A proposito di romanzi – Il Gruppo Albatros Il Filo presenta: Girò l’angolo e non la vidi più – Don Carlo Russo

Nell’articolo odierno parliamo del libro Girò l’angolo e non la vidi più di Don Carlo Russo, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autore del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autore e ai quali viene data espressione in modo peculiare.

Girò l’angolo e non la vidi più di Don Carlo Russo, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, narra con fine accuratezza letteraria il ruolo dell’amore nella vita dell’essere umano, le vie che percorre, il suo potere di attivare, perturbare, rivitalizzare le nostre vite. Con la dialettica di gioie e dolori, tipica dell’esperienza umana, l’amore tra i protagonisti del romanzo è un sentimento che nobilita e dà un senso alle loro azioni.

Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autore: buona lettura!

Quali sono i temi decisivi di questo romanzo?

Il tema centrale è l’amore tra due ragazzi, Luca e Sally, che sboccia all’improvviso mentre la vita di entrambi sta facendo altro. Da questo nucleo centrale partono a raggiera altri temi: la famiglia – Sally racconta la sua drammatica esperienza; gli amici, quelli veri e importanti e quelli che non lo sono mai stati; l’esperienza di medico di Luca; il sogno di Sally di diventare una maestra di danza e di vita attraverso la sua arte. Il rapporto bello che Sally ha con la sua mamma, la sorellina e la nonna. L’incontro dopo tanti anni tra Sally e il papà. E poi il dolore per un amore bellissimo che si infrange inesorabilmente perché Luca ha fretta e non sa più attendere i passi di Sally. Il buio fitto in cui Luca piomba perché quel giorno «Sally girò l’angolo e non vide più». La speranza che don Paolo continua a tenere accesa nel cuore di Luca; le parole importanti che il papà di Luca riesce a dire al figlio nell’angoscia. Sally che sulle scale di quella chiesa, mentre sta pensando di finire la sua vita, viene investita da un incontro che invece le cambia totalmente la vita. E poi ancora l’incontro dopo vent’anni tra Luca e Sally nel punto esatto in cui Luca vent’anni prima aveva perso Sally per sempre. Il dialogo nuovo tra i due, le loro vite ormai aperte ad un amore che ha guarito entrambi.

Quali sono le caratteristiche umane e caratteriali dei personaggi principali e come si evolvono durante gli eventi della storia?

Luca è un giovane onesto, sincero, leale. Sally è una ragazza straordinaria e piena di vita. Luca vive il suo essere medico come un’autentica vocazione e nel reparto di oncologia pediatrica è il medico preferito dai bambini. Sally vuole con la sua danza arrivare soprattutto ai ragazzi e ragazze più poveri che hanno bisogno di riscoprire il bello della vita.

Luca Sally vogliono vivere un amore bello, fatto di rispetto, di attesa, di dialogo. E difatti vivono il loro amore come entrambi lo hanno sempre desiderato.

Ma Luca si lascia assorbire dalla tentazione. Chiede di più a Sally ma Sally non è pronta. Luca non cede e così diventa sordo alle ragionevoli parole di Sally. Luca preme ancora di più senza più accorgersi che tra i due Sally è la più debole. Luca, in un attimo si gioca tutto e perde la ‘cosa’ più grande della sua vita: Sally e il suo amore.

Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?

Lo definirei ‘libero’, semplice e accessibile.

Non credo di prendere a modello un autore in particolare. Da ragazzo lessi in poco tempo Moby Dick di Herman Melville e in età più grande mi affascinò molto il Diario di un curato di campagna di Georges Bernanos.

Cosa vuole comunicare ai lettori?

L’amore – concetto quanto mai annacquato – è il “luogo” in cui i giovani – direi, ciascuno di noi – si sentono spesso assai soli e fragili. Pertanto, con Luca e Sally, ho voluto raccontare una storia che appartiene a loro perché parla di loro, una storia in cui i giovani possono ritrovare un pezzo della loro vita perché l’amore è fondamento e tutto della vita di ogni essere umano. Con l’amore non si può giocare perché ferire l’amore vuol dire consegnare qualcuno a giorni assai lunghi e tristi, dolorosi e tanto difficili da guarire.

Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?

Mi sono sentito molto ben accompagnato da Albatros Il Filo. Sono soddisfatto perché il Gruppo ha curato davvero nei dettagli questa mia prima esperienza editoriale. Avrei tante cose da scrivere…

Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Girò l’angolo e non la vidi più di Don Carlo Russo, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perché è un romanzo pieno di sorprese, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso dall’inizio alla fine, e perché fa riflettere su questioni fondamentali per la nostra esistenza che troppo spesso trascuriamo.

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