
Il Natale è quel periodo dell’anno che coinvolge tutti, volenti o nolenti, atei o credenti, è impossibile restare immuni al suo fascino. La letteratura è ricca di opere che celebrano il periodo natalizio poiché sono molte le emozioni che suscita questo tema. Senza dubbio i più piccoli sono maggiormente coinvolti dalla festa, ognuno di noi serba i ricordi di un Natale idealizzato qualcosa da guardare dal basso verso l’alto con gli occhi di chi ancora non tenta di racchiudere la realtà entro i limiti della ragione. In “Babbo Natale e il mistero dello spazio” Giulio Carpinelli racconta l’altra faccia del connubio Natale/ infanzia ovvero ciò che riguarda l’esperienza del Natale una volta diventati genitori. Una situazione che i “grandi” conoscono bene dover trovare le parole giuste per rispondere alle domande che un bambino pone, domande che si fanno sempre articolate col passare dei giorni. Interrogativi che sorgono spontanei nel tentativo di trovare una logica nel racconto di un uomo vestito di rosso che aiutato dai sui elfi elargisce doni a tutti i bimbi del mondo, una strana figura che sa se ci si è comportati bene o male e non è soggetto alle leggi dello spazio e del tempo. L’idea brillante del libro, le illustrato dai delicati disegni di Susanna Ogliari Badessi, sta nel collegare questo racconto tradizionale ad una nozione scientifica. Luca racconta alla mamma la lezione imparata a scuola, la maestra Martina, grazie all’aiuto di alcuni esperimenti, ha dato una definizione del concetto di spazio, una lettura del reale che fa a pugni con la storia di Babbo natale. Di fronte alla forza di un esperimento il racconto dell’omone barbuto diventa paradossale. Nella vita di tutti i giorni sono molte le informazioni difficili da processare sia per grandi sia per i piccoli, probabilmente la risposta non sta nell’incasellare la realtà ma viverla accettando che Babbo Natale vive e può vivere grazie a regole da quelle che valgono per noi, superando tutti i limiti umani.
La risposta non sta in una definizione esatta ma nell’accogliere la possibilità che una figura come quella di Babbo Natale può esistere perché “gioca” secondo regole diverse.
Vi consigliamo per le feste ormai prossime la favola “Babbo Natale e il mistero dello spazio” di Giulio Carpinelli, in tutte le librerie