
Oggi parliamo di Un abbraccio lungo come un sogno, un libro di Giuseppina Carnevale pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros il Filo.
Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Giuseppina Carnevale per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Un abbraccio lungo come un sogno.
Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice, buona lettura!
QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
DAL LIBRO PAG 85 ”…..Ricordo molto bene cosa provavo da adolescente, quando la pressione degli stati d’animo si faceva intollerabile. È stato in quel periodo che ho cominciato a tenere un diario nel quale annotavo i miei pensieri più profondi. La scrittura diventa un modo per dare ordine al mondo interno fatto di desideri, paure, fantasie, sentimenti. E nell’adolescenza la narrazione è in qualche modo autobiografica perché è un modo per conoscersi in profondità…Un diario è in presa diretta e serve per ridurre la pesantezza dei pensieri e per dare forma alle emozioni e nel racconto cercare le possibili soluzioni. Non è una consolazione saper trovare le parole per il dolore che proviamo, ma raccontarlo con la scrittura diventa un mezzo infallibile per affrontarlo faccia a faccia. È un modo per superarlo nella speranza che almeno il foglio bianco possa condividere una parte di quella sofferenza.” Per “Un abbraccio lungo come un sogno” l’ispirazione mi è venuta il giorno del mio compleanno di qualche anno fa. DAL LIBRO PAG 363/364/365 “Ma tutto questo da dove ha inizio? Tutti questi pensieri, tutte queste parole da dove vengono? Quando mi è venuta l’idea di mettere nero su bianco la mia storia, o almeno, le vicende, le emozioni più importanti della mia vita e della mia famiglia? È il mio compleanno. Non sono più giovane, perciò un anno in più non pesa. È tempo di bilanci. Mi scopro un filino malinconica, anche se sto preparando con cura la cena e la torta che mangerò stasera con la famiglia. Ed allora ecco l’illuminazione: trasformare un momento di debolezza in una forza, la tristezza in un propellente magico in grado di farmi volare. Da stasera inizio a scrivere la mia autobiografia. Racconto la mia vita, la storia della mia famiglia… ho incollato insieme i ricordi…. un” lessico familiare” di memorie…un codice degli affetti a cui richiamarsi anche in età adulta… la memoria è strana più la stimoli e più secerne dettagli. Penso alla mia vita come ad una lunga catena di ore e settimane e mesi e anni che si snoda dietro di me…volti, voci, suoni e profumi. Aneddoti che ancora mi fanno sorridere. L’implacabile trascorrere del tempo che prima era lento ed ora corre veloce. Al tempo che passa non ci fai caso fino a quando non ti sfugge dalle mani ed è allora che cominci ad apprezzarne le sfumature. Mentre viviamo non ci rendiamo conto della polvere l’oro che scorre tra le nostre dita. Salvo poi farlo quando la polvere d’oro è sparita. Ed è troppo tardi.”
SI È ISPIRATA A QUALCHE AUTORE O LIBRO IN PARTICOLARE PER SCRIVERE IL SUO RACCONTO?
“Da bambino mi hanno insegnato a baciare il pane e i libri” Salhan Rushdie. Il pane nutre il corpo, i libri nutrono la mente e, secondo me l’anima. Sempre dal libro PAG 364 “Particolare attenzione la devo ai vecchi libri. Sono riposti in un ripiano particolare della libreria dove ho posto un cartello con scritto “attenzione, maneggiare con estrema cura”. Alcuni di questi libri li ho letti da bambina, altri da adolescente. Alcuni letti e riletti, consumati, ma ancora lì, con la copertina originale, un po’ sgualcita. Li apro e riscopro un segnalibro dimenticato che improvvisamente mi riporta al momento in cui mi è stato regalato. Sul retro ritrovo una dedica…. PAG 228 Alcuni libri ti entrano dentro, quasi ti impregni di quelle parole….si uniscono al tuo essere. Spesso ti accorgi che i personaggi sono solo un altro strato di te. PAG 226 “Mi piace pensare che i libri siano una fonte di benessere…Attraverso le storie ci si identifica nei personaggi e si è così stimolati dai comportamenti, che ci aiutano a uscire dal disagio….Leggere un libro è come se ci si trovasse davanti a uno specchio, nelle parole scritte si vedono riflesse le proprie emozioni. Talvolta ci vedi o rivedi il tuo vissuto, ti trovi a dialogare con le pagine come se partecipassi attivamente alla narrazione. Uno scambio che avviene in modo semplice ma penetrante. I libri possono essere utili per superare i momenti critici della vita. La narrazione ci offre la chiave per mettere ordine nella realtà perché leggere permette di riconoscere situazioni già sperimentate da altri e ci aiuta a comprendere meglio la nostra vita, creandoci un paragone……Attraverso un libro si crea un filo magico fra chi lo sfoglia e si ritrova in quelle pagine e chi in quelle pagine ha messo se stesso. I libri sono capaci di riunire una moltitudine di persone in tempi e luoghi diversi.” In cinquant’anni e più ho letto di tutto. Io nei libri che ho letto ho sempre trovato pagine scritte per me, in cui mi ritrovavo, adatte alla situazione che stavo vivendo. È questo quello che cerco nei libri quando li apro: il pezzetto che è stato scritto per me, che mi spiega qualcosa di me. Qualcosa che possedevo già sotto la pelle, ma che non sapevo far emergere. Leggere diventa evasione e molte volte conforto. Nel silenzio che ti circonda, ascolti le parole dell’autore, partecipi alla storia, sei parte di quella storia, che è molto simile alla tua ed in cui trovi un po’ di te, le risposte che stavi cercando, risposte a domande rimaste in sospeso e la forza per affrontare la situazione che tu stai vivendo che adesso condividi con l’autore e il suo personaggio.
COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?
Quando leggiamo ci immedesimiamo nel personaggio che ci somiglia tanto ed in quelle pagine trovare la vita che vorremmo tanto vivere noi perché…. una vita sola non ci basta, il mondo reale ci sta stretto. Ed allora come diceva Umberto Eco “chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’Infinito…perchè la lettura è un’immortalità all’indietro”E io avrò raggiunto il mio scopo se il lettore, anche solo per un istante, dopo aver finito il mio libro, dopo averne letto l’ultima parola, si fermasse a pensare a tutte le cose che ha appena letto, alle emozioni che ha provato e con una punta di tristezza senta che quei personaggi gli mancheranno.
E quando incomincerà un nuovo libro, avrà, del mio libro, idee, argomenti, personaggi, impigliati nella pelle,emozioni scolpite dentro di lui, ancora con lui, che lo hanno aiutato e magari ispirato nel momento in cui scorreva quelle pagine.
COM’È STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?
Ringrazio l’opportunità che Albatros mi ha dato. In “Un abbraccio lungo come un sogno” ho raccontato i miei pensieri, le mie emozioni….la mia vita. Così, semplicemente come li ho vissuti. In quelle pagine ho riportato le debolezze, le incertezze, i dubbi, le delusioni, i sensi di colpa, la paura di non essere all’altezza, le rinunce ma anche le soddisfazioni, le emozioni, le gioie, che provano le Donne, che mi accomunano a tante Donne che sono mamme, mogli, amanti, padrone di casa, garanti dell’economia familiare e delle relazioni con i parenti e insegnanti. Donne con il coraggio di amare e farsi amare. Mi piace molto questa citazione PAG 264 “Ma le Donne sono sempre sole e sempre in viaggio. Non è un viaggio la gravidanza dove il corpo muta di continuo? Non lo è il parto dove ognuno incontra il dolore, la lacerazione, lo sgomento e…la gioia? Le Donne sono in viaggio quando allattano e crescono i figli. E sono sole anche quando tradiscono: cercano una dimensione che non sia routine…Dopo un primo momento di smarrimento, viaggiare in solitudine trasforma, arricchisce e predispone a nuovi modi d’essere…sanno riconoscere l’avventura del cambiamento che si presenta in ogni stagione della vita. Forse nei viaggi che fanno oggi, stanno preparando la nuova Donna che nascerà.”
HA PROGETTI PER IL FUTURO?
Rispondo con una citazione del libro: “L’anima delle donne è sempre in viaggio e da sola…..Siamo come farfalle in volo. Ma su quali fiori andiamo a posarci lo scopriamo di volta in volta, allenate dalla vita a riconoscere quello che ci corrisponde di più.” Ho iniziato un nuovo libro: una cena tra vecchie compagne di scuola che si raccontano. Un momento di complicità nel quale ognuna condivide con le altre un pezzetto della sua vita: un’emozione, un dolore, un ricordo, un successo e perché no un fallimento, anche questo fa parte della vita. Racconti di vita che possono essere spunto di riflessione, di supporto, di riscatto in alcuni casi, per tante donne che vivono la stessa esperienza, che si sentono perse e sole. Un messaggio di speranza. DAL LIBRO PAG 259 “Non succede solo a me!…più o meno la vita, con i suoi alti e bassi, non risparmia nessuno, ben vengano le esperienze negative, ci proteggeranno da altre delusioni. Non si può sapere cosa ci aspetta dietro l’angolo: un nuovo amore, nuovi stimoli. Mai credere che i giochi siano fatti. Mai dire la parola “ormai”. Trasformarla in “ora o mai”.
A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Giuseppina Carnevale per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grande in bocca al lupo per il suo libro Un abbraccio lungo come un sogno e per il futuro.
A te caro lettore auguro una buona lettura, ci sentiamo presto.
La vostra redattrice