Oggi abbiamo il piacere di dialogare con Letizia Marchese, autrice del libro “Il dono della vita. Nasciamo, cresciamo e moriamo, perché?”. Un’opera profonda che ci guida in un viaggio intimo attraverso i ricordi, le esperienze e le riflessioni dell’autrice, portandoci verso una consapevolezza spirituale. Letizia Marchese ci invita a riflettere sul valore del libero arbitrio e sul ruolo delle scelte nella comprensione dell’essenza della vita. Attraverso la sua sensibilità e il suo percorso personale, ci accompagna verso una riscoperta del nostro legame con il divino e il significato più profondo dell’esistenza.
Nel suo libro, “Il dono della vita”, esplora temi complessi come la nascita, la crescita e la morte. Cosa l’ha spinta a scrivere un’opera così intima e universale allo stesso tempo?
Ho fatto un percorso spirituale, esperienze importanti, ricerche approfondite spaziando da nord a sud da est a ovest imparando e confrontando le notizie acquisite che mi hanno portata in cima alla montagna e da lì la visione di un panorama unico bellissimo ma soprattutto diverso. Ho capito contemplando tale splendore che, quando si trova un tesoro la cosa più bella è quella di poter condividere doni e gioie, questo mi è stato comunicato. Ho pensato molto a come poter condividere questa conoscenza, escludendo quello che non potevo fare, mi è rimasto solo quel poco che potevo fare. Scopro un mio dono attraverso i ricordi, ad oggi direi messaggi mai colti prima, una passione, la scrittura. Chissà quanti di voi hanno passioni nascoste solo perché sicuri far sorgere una critica o, peggio, la risata con presa in giro. Comprendo, avendo un carattere riservato è stato difficile per me mettere a nudo la mia essenza, abilmente celata, mi è stato detto. Ma quale esempio migliore per far capire che si sopravvive a tutto. Noi siamo eterni.
Il concetto di libero arbitrio è centrale nel suo testo. Come crede che le nostre scelte influenzino non solo il nostro percorso personale, ma anche quello collettivo?
Il libero arbitrio ce l’abbiamo solo noi, gli altri esseri viventi non hanno scelta fanno ciò che natura a loro detta. Le nostre decisioni fanno parte di una scelta allo scopo di un qualcosa, diverso per ognuno di noi. Nel senso che non tutti facciamo le stesse cose, essere onesti o disonesti è una scelta, l’operato è una conseguenza. Un carattere forte che fa scelte sbagliate, nel suo libero arbitrio, trascina con sé tutto quello che lo circonda, influenzando negativamente facilmente la famiglia, i figli, amici e parenti. Quindi si, si influenza anche il collettivo. Queste sono realtà le possiamo osservare nel quotidiano. Gli influencer chi sono e che ruolo hanno? Lo dice la stessa parola, influenzano, cosa influenzano? La mente. Siamo quotidianamente bombardati da messaggi per influenzare oggi su una cosa domani su un’altra, la storia insegna con i leader, e cosa hanno fatto con le parole portando gli altri a compiere i fatti.
Il suo percorso spirituale è stato segnato da una profonda esplorazione di diverse culture e insegnamenti. Come le sue esperienze hanno influenzato la sua visione della vita e della spiritualità?
Questa domanda è molto interessante ma molto complessa da spiegare. La visione della vita mentre fai il tuo percorso non cambia, diciamo che parti con una valigia vuota e in questo viaggio ad ogni sosta, tappa raggiunta metti dentro qualcosa, ma continui a viaggiare con lo stesso spirito. Quando la valigia è piena, sai che il tuo viaggio è finito ed è giunto il momento di guardare cosa hai portato a casa. Guardi, assembli e scopri tutte le tue meraviglie. La visione della vita cambia radicalmente, vediamo e viviamo un altro mondo. Avevo un’attività commerciale che mi appagava molto, una bella casa e tante altre cose appaganti per il mio vecchio mondo. Si con la spiritualità, è radicalmente cambiata la mia vita.
Come si combinano le figure di Buddha e di Gesù Cristo nel suo cammino spirituale?
Le figure del Buddha e quella di Gesù si intrecciano quando inizio ad approfondire proprio questa cultura. I Buddha sono esseri illuminati, in India ci sono gli Yogi, persone illuminate come i Buddha. Nei loro racconti parlano di Gesù e delle tante opere di San Francesco. Attraverso i loro racconti scopro le opere di Gesù Cristo, scopro che meditava come insegna la cultura orientale, che mi piace tanto. Ho iniziato a prendere in considerazione le nostre scritture, iniziato a cercare di capire meglio la sua vita, quella di Gesù, e il suo percorso. Lui è il nostro e Unico e Vero Maestro. Gesù è l’unione tra cielo e terra, un Dio che si è fatto uomo, uguale a noi, uguale a Loro. Un Dio che da uomo ha superato prove, un Dio che da uomo ha subito atroci sofferenze per noi. Per lavare i peccati del mondo. Lui ci ha lasciato indicazioni, ci ha mostrato la via. Lui è il nostro vero Maestro.
Come è cambiata la sua percezione della vita e della morte attraverso gli anni, e cosa spera che i lettori portino con sé alla fine del suo libro?
Ho passato anni studiando la morte e ho scoperto che non esiste: è solo un passaggio tra una dimensione e l’altra. Si vive per capire e scoprire i nostri difetti al fine di eliminali, le nostre opere verso gli altri sono i nostri premi, questo è il motivo della nostra esistenza: tornare migliori rispetto a quando siamo partiti. I sette peccati capitali sono la nostra guida di ciò che dobbiamo eliminare, i dieci comandamenti ciò che non dobbiamo più fare. Spero che i lettori del mio libro alla fine della lettura comprendano che il corpo è soltanto il nostro veicolo di viaggio necessario per fare esperienza terrena, sperimentare la materia. Che possano iniziare un percorso per scoprire se stessi, ho messo in copertina un bocciolo di rosa, in omaggio alla Divina madre, rosso, per il suo amore, la sua passione e il sangue versato da Gesù per noi. Che questo bocciolo di rosa possa sbocciare in tutti coloro che cercano risposte sulla nostra vera essenza e proprio come una rosa aprirsi al nuovo mondo.
Ringraziamo Letizia Marchese per aver condiviso con noi parte del suo viaggio personale e spirituale. “Il dono della vita” è un’opera che invita alla riflessione e ci ricorda l’importanza di ascoltare la nostra anima e di valorizzare il percorso unico che ogni vita rappresenta. Un libro che non offre risposte definitive, ma ci sprona a porci le giuste domande, guidandoci verso una maggiore consapevolezza di noi stessi e del nostro cammino.
