gruppo albatros il filo presenta: Il tempo dell’attesa – Giuseppe Meta

Oggi parliamo del libro Il tempo dell’attesa di Giuseppe Meta pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros il Filo.

Noi del gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di intervistare Giuseppe Meta per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Il tempo dell’attesa.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autore, buona lettura!

  • QUANDO E COME HA AVUTO L’IDEA DI SCRIVERE QUESTA STORIA?

Mi è sempre piaciuto leggere e scrivere. I libri sono sempre stati il mezzo attraverso cui esprimere me stesso e per mettermi in contatto con tutto ciò che mi circonda. Ho sempre desiderato pubblicare un romanzo, fin da bambino. Già da piccolo, infatti, mi cimentavo nella scrittura di semplici racconti. Nel momento in cui ho deciso di realizzare il mio sogno mi è venuto spontaneo partire da qualcosa di mio, qualcosa che già conoscevo. È stato proprio per questo motivo che ho deciso di mantenere in vita, attraverso la scrittura, una storia che ho sempre ascoltato fin dall’infanzia grazie a mia nonna, la storia dei suoi nonni paterni, Giacinto e Filippina. Il tempo dell’attesa è, infatti, un romanzo ispirato ad una storia vera sulla quale successivamente io, attraverso la fantasia, ho aggiunto molto di mio provando a immaginare forze e debolezze di un uomo che, da una piccola realtà calabrese, si ritrova solo in una terra straniera e di una donna che decide di rinunciare a tutto pur di mantener fede a una promessa d’amore fatta anni prima.

  • COSA SI PROVA AD AVER SCRITTO UN LIBRO?

Sicuramente si tratta di una soddisfazione che è difficile descrivere, soprattutto se tale soddisfazione arriva all’improvviso quando meno te lo aspetti, dopo aver atteso a lungo e invano. È bello vedere pubblicato un romanzo che è frutto interamente della tua fatica ed è una soddisfazione ancora più grande ricevere i complimenti disinteressati di chi ha letto e ha apprezzato il libro. È una ricompensa per tutti i sacrifici compiuti per scrivere e correggere più volte il testo ed è, allo stesso tempo, anche un’esortazione a continuare a scrivere per far sognare i propri lettori. Devo dire, però, che inizialmente si prova anche un po’ di paura, paura che l’opera nella quale hai messo tutto quanto te stesso possa non piacere e deludere le aspettative che gli altri vi avevano riposto.

  • COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?

Ovviamente spero che chi legge apprezzi il libro e rimanga affascinato dal racconto di una intensa storia d’amore capace di superare dieci anni di assenze e di distanze, di sogni e di silenzi. Mi aspetto che chiunque leggerà il mio romanzo possa, innanzitutto, riuscire a viaggiare con la fantasia. Come ho già detto, prima, infatti, IL TEMPO DELL’ATTESA nasce da un ricordo di infanzia, da quelle storie che, grazie alla forza dell’oralità, vengono trasmesse di generazione in generazione, da nonno a nipote. Spero, quindi, per questo motivo, che chiunque si troverà a leggere questo libro possa ritrovare un ricordo di infanzia che credeva di aver perso per sempre. Spero che leggere questo libro possa portare a pensare ai propri genitori, ai propri anni, a quello che ci hanno trasmesso e insegnato, ai tempi passati, a tutto quello che è stato. Inoltre, dal momento che il libro è ambientato in un’epoca diversa dalla nostra, più precisamente a fine Ottocento, spero che per il lettore sia piacevole immergersi in questo viaggio temporale che ci porta a conoscere un aspetto spesso dimenticato della nostra storia collettiva

  • COSA LE PIACEREBBE DIRE AI SUOI LETTORI?

Ovviamente invito tutti colori i quali hanno letto il mio libro e coloro i quali lo leggeranno a trasmettermi le loro opinioni e a condividere con amici e parenti le impressioni e le suggestioni che questo libro ha suscitato in loro in maniera tale da poter accrescere così sempre di più il numero di lettori e far conoscere a sempre più persone questa storia. Vorrei dire a tutti i miei lettori, attuali o futuri, di emozionarsi leggendo questa storia e, inoltre di custodirla facendo proprio l’esempio dei protagonisti di questa storia. Vorrei, infatti, esortare chiunque abbia letto o leggerà questa storia, chiunque l’abbia apprezzata o la apprezzerà a non arrendersi mai impegnandosi a lottare per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri sogni.

  • COM’E’ STATA LA SUA ESPERIENZA EDITORIALE?

Sicuramente è stata un’esperienza formativa, tutte le esperienze che ci troviamo a vivere nella nostra vita lo sono. È stato un percorso che mi ha portato a confrontarmi con nuove persone e figure professionali, un percorso che mi ha portato a mettermi continuamente alla prova. La scrittura di un libro è, infatti, un processo lungo e complesso che non termina nel momento in cui si mette l’ultimo punto. Scrivere un libro comporta numerose correzioni, letture e riletture, continuare a mettersi in discussione e a mettere in discussione tutto quello che è stato il lavoro fatto fino a quel momento. È stata sicuramente un’esperienza piacevole grazie anche alla vicinanza di figure quali editor, grafici e quant’altro. Ma, allo stesso tempo, è stato anche una sfida. Il mercato editoriale ha sempre più scrittori e sempre meno lettori.

A noi del gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Giuseppe Meta per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. Siamo felici di averlo accompagnato lungo questo percorso editoriale che ha visto la pubblicazione del suo libro. A lui va un grandissimo in bocca al lupo per Il tempo dell’attesa e per il futuro.

A te caro lettore auguro una buona lettura, auguro di sognare, riflettere ed emozionarti, perché si, i libri fanno emozionare.

Se ti va lascia anche un commento a noi fa veramente molto piacere sapere cosa ne pensi, o anche se hai qualche domanda da fare all’autore. Solo attraverso i vostri feedback possiamo crescere e migliorare.

Continuate a seguirci e a supportarci, ci sono ancora molte novità per voi.

Buona lettura, a presto.

La vostra redattrice.

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