Oggi abbiamo il piacere di intervistare Mariarosa Ghiorzi, autrice del libro “Palla di pelo”, un racconto che trasporta i lettori in un mondo immaginifico dove la luna si trasforma in un regno di pace e amore per gli animali. Attraverso gli occhi di Giulia, una bambina di cinque anni, e suo fratello Riccardo, ci immergiamo in un viaggio che celebra l’innocenza dell’infanzia e l’amore incondizionato per la natura e i suoi abitanti. Un’opera che insegna ai più piccoli, ma non solo, l’importanza di vivere in armonia con tutte le creature. Scopriamo insieme di più su questa avventura lunare e i messaggi profondi che l’autrice ha voluto trasmettere.
Mariarosa, come è nata l’idea di immaginare la luna come una grande “palla di pelo” abitata da animali? C’è un momento particolare della tua vita che ti ha ispirato?
Immaginare la luna come una grande “palla di pelo” è un’ispirazione che ho avuto pensando al vero, grande amore di Giulia per gli animali. Giulia è mia figlia, ormai adulta, e insieme a Riccardo li ho voluti protagonisti della mia storia.
Giulia e Riccardo rappresentano due modi diversi di vedere il mondo. Come hai lavorato sui loro caratteri e quale messaggio hai voluto trasmettere attraverso le loro dinamiche fraterne?
I caratteri di Giulia e Riccardo io li conosco bene e li ho traslati nei due protagonisti. Riccardo è un bambino razionale, deciso che, a volte, fa “il duro”. Giulia è un’entusiasta, una sognatrice.
Il libro è ricco di immagini suggestive e di animali che vivono in pace e armonia. Quanto è importante, secondo te, insegnare ai bambini il rispetto per la natura fin dalla tenera età? Hai scelto un approccio fantastico per raccontare una storia d’Amore con la “A” maiuscola. Pensi che il genere fantastico sia un mezzo efficace per veicolare valori e insegnamenti morali?
È importante, non solo, direi necessario, insegnare ai bambini, fin dalla tenera età, il rispetto verso i propri simili e verso la natura. Non sono però le lezioni cattedratiche o i divieti imposti a fare nascere nei bambini atteggiamenti di rispetto e tolleranza. Lo scrivo da insegnante e sono fermamente convinta che, la lettura di una storia fantastica, un’osservazione di atteggiamenti positivi, una storia d’amore, come ho voluto raccontare io, sono il mezzo più efficace per veicolare valori e insegnamenti morali.
Il finale del libro lascia i lettori con un senso di pace e speranza. Qual è il messaggio principale che desideri rimanga impresso nel cuore dei tuoi lettori, piccoli e grandi?
Il finale da me creato non corrisponde alla realtà così come il sogno che ho immaginato. Mia figlia Giulia ha intrapreso un’altra strada, un’altra professione. Io ho voluto la protagonista veterinaria per sottolineare, fino alla fine della storia, il suo amore verso gli animali. Il messaggio finale vuole essere proprio questo: io AMO davvero se mi dedico anche ad accudire e, se necessario, curare chi amo.
Grazie, Mariarosa, per averci raccontato il mondo magico di “Palla di pelo” e per aver condiviso con noi la tua visione di un amore universale verso gli animali e la natura. Siamo sicuri che il tuo libro riuscirà a far sognare e riflettere non solo i più piccoli, ma anche gli adulti che avranno il piacere di leggerlo. Ti auguriamo un grande successo con questa e le tue future opere.
