GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Da zero a supereroe. La straordinaria avventura per diventare il protagonista della tua vita – Marzia Scalera

Oggi abbiamo il piacere di intervistare Marzia Scalera, autrice del libro “Da zero a supereroe. La straordinaria avventura per diventare il protagonista della tua vita”. Marzia è una life coach con una formazione solida e una vasta esperienza nel campo della crescita personale e professionale. Attraverso il suo libro, fornisce un vero e proprio manuale per trasformare la propria vita, guidando il lettore attraverso un viaggio interiore che sfida le credenze limitanti e apre la mente a nuove possibilità. Con due lauree conseguite presso l’Ateneo di Roma “La Sapienza” e un’esperienza decennale in aziende di livello internazionale, Marzia ha fondato il portale JoBBee – Ti aiuta a cambiare, diventando un punto di riferimento in Italia per il coaching personalizzato. Oggi scopriamo insieme il suo percorso e le idee che hanno dato vita a questo libro ispirante.

Nel tuo libro “Da zero a supereroe”, parli di come la mente possa essere il nostro più grande alleato nel processo di cambiamento. Qual è stato il momento chiave nella tua vita che ti ha portato a questa consapevolezza?

l momento in cui ho detto la fatidica frase da cui parte ogni cambiamento “BASTA! Non voglio più sentirmi così”. Da quel momento si attiva, per tutti noi, una forma di istinto di sopravvivenza, in cui tutti capiamo che non possiamo essere vittima della nostra mente e dei nostri schemi limitanti, ma che la mente è un nostro strumento e non il contrario. Bisogna avere la forza e il coraggio di invertire la rotta di alcuni nostri meccanismi automatici, affinchè la nostra vita sia diversa e non lo può fare nessuno se non noi stessi. Tutto dipende da noi e dalla nostra voglia di farcela. Noi, la nostra mente, i pensieri che scegliamo di seguire, dipendono solo da noi e da nessun altro, il che è un’ottima notizia! Non abbiamo potere sugli altri e il loro cambiamenti, così come il contrario, ma siamo responsabili e fautori delle nostre rivoluzioni e del poter decidere di cosa, come e con chi vivere. Questo implica un enorme potere, ma anche un enorme responsabilità nel trovare più scuse per crogiolarci in una vita (personale e professionale che sia) che ci sta stretta, ma avere il coraggio di mettercela tutta e cambiare. I meccanismi e gli automatismi della mente sono sempre gli stessi, siamo noi a doverne invertire la polarità tra bene e male, tra salutare e malsano, tra felicità e tristezza. Ed è facile, se si sa come farlo. Nel mio libro descrivo passo passo come ho fatto prima io e poi tutti i miei clienti da oltre 11 anni di attività con i miei percorsi di Coaching di JoBBee.

La tua esperienza nel mondo aziendale e delle risorse umane ha influito sulla tua filosofia di coaching? Se sì, in che modo ha plasmato il metodo che proponi nel libro?

