi ha detto: “Perché non ci provi?!” e allora, titubante, le ho dato ascolto. È proprio così che è accaduto, seduta sul divano della mia casa siciliana, in dicembre, accanto al camino acceso e mia madre che sorridendo mi chiedeva di provarci. L’intera faccenda mi ha insegnato che bisogna andare avanti, che a restare fermi non si va da nessuna parte, ma soprattutto mi ha insegnato l’importanza della parola “nonostante”, che è sempre stata ben presente nella mia vita, ma alla quale non ho mai dato la giusta attenzione. E allora, nonostante i miei mille dubbi, ho cominciato a sentire i battiti di “Cuore mio” ed ho alzato il volume.

  • Ha abitudini particolari durante la scrittura?

Credo mi capiti l’inverso: è la scrittura che ha abitudini particolari con me. Sbuca all’improvviso e qualsiasi cosa io stia facendo non ha più importanza poiché diventa priorità assoluta darle retta, devo dunque fermarmi per sentire cosa ha da dire di tanto urgente, cos’ha scovato questa volta e allora comincio a scrivere.
Una cosa che fino ad ora non mi è mai capitata, è di cancellare un pensiero fatto e scritto. Li ho tutti, per me rappresentano una seduta dallo psicologo. Questo è l’unico modo che conosco per sviscerarmi completamente, rivoltando ogni cosa, umori, sapori, pensieri, abitudini. Tutto, pur di riuscire a svelarmi.

  • Sta già lavorando ad opere future?


Più che altro sto lavorando a pensieri “privati”, nel senso che non ho idea se mai muteranno in possibili pubblicazioni. Ho sempre considerato i miei scritti, brevissimi racconti, come quando la mattina ti svegli e tenti di far combaciare tutti i frammenti di scene che fanno a gara a sparire per prime, di un sogno appena fatto che stenti a ricordare. Mi piacerebbe raccontare scrivendo, farlo ancora una volta in questo modo, ho tante cose da dire e in verità, anche da non dire. E mi piacerebbe raccontare disegnando. Essere letta attraverso gli altri è una bellissima sensazione, ti fa compagnia, ti senti in armonia col mondo, è come se tutto intorno a te smettesse di sentire e cominciasse, invece, ad ascoltare. Insomma, mi piacerebbero un sacco di cose e allora, magari un bel giorno, chissà…

Noi del gruppo Albatros il Filo non possiamo fare altro che ringraziare Loredana Vairo per averci dedicato il suo tempo e per aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per Cuore Mio e per il futuro.

A te, caro lettore, buona lettura, ti auguro di andare sempre avanti perché stando fermi non si arriva da nessuna parte. Ti auguro di andare oltre i tuoi “nonostante” e nonostante tutto provarci, tu provaci, provaci sempre e innamorati, di una persona, di una passione, della vita, fallo perché l’amore rende tutto più bello.

Buona lettura, a presto.

La vostra redattrice.

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