Benvenuti in questa nuova intervista del nostro blog, oggi abbiamo il piacere di ospitare Ictus, autore del libro “Poesie semplici”. Ictus è uno scrittore talentuoso e in questa intervista avremo l’opportunità di conoscere meglio l’autore e il suo lavoro, scoprendo le ispirazioni dietro la stesura del libro e alcuni retroscena interessanti.
Che significato ha per lei “Ictus”, lo pseudonimo che ha scelto per la pubblicazione delle sue poesie?
Oltre essere un gioco di parole con il mio cognome e un termine tecnico utilizzato per identificare gli accenti tonici all’interno di un verso, le mie poesie hanno lo scopo di creare un cortocircuito in chi le legge, trasformando lo pseudonimo che ho scelto, ictus in qualcosa di non distruttivo e che accompagna il lettore alla riflessione sulla semplicità della vita.
Come recita il titolo della sua silloge, è la semplicità che avvicina maggiormente i lettori alla poesia?
La semplicità aiuta a vivere meglio perché la condividi con tutti, nonostante le differenze che ci separano. Le parole, le frasi difficili non sono altro che un copia incolla da un dizionario e che non fanno mai riflettere. Lo si fa soltanto per sentirsi dire “Ma come scrive bene” ma non sentiamo mai dire “come mi fa stare bene”.
Qual è il messaggio che vuole trasmettere attraverso le sue poesie?
Le mie poesie mandano un segnale al cuore per poter apprezzare le cose che lo riscaldano e non lo danneggiano, in un mondo che corre velocemente e che dovrebbe fermarsi a riflettere per poi rigirare all’incontrario con l’obiettivo di riprendersi le cose belle che ha fatto affogare.
C’è una poesia in questo libro che la rappresenta maggiormente? Perché?
La poesia che mi rappresenta maggiormente è: “La gioia della vecchiaia” perché è lì che si può capire nel profondo come la vita ci scorre addosso, ci fa combattere e ci da dolori grandi con l’illusione di avere “la fortuna di invecchiare” ma in realtà capiamo che fortuna non è.
Quali sono i suoi futuri progetti di scrittura?
Solo progetti presenti.
Il futuro è sempre il giorno dopo.
Domani che già futuro ci penserò.
Ringraziamo Ictus per averci concesso questa intervista, è stato davvero un piacere scoprire di più sul suo libro “Poesie semplici” e sulla sua esperienza come autore. Auguriamo all’autore il meglio per il futuro e speriamo di vederlo presto su queste pagine con nuove opere!