Assolutamente, si! Come appena accennato nella risposta precedente nulla di quello che “insegno” è frutto di teorie e pensieri. Ho studiato certo per raggiungere certificazioni importanti che mi consentissero di fare quello che faccio, ma nulla è stato più utile, sia nella ricerca delle informazioni e di “cosa” studiare per cercarne soluzioni, che vedere concretamente la validità e l’efficienza nelle mie esperienze di vita personale e professionale. Sono laureata c/o l’Ateneo romano de La Sapienza in Psicologia del Lavoro e del Marketing, ho conseguito una specializzazione in Formazione del Personale e ho maturato, prima dei 10 anni di attività di JoBBee, una esperienza di oltre 15 anni in importanti realtà multinazionali quali L’Orèal, Coca Cola, SmartBoX, Booking.com nella divisione HR e Marketing. Ma, per esperienza personale ho capito che era fondamentale sentirmi al posto giusto e non sentirmi sbagliata e non trascinarmi in questo stato per il resto della mia vita. Sapevo di essere la persona giusta, ma nel contesto sbagliato. Per questo ho cercato di conoscere i miei limiti e di superarli, invece che continuare a sentirmi uno zero e conquistare quello a cui sentivo di essere destinata ovvero la libera professione, una mia azienda e aiutare gli altri a trovare la stessa soddisfazione. Anche il titolo del mio libro “Da Zero a Supereroe” nasce proprio da questo, dal non volersi arrendere alla poca autostima e al non sentirsi mai al posto giusto, ma avere il coraggio di scegliere la felicità e quello che ci fa stare bene. Tutto questo può accadere solo puntando sulla propria unicità, cercandola, credendoci e smettendo di giustificarsi sul come si è e su cosa vogliamo, anche se altri non condividono le nostre scelte. Di tutto ciò è permeato il mio approccio e stile di coaching sia nell’aiutare persone a cambiare vita che nel cambiare lavoro. Non parlo mai di cose che non so o di cose di cui non ho esperienza diretta della loro efficacia ed efficienza. Ovviamente, tutti i metodi e tecniche vengono personalizzate in base alle caratteristiche dell’interlocutore ma dei punti saldi, sono imprescindibili, come lo sono stati per me e per le centinaia di clienti che ho aiutato in questi anni.

Nel percorso di crescita personale, quanto è importante, secondo te, abbattere le false credenze limitanti? E quali sono le strategie più efficaci per farlo?

Possiamo dire che è proprio lo scopo della crescita personale quello di andare oltre i propri limiti, che sono frutto di credenze sbagliate che prendiamo per assunti imprescindibili su ogni aspetto della nostra vita. Quello che a livello familiare abbiamo appreso in modo conscio o inconscio su come si vive, su come si svolgono dei ruoli, come quelli genitoriali o anche a livello sociale e scolastico, ci hanno portato poi a fare scelte su come vivere questi ruoli da adulti, in base a quello che socialmente e familiarmente è ritenuto “il modo giusto di fare le cose o di essere o da avere”. Spesso però ci si ritrova ad accorgersi di un malessere costante, nonostante magari siamo anche giunti ad avere successo per come la società ci impone e lo intende, ma che, non ci abbandona perché, alla fine, abbia portato avanti un copione che altri avevano studiato per loro (e per noi). Ci si sveglia quindi in una vita che non è la nostra, una vita personale o professionale che ha seguito quello che era giusto per altri per noi importanti e non per noi, non quella che avremmo voluto, non quello a cui eravamo destinati. Le strategie da mettere in atto in questi casi sono diverse, ma la principale è di certo quella che porta a prendere consapevolezza di tutto ciò e andare ad interrogarsi su quanto, ogni nostra scelta quotidiana, è fatta davvero assecondando quello che vorremmo e quanto invece è frutto di modelli limitanti ed errati, ormai automatici. Già solo prendere coscienza di questo porta ad aver fatto il primo passo verso la propria crescita personale che sarà poi un viaggio che non si vorrà mai interrompere, visti i benefici e la felicità che comporta in ogni ambito della vita.

JoBBee è un portale unico nel suo genere in Italia. Puoi parlarci di come è nato e di quali sono gli elementi distintivi che offre rispetto ad altri percorsi di coaching?

