L’ALBERO DI DAFNE – ISA MALAGò

L’albero di Dafne è un racconto che nasce così… in una notte, tra la veglia e il sonno, in un sussurro. Ho sentito dire, o forse letto, non ricordo, che le grandi idee degli uomini nascono dal bisogno degli Angeli Custodi mentre dormono.”

Noi del Gruppo Albatros Il Filo, incuriositi da questo sogno che si è tramutato in libro abbiamo avuto posto qualche domanda all’autrice de L’Albero di Dafne, Isa Malagò, per scoprire qualcosa in più riguardo la sua opera e la sua passione per la scrittura.

  • Dove ha trovato l’idea per questo libro e cosa le ha insegnato?

L’idea… sorrido al pensiero di come sia nato il mio racconto. In un momento dove tutti noi ci siamo sentiti smarriti ed impauriti, nel pieno della pandemia, forse e dico forse, chiudendo i cancelli delle nostre case, in me si è spalancato un mondo che sonnecchiava latente. Al mio risveglio, come in un sussurro, si è presentata Dafne, la protagonista, e via via tutti i personaggi che l’accompagnano in questa sua avventura meravigliosa. Loro, nella mia mente s’intende, hanno scelto i propri nomi, le loro caratteristiche, le sfumature dei loro comportamenti, spingendomi a spostare i miei confini e lasciare che si realizzassero tra cuore ed inchiostro. Questo libro mi ha insegnato che se qualcosa nasce d’impeto va ascoltato e coltivato. Sempre. Di questi tempi i dettami del cuore vengono spesso relegati in pasti angusti della mente, troppo occupata ad impegnare il tempo tra lavoro, famiglia, promesse. Tutte cose nobili per carità, ma se ognuno di noi si fermasse e ripensasse alla domanda che spesso ci veniva posta da piccini dal panettiere: “Cosa vuoi fare da grande?” quanti possono rispondere di non aver inficiato quel bimbo?

  • Ha scritto altri libri precedentemente?

Non mi era mai passato per la mente di scrivere un libro, mi sono sempre dedicata alla scrittura dei bigliettini di Natale, quelli dei compleanni, ma se mi avessero detto che avrei preso “carta e calamaio” e mi sarei immersa nella scrittura avrei stentato a crederci. Ma la sorpresa più grande non è stata scriverlo, la sorpresa più grande è stata che qualcun altro abbia preso in considerazione quello che io avevo scritto e mi abbia detto che sarebbe stato abbastanza bello da farlo conoscere.

Ho sempre sognato ad occhi aperti e vado molto orgogliosa di non aver mai rinunciato a me stessa oppure alle mie eccentricità; fin da bambina ho pensato che la magia fosse parte di ogni cosa e solo fantasticando sul futuro ho potuto rendere le avversità più sopportabili.

  • Qual è il suo pubblico ideale?

Dapprima ho pensato che “L’albero di Dafne” fosse ritagliato su misura per un pubblico adolescenziale. Il tempo mi ha smentita. Ho trovato un ampio margine di accoglimento da parte di tutto il pubblico: ragazzini, mamme, uomini adulti. Per me è stata non solo una magnifica sorpresa ma un grande stimolo a tentare di fare meglio e di più, per cercare di accrescere la curiosità ed il gusto di tutti. Semmai ci sarà un nuovo libro, ho scoperto che in tanti si aspettano che io scriva ancora e quando mi sono affacciata ad un nuovo progetto è nato tutto spontaneamente. Avevo nuovi spunti, nuove storie e mi sono sorpresa come il bacino fantasioso dal quale attingo era lì ad attendermi come se fosse la cosa più naturale del mondo. Adoro scrivere ed emozionarmi con i miei personaggi, sembrerà assurdo, ma negli ultimi tempi proprio scrivendo una cosa tanto triste e toccante, ma ahimè necessaria al racconto stesso, ho dovuto fermarmi e riprendere in un secondo momento poiché avevo gli occhi talmente pieni di lacrime che mi era impossibile persino pensare di andare avanti. Ho atteso di far pace con il passaggio responsabile poi ho continuato. Mi innamoro di loro in modo quasi sinestetico! Sembra pazzesco lo so, ma in fondo come si misura la normalità e con quali canoni?

  • Cosa le piacerebbe dire ai suoi lettori?

La prima cosa che mi passa per la mente è grazie. Sinora ho ricevuto solo complimenti e approvazione da parte di tutte le persone che hanno letto e riletto il libro. E so che non potrà durare per sempre, magari qualcuno avrà un commento poco piacevole ed io sarò pronta ad accogliere anche quello nella speranza di un confronto costruttivo che porti a migliorare me e di conseguenza i miei racconti. Tanti mi hanno chiesto di continuare a scrivere e sorprendere. Devo dire che la gratificazione più grande arriva proprio da chi ha capito il senso del libro e da chi è andato oltre la classificazione di “fantasy” addentrandosi in quella che io ho definito una favola ben articolata. Quindi grazie a chi è andato oltre la copertina e si è immerso in quelle foreste magiche lasciandosi trasportare.

  • Com’è stata la sua esperienza editoriale?

Messo l’ultimo punto all’ultima frase dell’ultima pagina ho respirato a fondo e mi sono detta: <<Adesso? Cosa ne farò?>> Devo solo dire grazie a mio marito che mi ha spinta ed incoraggiata a far partire questa emozionante sfida con me stessa. Quando sono stata contattata telefonicamente, ballavo e saltavo per la sala da pranzo in preda all’euforia, credo di non ricordare più della metà delle parole che mi sono state dette e da allora le emozioni si sono susseguite. Sono stata capita, ascoltata e supportata sempre con grande delicatezza e competenza, sono stata tanto fortunata e spero di continuare a collaborare ancora con questo gruppo di persone fantastiche, il Gruppo Albatros Il Filo.

E quindi immergiamoci in questo mondo fantastico, grazie alla scrittura di Isa Malagò sogniamo ed emozioniamoci così com’è stato per l’autrice, lasciamoci trasportare dalla storia, cerchiamo di capire cosa si nasconde dietro la copertina, all’interno di ogni singola pagina, torniamo per un attimo bambini e lasciamoci incantare da questo racconto.

Noi del Gruppo Albatros Il Filo ringraziamo ancora Isa Malagò per aver risposto alle nostre domande e averci emozionato, a lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro L’Albero di Dafne e per il futuro!

A te lettore, questa volta consiglio di sognare a occhi aperti, di lottare per i tuoi sogni e di lasciarti trasportare dalle tue emozioni, ascolta sempre quell’Angelo Custode che ti guida di notte e lasciati trasportare dalla magia.

Quindi buona lettura, ci sentiamo presto.

La vostra redattrice

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