In Guglielmo Plulmer, unico e apparente erede di una nobile casata austriaca, scorre sangue italiano.
È il 15 marzo 1889 quando una giovane coppia di italiani si mette in viaggio per raggiungere i paesi della Venezia Giulia ma viene assalita da una banda di slavi. Antonio morirà nel tentativo di difendersi e sua moglie, incinta, sarà raccolta da una carrozza e portata presso la dimora di un vecchio conte, imparentato con la Casa d’Asburgo.
Guglielmo, strappato dal grembo materno, sarà dichiarato figlio legittimo della coppia austriaca. Crescerà tra gli agi della corte imperiale, l’accademia militare e le vanità dei salotti aristocratici viennesi, dove tra lo scintillio di imponenti candelabri e la melodia di sontuosi walzer settecenteschi, conoscerà il suo grande amore: Elisabetta Schusterberg.
Ad appena un mese dalle nozze, l’imminente scoppio della prima guerra mondiale, turberà la tranquillità di intere nazioni e la quiete dei due giovani promessi sposi. Con l’inizio della guerra infatti il reggimento di Guglielmo, nominato capitano, viene inviato sul fronte orientale, al confine con il territorio russo, presso i laghi Masuri e qui, venuto a conoscenza delle sue vere origini, sarà costretto a scegliere se tenere fede al giuramento prestato verso l’Imperatore o se schierarsi nelle file dell’esercito italiano, con fatali conseguenze.
Il romanzo di Raffaele Catania, tra interessanti excursus bellici e agevoli digressioni storiche, costruite con una straordinaria coerenza documentale, narra le sorti di personaggi inventati dove realtà storica e invenzione letteraria si fondono perfettamente risvegliando nei lettori un amore che supera i confini angusti del nazionalismo per farsi sano e ardente patriottismo perché la patria è un valore, e in quanto tale, va conservato.