Occhi Rossi MJ’s nightmare – Vincenzo Danella

MJ: due iniziali che il mondo intero associa al leggendario campione del basket americano. Di lui si sa praticamente tutto; ogni aspetto della sua vita, non solo pubblica, è oggetto di eco mediatica. Resta tuttavia un lato oscuro nella storia dell’asso dell’NBA, di cui mai nessuna cronaca s’è occupata…
In questo romanzo Vincenzo Danella pone il lettore davanti a un inedito e inaspettato Michael Jordan, attraverso un viaggio misterioso ai limiti della fantascienza, dove realtà e immaginazione finiscono per confondersi.

Vincenzo Danella nasce in Ciociaria, a Pontecorvo, ma è bolognese d’adozione. Il basket e Bologna sono una cosa sola, e questo influenzerà parecchio la sua gioventù, perché lo sport giocato fa nascere le amicizie più profonde. Nella maturità, dopo anni di lavoro in banca, decide di dedicarsi alla lettura, all’ascolto della musica, al pianoforte e alla scrittura. Porta così a termine una delle innumerevoli imprese che è possibile intraprendere nell’arco di una vita, scrivere un libro.

Oggi parliamo di Occhi Rossi MJ’s nightmare un libro di Vincenzo Danella pubblicato con la nostra casa editrice gruppo Albatros Il Filo.

Noi del Gruppo Albatros Il Filo abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Vincenzo Danella per scoprire qualcosa in più sul suo libro Occhi Rossi MJ’s nightmare.

Riportiamo di seguito l’intervista all’autore.

  • Dove ha trovato l’idea per questo libro?

Quando tutti noi ci siamo imbattuti nell’esperienza del lockdown, l’unica cosa a disposizione in abbondanza era il tempo. Anche per pensare, per elaborare. Guardando la serie su Netflix “The last dance” con Michael Jordan, fantastico protagonista di una vita sportiva inarrivabile, mi ha colpito lo strano colore dei suoi occhi, per altro già oggetto di discussioni infinite su internet e, improvvisamente, è nata la voglia di darne una mia, fantasiosa, versione. Il racconto ha preso forma; prima come un gioco, inserendo dei riferimenti che solo in famiglia avremmo colto: date di nascita, nomi dei personaggi, luoghi descritti. Poi, quando mi sono reso conto che si stava materializzando qualcosa di più completo e imprevisto, è stata forte la voglia di portare a termine un qualcosa che, in una vita, penso capiti a molti voler provare: scrivere un libro. Il risultato dell’impegno che ho messo in questo fantastico viaggio, devo dire, mi ha proprio soddisfatto e ricordo ancora come indescrivibile l’emozione nello scrivere l’ultima parola del romanzo.

  • Cosa ha provato nel vedere il suo libro pubblicato? È stato un sogno diventato realtà?

È stato molto emozionante dall’inizio. Sono tornato spesso con la mente a quella mattinata di luglio: seduto al bar, dopo i tanti mesi di lockdown, per gustare un cappuccino…e sul tavolino un quotidiano e la prima occhiata che cade su un’inserzione pubblicitaria che cita: “Hai scritto un libro? Invialo a noi. Lo leggeremo”. È stato un attimo! Inserita la mail e allegato il mio lavoro non restava che cliccare sull’invio. La mano ha esitato più volte ma poi ha eseguito quello che era il vero desiderio. Questo è stato il primo momento emozionante e lo sono stati anche i contatti successivi con i vari reparti che hanno impostato quanto necessario al fine di arrivare al traguardo. Ma il momento che non dimenticherò è la scossa emotiva nello scegliere la copertina. Lì ho realizzato che ero riuscito a creare un qualcosa che quella copertina avrebbe custodito per sempre perché, come citato nella bellissima prefazione di Barbara Alberti…i libri sono pazienti e ci aspettano all’infinito.

  • Com’è stata la sua esperienza editoriale?

Già dal primo contatto con la Referente del comitato di lettura mi sono calato in un sistema a me sconosciuto. Ma era accaduto: qualcuno aveva letto il mio lavoro e lo aveva giudicato in maniera positiva, tanto da propormi la pubblicazione. I passi successivi e i contatti avuti con la Produzione, con l’Editor e addirittura con un Addetto Stampa sono stati gratificanti e puntuali. Dalle indicazioni nella revisione del testo – importantissime – alle indicazioni per la partecipazione a concorsi letterari giudicati idonei; dall’assistenza nelle correzioni alla proposta per la scelta di una copertina adatta e accattivante. Le indicazioni che il mio lavoro sarebbe passato su centinaia di portali online, ho constatato, non era un modo di dire: l’ho trovato su piattaforme editoriali spagnole, tedesche, francesi, americane e addirittura coreane. È stato molto emozionante e sono molto contento dell’impegno che mi è stato riservato.

  • Ha già avuto modo di presentare il suo libro?

No, non ho organizzato presentazioni. Il periodo della pubblicazione ha coinciso con le restrizioni sanitarie e sarebbe stato impossibile farlo. Ci sono state però iniziative in alcuni blog e anche l’invio di copie del libro a personaggi del settore sportivo, capaci di ampliare il messaggio di informazione sui media locali. Vedremo più avanti se si creeranno le condizioni ideali.

  • Pensa di scrivere altri libri in futuro?

Beh, con l’esperienza maturata con il libro di esordio sarebbe molto solleticante tentare un’ulteriore prova con la certezza, questa volta, di aver colto tante cose da migliorare nella stesura di un romanzo. Mi piacerebbe, si, ma solo se un’idea arrivasse come è accaduto con Occhi Rossi. Un’idea che è venuta verso di me e non il contrario. Dovrà essere un soggetto che crea stupore come penso che, un po’, sia accaduto per Occhi Rossi.

Noi del Gruppo Albatros Il Filo non possiamo che ringraziare ancora una volta Vincenzo Danella per averci dedicato il suo tempo e aver risposto alle nostre domande. Siamo molto felici di aver fatto parte di questo percorso editoriale che ha visto la realizzazione di un sogno, quello della pubblicazione del suo libro. A lui va un grandissimo in bocca al lupo per Occhi rossi MJ’s nightmare e per il futuro.

A te, caro lettore, ti auguro di realizzare i tuoi sogni…sempre! Scrivi, ama, divertiti, leggi, scopri…non smettere mai di scoprire ma soprattutto buttati sempre, se ami scrivere cimentati in questa impresa e perché no, forse un giorno il tuo libro potrà essere su qualche scaffale pronto ad accompagnare qualche viaggio, a fare compagnia alle persone durante una serata insonne, durante un tragitto in metro, tra una fermata e l’altra o semplicemente su uno scaffale insieme agli altri ad aspettare solo te.

Ci sentiamo presto.

La vostra redattrice

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