Roma, il tram 19 e la nostalgia nel romanzo di Fed Venditti
C’è stato un momento nella nostra vita in cui gli schermi, piccoli grandi o giganteschi che fossero, non ci avevano ancora divorati. Un momento in cui c’era la televisione, era già in tutte le case, ma se ne stava lì per conto suo nel salotto e quello era in qualche modo il suo posto.
E senza schermi e senza notifiche i ragazzi vivevano le loro giornate e la loro città con un atteggiamento che oggi abbiamo dimenticato.
La guardavano dal finestrino del tram, ne attraversano i viali a piedi, sentendola propria. La città di Federico Venditti è Roma, la Roma degli imperatori, la Roma dei papi, ma anche la sua Roma di adolescente giovane e inquieto, figlio della generazione degli anni ’90.
Il tram evocato dal nostro autore è il 19, che ancora oggi con le sue rotaie taglia la città a metà da Piazza dei Gerani fino a Piazzale Risorgimento, dalla periferia est fino alle porte del Vaticano, tra l’asfalto della Prenestina e i sanpietrini di Viale Ottaviano.
Federico “Fed” Venditti ci regala, edito per la nostra collana Terre, “19. Un tram chiamato nostalgia” un viaggio tra le atmosfere e le musiche di quei giorni, di quella adolescenza che è stata sua e che ci racconta negli occhi di Claudio Polverari, per gli amici Polvere, e del suo ultimo anno di liceo.
Erano gli anni ’90, c’erano i Nirvana, i Joy Divison e anche se i nastri magnetici e i walkman stavano per cambiare per sempre il nostro rapporto con la musica, si poteva annusare ancora un irresistibile profumo di vinile provenire dai negozietti di periferia.
“19. Un tram chiamato nostalgia” sono le stagioni in città di Polvere, ragazzo come tanti, nella Roma dei suoi 19 anni. Nel suo protagonista, Venditti mette tutto se stesso, un ragazzo che non ha mai abbandonato i ricordi che lo legano a questo decennio stretto tra i mitici anni ’80 e il nuovo millennio.
La sua generazione è stata troppo spesso raccontata in maniera eccessiva e spregiudicata. Nelle sue pagine il nostro autore la racconta con sincerità, evocandola senza malinconia e senza idealizzazioni. Un decennio con le sue contraddizioni, con le difficoltà di sempre, per i giovani che affrontano quel momento della vita in cui, tra un vinile e una musicassetta, si vuole dare una colonna sonora al mondo che si intravede dal finestrino del tram. Un mondo fatto di amicizie, amori e litigi mentre il 19 li accompagnava verso la fermata di casa.
“19. Un tram chiamato Nostalgia” di Federico “Fed” Venditti per la collana Terre del Gruppo Albatros, in libreria.