
Gita scolastica di una quinta superiore, una situazione normale per qualunque alunno, addirittura piacevole per i ragazzi… Se non fosse che, durante la sosta in un autogrill, Mary scompare. Solo una persona sembra accorgersi della sua assenza, almeno finché la comitiva non torna sul pullman, pronta per continuare il viaggio. Però quando viene dato l’allarme, si è ormai persa qualunque traccia che possa condurre a Mary, la giovane sparita. Ma è davvero possibile che nessuno l’abbia vista? E se si trattasse di un rapimento?
Forse dietro alla scomparsa di Mary, c’è qualcosa di molto più complesso di quanto i presenti possano immaginare…
Valeria L’Abbate, nata il 22 novembre 2003 a Busto Arsizio e residente a Rescaldina, piccolo paese dell’hinterland milanese, è attualmente una studentessa al quarto anno del liceo linguistico Galilei di Legnano. La sua passione per la scrittura (e in particolare per il genere giallo) l’ha portata a pubblicare il suo primo libro all’età di diciassette anni. I suoi interessi coprono diversi campi, dalla recitazione, alla musica, al grande amore per gli animali, ai viaggi. Proprio le esperienze vissute in questi ultimi le hanno permesso di arricchirsi culturalmente e umanamente. Nel suo futuro vede una professione orientata verso traduzione e doppiaggio.
Oggi parliamo di Resoconto di una vita, un libro di Valeria L’ Abbate una giovanissima scrittrice, pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros Il Filo.
La giovane età dell’autrice Valeria L’ Abbate ci ha incuriosito particolarmente per questo motivo abbiamo avuto il piacere di intervistarla per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Resoconto di una vita.
Riportiamo di seguito l’intervista.
- C’è un momento in particolare che l’ha portata alla stesura del suo libro?
Ho iniziato a scrivere il mio libro all’età di otto anni. Leggevo i libri gialli per bambini, mi piaceva la suspense che infondevano nel lettore e avrei voluto scriverne uno tutto mio, ma non avendo molta dimestichezza con la scrittura, a quel tempo, dopo due pagine la soluzione era già svelata! Mancavano totalmente il corpo della storia e i sospettati! Così ho sospeso la stesura del libro, forse anche per mancanza di ispirazione, per poi riprenderla a tredici anni dopo aver terminato gli esami di terza media, periodo in cui avevo molto tempo libero. Da quel momento in poi, fino ai diciassette anni, ho continuato a modificare il libro (aggiungendo inoltre alcuni dettagli autobiografici) finché non l’ho trovato abbastanza buono da poter provare ad inviarlo alle case editrici. Durante il periodo della prima stesura del mio libro mi ero recata a Cremona per una gita scolastica, per questo motivo la scelta dell’ambientazione è caduta su questa città.
- Quando nacque la sua passione per la scrittura?
Non saprei definire un vero e proprio momento in cui ho capito che la scrittura mi appassionava, piuttosto potrei definire un periodo della mia vita in cui ho davvero iniziato a farlo costantemente: a dodici anni, ho cominciato un diario, il “Diario di Bordo di seconda media”, che si è poi prolungato fino alla quarta superiore, classe che ho da poco terminato. Ho intenzione di continuare la scrittura del mio Diario anche per la quinta e, chissà, magari anche oltre! Il suo scopo principale è raccontare ciò che succede nella quotidianità dei miei giorni scolastici da settembre a giugno, e il suo obiettivo è mantenere un ricordo di essi per il futuro. Quando scrivo “per me stessa”, lo faccio quindi principalmente per non dimenticare gli eventi più significativi di questo periodo di vita. Non penso di voler pubblicare questi diari, che, più che personali, ritengo “solo per gli amici stretti”!
- Cosa si prova a pubblicare un libro?
Pubblicare un libro è un traguardo davvero impegnativo ma emozionante da raggiungere, perciò sono davvero entusiasta di esserci arrivata, soprattutto alla mia età, periodo in cui iniziano le migliori esperienze. Quando ho ricevuto la chiamata della casa editrice Albatros per la conferma della pubblicazione, ero senza parole. Non potevo credere a come, tra l’enorme quantità di manoscritti che le case editrici ricevono ogni secondo, il mio libro fosse piaciuto al punto di stipulare un contratto perché uscisse nelle librerie! I quattro mesi di interazione con i vari membri di Albatros per sistemare la parte strutturale e grafica del libro sono stati fantastici, davvero utili per la mia crescita personale. All’arrivo delle mie copie da vendere, ho subito “messo i manifesti”, raccontando tutto questo ad amici e parenti, ignari di tutto fino a quel momento per “scaramanzia”. Ciò che mi ha fatto più piacere, però, sono stati soprattutto il calore, il sostegno e la curiosità da tutti loro dimostratimi non appena hanno ricevuto la notizia. Ho ritrovato inoltre, grazie al mio libro, persone che non vedevo da molto tempo.
- Cosa le piacerebbe dire ai suoi lettori?
Vorrei che leggeste il mio libro con spensieratezza e che lo troviate anche un po’ umoristico, poiché questo è il suo intento. So che di questi tempi è difficile trovare persone con la passione per la lettura, e che alcuni ragazzi di oggi sbuffano all’idea di dover finire un intero libro … ma fidatevi, stavolta passerà in un batter d’occhio! Novantotto pagine voleranno! I personaggi, poi, sono talmente stereotipati da strappare un sorriso anche ai più seriosi, quindi cari teenager (ma anche non!) fatevi avanti e preparatevi a tuffarvi nella lettura! La sua trama intricata vi permetterà di comprendere la soluzione solo alla fine del racconto, ma chissà, magari potreste mettervi alla prova e cercare di capire da soli cosa sia accaduto! Vorrei esortarvi inoltre a seguire le vostre passioni, di modo che possiate ritenervi appagati dalla vita una volta raggiunti i vostri obiettivi e sentirvi fieri e orgogliosi di voi stessi. La vita è una sola, approfittate delle opportunità e provateci sempre, anche se il vostro sogno vi può sembrare impossibile, perché si può avverare.
Buona lettura!
- Sta già lavorando a opere future?
Non vi libererete facilmente di me, né dei miei strambi personaggi, perché sto già mettendo giù delle idee per un futuro sequel! Sarà più ricco di dettagli e, possibilmente, un po’più lungo del precedente libro, così da infondere ancora più suspense! Non so esattamente se e quando lo pubblicherò, tutto dipende da quello che accadrà al mio primo libro a livello di vendite, ma se tutto andrà a buon fine, perché non provarci! Per quanto riguarda il resto, non credo che scriverò opere parallele a queste che facciano parte di un diverso genere, per ora. Scrivere mi diverte, di solito non ho tutte le idee in mente per poi trascriverle, mi metto alla tastiera, scrivo, e quello che esce, esce! Dunque, non potrò mai sapere con certezza quando far uscire un futuro libro, un giorno magari semplicemente ve lo ritroverete davanti e direte: “Ah, ecco: Vale ce l’ha fatta di nuovo!”
A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Valeria L’ Abbate, a lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Resoconto di una vita e per il futuro. Con la speranza che “Vale ce la faccia ancora!” Non vediamo l’ora!
A te caro lettore, riporto l’augurio dell’autrice, leggi, sogna, impara, e non abbatterti mai, non smettere mai di provarci perché solo così raggiungerai ogni tuo obiettivo, realizzerai ogni tuo sogno.
In bocca al lupo!
Noi ci sentiamo presto.
La vostra redattrice.