JoBBee è unico, non fosse altro perché il puntare sulla unicità di ogni singolo individuo e la sua realizzazione e scopo nel mondo è la sua finalità. JoBBee (con i suoi percorsi di Coaching One to One) e poi da un anno JoBBeeAcademy (con videocorsi on demand), hanno l’obiettivo di accompagnare le persone a liberarsi da una vita e/o da una professione che non gli appartengono più, puntando sul riconoscimento delle proprie caratteristiche personali, sui propri limiti, per poi creare la realtà che sia ha sempre e solo, avuto il coraggio di immaginare. Il fatto di non saperlo fare o di comprendere da dove iniziare non deve essere un limite per nessuno. Tutti possiamo fare tutto quello a cui siamo destinati se solo mettiamo in campo l’umiltà e la curiosità per scoprirci ignoranti nel saper fare qualcosa, ma fiduciosi che con impegno, riusciremo a farcela e a scoprire la corretta modalità per raggiungere quello che veramente vogliamo. Questo è lo spirito di JoBBee e dei miei percorsi di Coaching. Aiuto le persone a cambiare lavoro, dopo anni nelle risorse umane individuando sia le caratteristiche vincenti della loro carriera e professionalità, ma anche facendo cogliere le regole della “stanza dei bottoni” delle aziende, ovvero quella dei selezionatori del personale. Per questo esiste il mio percorso di Career Coaching sia con sessioni One to One che videocorsi.  Aiuto anche le persone a liberarsi di sofferenze dettate dalle loro insicurezze, limiti o cattive abitudini, grazie alla crescita personale e ai miei percorsi di Life Coaching (sempre con sessioni One to One o con videocorsi). Specificando che il life coaching non è terapia clinica, perché non si rivolge al passato e alle cause, ma al presente, alla consapevolezza e alla scoperta di propri limiti e unicità in modo maieutico per poi giungere alla ricerca di nuove abitudini, ambienti e scelte di vita che collimano con le proprie caratteristiche personali. Diversi sono gli ambiti di applicazione: dallo smettere di fumare o fare una dieta in modo costante, dal gestire meglio il proprio tempo, dallo smettere di auto sabotarsi o portare avanti relazioni tossiche perché non ci si sente abbastanza per avere di meglio e molto altro. Infine, da qualche anno, aiuto le persone a lanciare una propria idea imprenditoriale e vivere della propria passione, una volta compreso che il mondo aziendale da dipendente non è il loro, attraverso l’uso consapevole del web, del marketing e dei social, così come ho fatto io nel lancio e sviluppo di JoBBee.

Nei tuoi studi hai approfondito anche le pratiche di biohacking. In che modo queste pratiche possono essere integrate nel percorso di crescita personale per ottenere risultati concreti?

Capire che la mente è a nostro servizio e non viceversa, il non essere vittima di automatismi dannosi e cattive abitudini, ma capire che questi possono essere la chiave di volta per delle credenze potenzianti e non limitanti è una vera scoperta che mi ha radicalmente cambiato la vita. Nel corso degli studi oltreoceano per il conseguimento delle mie certificazioni internazionali come Life Coach certificato, ho scoperto che il fatto di essere sé stessi non era un limite, ma anzi un valore unico su cui puntare una volta compreso in che ambienti, in che relazioni, in che ambiti quel “noi stessi” era un vantaggio e non un difetto e come eliminare tutto quello che invece toglie fuori il peggio di noi. Biohacking altro non è che l’intervenire attivamente e in modo costante su mente e corpo per ottenere il meglio per noi stessi. Un esempio di risultato concreto potrebbe essere insegnare alla nostra mente che fumare o mangiare per rilassarci è dannoso ma è frutto di aver “familiare” quei gesti, piuttosto che altri come alzarsi a fare una passeggiata oppure mangiare una mela. Spesso, anzi possiamo dire sempre, tutte queste associazioni sbagliate nascono dall’errata concezione di non essere abbastanza per cambiare. Abbastanza per farcela, abbastanza per dimagrire, abbastanza per smettere di fumare, abbastanza per realizzarci in quella che è una nostra passione e che potrebbe diventare un lavoro remunerativo. Agire sulla propria mente e sul proprio corpo prendendone “possesso” e non andando avanti con il pilota automatico inserito, è la chiave di volta per il cambiamento (duraturo), è il grimaldello per capire come passare dal sentirsi uno zero a liberare il Supereroe che è dentro ognuno di noi. Nessuno escluso.

Grazie, Marzia, per aver condiviso con noi la tua esperienza e le idee alla base del tuo libro. “Da zero a supereroe” si presenta come un’opportunità per chiunque desideri intraprendere un percorso di crescita e cambiamento, guidato dalla consapevolezza che ognuno di noi ha il potere di diventare il protagonista della propria vita. Invitiamo i nostri lettori a scoprire di più su Marzia Scalera e sul suo approccio innovativo al coaching, per iniziare a scrivere la propria straordinaria avventura.

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