gruppo albatros il filo presenta: Puccini: tra cinema e melodia – Fabio D’Orazi

Oggi parliamo del libro Puccini: tra cinema e melodia di Fabio D’Orazi pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.

Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di intervistare l’autore Fabio D’Orazi per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Puccini: tra cinema e melodia.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autore, buona lettura!

  • QUANDO NACQUE LA SUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?

La passione per la scrittura è un qualcosa che mi porto dentro sin da quando ero bambino, dai banchi della scuola elementare, in cui ero affascinato soprattutto dal mondo poetico, che ha, dal mio punto di vista, un impatto immediato ed intenso sulle emozioni che caratterizzano l’animo umano e, al pari delle altre arti, ha un linguaggio universale. Inoltre, la mia continua curiosità ed il mio costante interesse spaziavano su diverse tematiche e differenti argomenti e mi piaceva trascrivere ed approfondire, anche con poche battute, quanto avevo captato, sia dall’ascolto che dall’osservazione. Con il passare degli anni, il mio percorso di studi ha lasciato più spazio alla crescita sulle materie scientifiche, ma comunque non ha distolto i miei interessi dal mondo della scrittura, che è rimasto sempre vivo. Scrivere vuol dire mettere nell’inchiostro quanto abbiamo dentro, significa consumare chili di carta per esprimere al meglio quanto abbiamo dentro di noi e, di conseguenza, far uscire fuori proprio il nostro meglio.

  • C’E’ UN MOMENTO IN PARTICOLARE CHE L’HA PORTATA ALLA STESURA DI QUESTO LIBRO?

Parlare di un momento particolare no, mi sembrerebbe riduttivo e troppo netto, però posso sicuramente dire che è stato come un percorso di crescita, che mi ha indirizzato a lavorare nello scrivere ciò che già più volte avevo meditato nel mio intimo ed anche in seguito ad uno studio continuo dell’argomento in oggetto. Andando nello specifico, il libro si presenta come un saggio musicale, che per quanto io non sia un esperto o un critico di musicologia, richiede passione, studio continuo e digestione di quanto ascoltato. Ho sempre avuto una notevole propensione allo studio musicale, ma solo negli ultimi cinque anni circa ho desiderato mettere per iscritto ciò che avevo appreso e che sentivo dentro. Pertanto, partendo da una traccia schematica di quanto avevo in mente, ho cominciato a far scorrere la penna, lasciandomi guidare, come in un flusso continuo, dall’improvvisazione, legata al momento, ovvero a ciò da me percepito in quegli istanti.

  • COSA SI ASPETTA DALL’INCONTRO CON IL LETTORE?

L’incontro con il lettore è senza ombra di dubbio un viaggio reversibile, ovvero in ambo le direzioni, dato che, anche se in una forma indiretta, ci si conosce entrambi; il mio linguaggio, il mio modo di pormi attraverso le mie parole, che provano a descrivere l’argomento trattato, deve provare a colpire la sensibilità, l’interesse e l’entusiasmo di colui che legge; parimenti, attraverso questo esercizio, il lettore può tentare di conoscere meglio chi è colui che scrive, oltre che inserirsi nello studio dell’argomento trattato. Quindi dal mio incontro con il lettore, non desidero avere lodi, elogi o complimenti, ma mi piacerebbe si creasse appunto questo scambio di comprensione reciproca; inoltre parlando di musica lirica, che è per me una meravigliosa forma comunicativa e di bellezza, mi sento di affermare che, se riuscirò ad aver avvicinato, anche di un minimo, il lettore stesso alla passione ed allo studio per la musica, le mie attese saranno state pienamente soddisfatte.

  • COSA SI PROVA AD AVER PUBBLICATO UN LIBRO?

Sono sincero e trasparente; ero molto titubante nell’inviare il libro ad una casa editrice, per intraprendere questo percorso di pubblicazione. In questi anni ho sempre scritto per diletto, magari in un weekend scarso di impegni o nei pomeriggi post lavorativi. Ero già appagato e soddisfatto nel mio piccolo, non cercavo di andare oltre. Sono stato però consigliato da familiari, amici e conoscenti a provare questa strada, un po’ per mettermi in gioco, un po’ perché con ogni probabilità erano più consapevoli loro delle mie potenzialità di scrittore. Ora posso dire che l’aver avuto un’accettazione e valutazione positiva da parte di una casa editrice con la susseguente pubblicazione mi dà un senso di gioia e di soddisfazione, perché vuol dire che quell’oltre, di cui si discuteva sopra, è stato raggiunto. Pubblicare un libro è come una fotografia che ti dice che ciò che hai fatto, lo hai fatto bene. E non è scontato.

  • HA PROGETTI PER IL FUTURO?

Al momento sto studiando altri due autori musicali, che, per quanto conoscevo già da un po’ di tempo, necessitano di avere un approfondimento importante e continuo, data la loro complessità lirica, quindi sto scrivendo ancora di pari passo allo studio. Il binomio indagine musicale e scrittura  mi affascina e mi entusiasma, in quanto si crea come un legame o, per usare una terminologia tecnica, una catena di montaggio che, partendo dalle orecchie, arriva alla sensibilità delle emozioni ed all’elaborazione mentale, per poi confluire nella penna che calca i fogli bianchi. Quindi i progetti e le idee ci sono al fine di continuare ad intraprendere e percorrere questa strada che accompagna la mia attività lavorativa come chimico e forse la completa, sebbene siano mondi distanti. Ecco, per me scrivere è un hobby, ma al contempo un impegno, un respiro dell’anima, ma anche un qualcosa da compiere in modo serio, consapevole e scrupoloso.

A noi del Gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Fabio D’Orazi per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande.  A lui va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Puccini: tra cinema e melodia e per il futuro.

A te caro lettore auguro una buona lettura e un buon viaggio tra le pagine di questo libro, che possa questo libro soddisfare la tua sete di conoscenza e insegnarti qualcosa.

Se ti va lascia un commento, facci sapere cosa ne pensi, a noi fa sempre molto piacere ricevere i vostri feedback, ci aiutano a crescere e migliorare. Così come fa piacere ai nostri autori.

Buona lettura, a presto.

La vostra redattrice.

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