
Oggi parliamo del libro Matres Mundi di Eulalia Ribaldi pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere, seppur virtualmente l’autrice Eulalia Ribaldi per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Matres Mundi.
Per noi è sempre un piacere scoprire cosa si nasconde dietro e pagine dei libri che pubblichiamo, scoprire la vera storia, o meglio ancora da dove nasce la passione per la scrittura dei nostri autori, cosa si aspettano dall’incontro con il lettore, ma queste sono solo alcune delle domande che ci vengono in mente quando ci troviamo davanti alla possibilità di intervistare i nostri autori.
Ovviamente ci fa piacere condividere tutto con i nostri lettori, quindi riportiamo di seguito l’intervista a Eulalia Ribaldi.
Buona lettura!
COSA HA PROVATO NEL VEDERE IL SUO LIBRO PUBBLICATO?
Quando mi è stato proposto di pubblicare il libro, sono stata assalita da un paralizzante miscuglio di ansietà e straniamento, considerando che dal momento in cui ho cominciato a scrivere questo romanzo non avevo minimamente mirato alla possibilità di approdare nell’ambito dell’editoria.
La scrittura, difatti, mi è sempre e solo apparsa come un mero strumento terapeutico, atto a concepire un’organicità rasserenante tra i pensieri, così come tra le emozioni, dei quali a volte si è in grado di rintracciare la chiave di una virtuale consonanza e di una coerenza, attraverso l’approntamento di alcuni scenari immaginari e di loro possibili sviluppi narrativi. Ciò è reso possibile, identificandomi in contesti che non mi appartengono in maniera diretta o reale ed è dunque proprio per questa rassicurante distanza da questi stessi, che a volte sono in grado di formulare alcune lucide deduzioni o addirittura intuizioni, poi trasposte risolutivamente in alcune esperienze personali. Poi è giunta la storia di ‘Matres mundi’ con i suoi personaggi, alle cui voci, alle cui traversie e alle cui mire di riscatto mi sono legata a doppio filo capitolo dopo capitolo, fino a sentire intimamente mio l’impegno di assicurare loro una dignità narrativa, attraverso la chiusura di questa tessitura scrittoria per mezzo di tutti quei debiti esiti esistenziali, con cui questi stessi personaggi si sono vicendevolmente annodati nello svolgersi dell’intera narrazione.
QUANDO NACQUE LA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
La scrittura è sempre stata per me, a onta di chi ravvisa l’icasticità e l’incisività della parola nel suo suono emesso piuttosto che nel suo tratto tangibile, il mio più congeniale codice comunicativo.
È con essa in effetti che spesse volte mi ritrovo ad attuare in alcune relazioni umane una sorta di transito da uno stadio di interazione formale ad uno di intima confidenza, in grado quest’ultima di dischiudere, con il favore delle parole scritte, il recinto della mia sfera affettiva e della mia essenza più genuina. Dunque, ritengo che la scrittura non sia una passione, quanto più un’attitudine a scavare, con l’impiego di essa stessa, cunicoli che ci consentono di addentrarci fin negli antri più profondi del nostro spirito, per poi talvolta sboccare incredibilmente nelle profondità di alcune altrui esistenze. La scrittura ci permette così di compiere esperimenti di affinità tra le svariate vicende umane, defalcando dunque quella desolante percezione di sciagurata unicità dal rigore di alcune nostre prove esistenziali. Quando penso ai miei più cari affetti, non posso non aver memoria di una qualche lettera, di un diario condiviso o di semplici ed episodici pensieri scritti come sigillo del mio più incondizionato svelamento. L’inganno di un diaframma emotivo, dunque, che infrange alcune frontiere relazionali.
COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
Più che su cosa mi possa aspettare dall’incontro con il lettore, considerando la mia pseudonimia, potrei parlare della mia attesa o meglio del mio augurio rispetto all’incontro tra un potenziale pubblico ed il mio libro. I romanzi sono per me dei semenzai di esperienze umane, dai quali ognuno di noi può raccogliere ispirazioni esistenziali in grado a volte di farci tendere verso una risoluzione, correggere l’orientamento severo o cieco di alcune nostre tendenze, sviarci da alcuni annebbiamenti che ineluttabilmente potrebbero scagliarci nel dirupo di alcune nostre inconsapevolezze o peggio ancora incoscienze. In questa prima esperienza narrativa ho voluto principalmente soffermarmi sul valore che per me riveste la solidarietà femminile. Quella vocazione a dare vita, attraverso la condivisione di alcune proprie prove individuali, ad una intesa talmente salda nella sua fraternità e profonda nella propria spiritualità, da rendere avverabile, nel percorso esistenziale di ognuno di noi, un virtuale scampo da una qualche insidia su cui incidentalmente potremmo ruzzolare, o la maturazione di quella umana assistenza che quando meno ce lo attendiamo potrebbe rendere le nostre personali esperienze la sostanza di un’analoga salvezza, dispensata a chi impetrerà il nostro soccorso.
È questo il mio messaggio principe che spero giunga nel cuore di qualche lettore, che deciderà di accostarsi alla lettura di questo mio libro.
COM’E’ STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?
La mia attuale esperienza editoriale è ancora troppo in fieri per trarne fuori un’estesa ed articolata considerazione. Posso però dichiarare con fermezza, al momento, che ho avuto finora il piacere di interfacciarmi con professionisti altamente preparati e, data la mia scelta di pubblicare con pseudonimo, riguardosi rispetto a questa riservatezza che ho voluto garantire alla mia persona.
Matres Mundi è una storia che parte dal presente per tornare al passato e poi di nuovo al presente attraverso una narrazione elegante e intensa in cui i destini delle donne appartenenti ad una stessa famiglia si intrecciano in un cammino che sembra essere predestinato. È un romanzo dove la solidarietà femminile emerge su tutto svelando sentimenti delicati e allo stesso tempo forti che porteranno a una comprensione profonda.
A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Eulalia Ribaldi per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. È stato un vero piacere accompagnarla lungo il percorso editoriale che ha visto la pubblicazione del suo libro Matres Mundi. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro e per il futuro.
A te caro lettore auguro un buon viaggio tra le pagine di questo racconto. Buona lettura!
Se ti va lascia un commento, facci sapere cosa ne pensi o se hai qualche domanda da porre all’autrice, sarà molto felice di rispondere. Inoltre, è solo grazie ai vostri feedback che possiamo crescere e migliorare.
Ci sentiamo presto, con tante altre novità.
Buona lettura!
La vostra redattrice