Due donne opposte stravolgeranno la sua vita

In libreria Sono andata oltre di Fabrizio Mezzo

Esce oggi nelle librerie, novità del catalogo di febbraio, Sono andata oltre l’esordio letterario di Fabrizio Mezzo. Due incontri, due donne, e l’inchiostro sincero e rivelatore di due lettere.

Federico è giovane manager in carriera, diviso tra Iris e Alice come davanti a un bivio. Da una parte la sicurezza di Iris, le loro affinità; dall’altra Alice con la sua passione e le sue debolezze.

Sono loro le donne che hanno travolto la vita di Federico sullo sfondo di una Torino misteriosa e notturna. I tre scappano da loro stessi e come bambini impauriti si nascondono nel buio lungo le sponde del Po.

In ogni donna Federico cerca una possibilità di fuga, solo leggendo le loro lettere entrerà veramente in contatto con loro. Quale strada deciderà di percorrere?

Un romanzo per riscoprire la natura delle relazioni amorose, per interrogarsi sul rapporto tra la propria razionalità e i sentimenti, tra scelte che sembrano ugualmente sbagliate, e scontrarsi con le conseguenze dell’amore.

Di seguito potete leggere l’intervista che Fabrizio Mezzo ci ha rilasciato, per raccontarci dei personaggi che si agitano nelle sue pagine: 

Federico tra Iris e Alice, una decisione difficile che lo mette in crisi. Credi che l’immagine del bivio descriva la sua condizione?

Federico è una figura molto complessa, è incapace di scegliere finché la vita non lo mette al muro. Il bivio è certamente il grande protagonista della vita di Federico ma non soltanto per quanto riguarda Iris e Alice. Loro saranno la chiave per sbloccarlo e portarlo ad una decisione che va… oltre.

Parliamo del rapporto con queste donne. Federico le capisce o crede di capirle?

Certamente le capisce entrambe. Una, Alice, l’ama senza coraggio, capendo che potrebbe essere la svolta; l’altra la sottovaluta perché può mantenerla in suo potere. Questo strano rapporto rende Federico molto più forte di Iris, anche se le carte ad un certo punto si ribalteranno.

Nel tuo romanzo le lettere rivestono un ruolo molto importante. Cosa può la lettera che la voce non può?

La lettera può svelare e suggerire la riflessione. La lettera è intima e può essere riletta, la parola è veloce, la parola conta quando viene detta, ma svanisce. Due persone che litigano possono dopo 10 minuti riconciliarsi. Per la lettera questo non vale, la lettera ti obbliga a riflettere, la lettera la vivi con tutti i sensi, la interiorizzi, nella lettura ognuno di noi ha un dialogo interiore. La lettera ha un valore maieutico.

Quale pensa sia il lettore adatto a raccogliere questa maieutica?

È una storia dei nostri giorni, quindi molto più complessa della classica storia d’amore. Un lettore privilegiato in questo senso non c’è. Chi ha il coraggio di non fermarsi all’apparente storia d’amore può trovare tante riflessioni sulla nostra vita.

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