
220 a.C.: Akylai è una giovane principessa kirghisa; poco interessata a belletti e lavori domestici, trascorre le sue giornate a cavallo e a caccia. Quando nel suo villaggio arriva un mercante di Samarcanda, che le propone di sposarlo e seguirlo nel suo paese, la ragazza accetta di buon grado, convinta di esserne innamorata, salvo poi scoprire che l’uomo che ha sposato non è l’uomo che aveva conosciuto. Dopo essere rimasta vedova e a seguito di una sanguinosa battaglia, si ritrova alla corte del Primo Augusto Imperatore della Cina, Qin Shi Huangdi: qui non solo diviene la sua concubina ma incontra finalmente l’amore nella persona di Dan Dan, la preferita dell’imperatore. Tra le due donne la passione è intensa, incontrollabile, ma alle loro spalle qualcuno trama: invidie, intrighi e congiure sono lo sfondo di una storia senza tempo, che neanche la morte potrà cancellare.
Oggi parliamo di Akylai – la concubina del primo imperatore, un libro di Piero Maria Mikus pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros Il Filo.
Per noi del Gruppo Albatros Il Filo è sempre un piacere poter conoscere meglio i nostri autori quindi abbiamo fatto una piccola intervista all’autore Piero Maria Mikus per scoprire qualcosa in più sul suo libro Akylai – la concubina dell’imperatore.
- Quando iniziò la sua esperienza come scrittore? Nacque dalla volontà di condividere la sua storia o è una passione che ha da sempre?
Nasce da un ambiente familiare: da bambino, in assenza di televisione, l’anziana zia ascoltava la radio, mio padre leggeva ed io mi addormentavo in favolistiche imprese lette per me da mia madre o da mia sorella in vecchi libri che ancora conservo. Da giovane studente riportavo in greco o in latino i miei pensieri più o meno adolescenziali, alternati a racconti brevi ispirati alle problematiche esistenziali molto in voga in quei tempi. In seguito, gli impegni professionali e la famiglia hanno rappresentato meravigliosi e gratificanti esperienze ma anche ostacoli a tale personale tendenza che si è andata assopendo. Tuttavia per poco: ritirato dal lavoro, con figlie già grandi ed autonome ho rispolverato antiche passioni ed amori.
- C’è un momento in particolare che l’ha portata alla stesura del suo libro?
Negli ultimi quindici anni sono stato attratto dal mistero cinese. Al Taoismo, al Chang, al misticismo del Tai Chi, alla lingua cinese, al pensiero cinese, si è rivolta la mia attenzione. Credo che Confucio, Lao Tzu abbiano lasciato segni indelebili anche nella Cina moderna. Sarebbe meraviglioso che le nostre due culture così diverse ma per un certo verso complementari, trovassero un modo di convivere ed integrarsi vicendevolmente.
- Si è ispirato a qualche autore o libro in particolare per scrivere il suo racconto?
No. Akylai è la conclusione di una mia trilogia “al femminile”. Dopo Shi Li e Kama, protagoniste dei miei due romanzi precedenti, ecco un’altra ragazza che si ribella alle convenzioni, ai soprusi maschilistici del suo tempo, ma ancora oggi non superati completamente, che cerca una propria strada, un’affermazione del proprio essere e del proprio libero destino. Anche lei, come le due precedenti, farà delle scelte, giuste o sbagliate non è importante e non è un giudizio che intendo dare, ma ciò le consentirà di trovare, per quanto tortuosa, una strada e questo è di vitale importanza. È il messaggio che vorrei far passare: ragazze, siete sempre state vessate psicologicamente o fisicamente dagli uomini, nelle pieghe di tali condizioni ancestrali avete certamente, più o meno, trovato un vostro modo di convivenza e sopravvivenza, ma credo che sia il momento per voi di cercare e trovare un’affermazione oggettiva, legata alla vostra personalità e non mediata da una qualsiasi figura maschile. Ci sono stati meravigliosi esempi di protagonisti al femminile da Perdicca, Eleonora D’Aquitania, Marie Curie, Rita Levi Montalcini e molte migliaia di altre, ma sono picchi sporadici, credo che debba crescere una coscienza e consapevolezza diffusa in tutti i livelli sociali e culturali.
- Cosa le piacerebbe dire ai suoi lettori?
In questo racconto, ambientato nel 220 A.C. troverete una giovane ragazza nata e cresciuta in un ambiente in cui non esisteva, per comandamento religioso, alcuna differenza di genere: maschi e femmine, pur se dediti a lavori diversi, avevano pari dignità ed opportunità anche di diventare Khan, cioè sovrano. Per diverse motivazioni che troverete descritte e complice il caso, sposa un mercante di lontane origini, ma soprattutto con una ottusa e presuntuosa cultura maschilista. Una guerra violenta la lascerà vedova ma la porterà in un nuovo e misterioso ambiente, la Cina. Sono quelli gli anni in cui Qin Shi Huang Di, al termine di una sanguinosa guerra civile, diventa il primo imperatore della Cina. Leggerete di questo meraviglioso momento storico che ha impostato tanti elementi culturali, alcuni ancora presenti in quel lontano Paese. Si parlerà di questo personaggio, su cui molti storici hanno opinioni controverse, delle sue importanti iniziative e psicosi. Akylai ne diventerà la concubina, ma conoscerà per la prima volta un amore vero nella persona di un’altra concubina. Intrighi di corte, analisi psicologica delle proprie scelte determineranno la diversa ed inattesa conclusione di questo racconto. Grazie se finirete di leggerlo.
- Come sono state e sue esperienze editoriali?
Questo è il mio quinto libro dal 2014. Come molti neofiti in materia, mi sono mosso con goffaggine nel complicato mondo dell’Editoria, con risultati non sempre positivi. Tuttavia, nelle mie due ultime esperienze con Albatros il filo ho avuto modo di lavorare con persone competenti, attente che hanno condito con gentilezza e premura i vari momenti del processo editoriale.
Quindi non resta che addentrarsi nelle pagine di questo racconto e andare alla scoperta di questo mondo.
Noi del Gruppo Albatros Il Filo ringraziamo ancora Piero Maria Mikus per aver risposto alle nostre domande ma soprattutto siamo felici di aver fatto parte di questo percorso editoriale, a lui va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Akylai – la concubina del primo imperatore e per il futuro.
A te lettore, buona lettura, inizia questo viaggio di scoperta e fatti guidare da Akylai. Noi ci sentiamo presto.
La vostra redattrice.