GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Caotici pensieri di una «normale» adolescente – Chiara Argento Lanzillotta

Bentrovati cari lettori! Oggi abbiamo con noi Chiara Argento Lanzillotta, una giovanissima autrice coraggiosa che nel suo “Caotici pensieri di una «normale» adolescente” non ha paura di mostrare le proprie debolezze e fragilità. Anzi, è proprio partendo da esse che ha deciso di scrivere per cercare di dare forma al caos nel quale si era trovata, di “fotografare” con le parole ciò che non si può vedere ma solo sentire, ovvero emozioni, sensazioni, stati d’animo. È questa la materia di cui è composto questo libro. Chiara Argento Lanzillotta è una ragazza di quindici anni, nata in Calabria, in provincia di Cosenza. Vive nel Lazio, a Viterbo, dove frequenta il liceo musicale. Suona violino, pianoforte e pratica canto lirico.

Chiara, cosa ti ha spinto a scrivere questo libro e quali sono stati i momenti più difficili durante il processo di scrittura?

Mi ha spinto a scrivere il fatto che stessi male da fin troppi anni quindi ho pensato, dato che amavo scrivere sin da piccola, di provare a scrivere come stessi per cercare di stare meglio. Ci sono stati diversi momenti difficili, per esempio non c’è mai stato un momento in cui scrivessi in modo regolare, a volte non scrivevo per mesi, altre nello stesso giorno riuscivo ad esternare perfino due pensieri. Diverse volte mi fermavo con la scrittura: a volte perché avevo paura di non riuscire, altre perché stavo così male da non avere la forza neppure di scrivere oppure perché non riuscivo ad esternare quello che volevo spiegare per come fosse troppo complesso nella mia testa.

Come riesci a conciliare la tua passione per la scrittura con i tuoi impegni scolastici e musicali?

Domanda abbastanza complicata, diciamo che, quando mi trovo il pomeriggio o la mattina piena di impegni vado piano piano e cerco di fare una cosa alla volta, almeno quando sto abbastanza bene. Quando sto troppo male e non riesco a fare nulla o l’ansia cresce per la paura di non saper fare abbastanza, non riuscire minimamente, o addirittura sentirmi non abbastanza o inadatta, mi dò del tempo e cerco di stare meglio rilassandomi il più possibile e fare qualcosa che mi piace di più o che in quel momento può farmi migliorare. Non nego che di queste giornate cene siano poche e nemmeno che durino altrettanto. So però che ogni cosa piano piano passa e può trasformarsi nella migliore esperienza vissuta. Tutto è temporaneo!

Nel tuo libro, esplori molte emozioni complesse. Qual è stata la parte più impegnativa da scrivere e perché?

Sì, è vero, nel mio libro si trovano una marea di emozioni e davvero complesse, per cui è molto difficile riuscire a spiegare in modo semplice e veloce cosa si stia provando, credo proprio la parte più impegnativa sia stata l’inizio, perché mi sono trovata a dover scrivere sapendo quello che stavo scrivendo lo avrebbero letto gli altri, insomma era per loro non per me e questo, seppur possa sembrare normalissimo ad ogni scrittore, per me non lo era, anzi. Non avevo idea a come approcciarmi e cosa scrivere, così ho optato per essere chi ero davvero il più possibile reale, senza filtri, se ne avessi fatto uso non sarebbe stata la stessa opera. Il mio primo pensiero è stato davvero pesante da esternare per scriverlo, credo sia quello con le emozioni più forti e disperate, dove spiega cosa succede quando si tocca il fondo…ero persa e senza via d’uscita, o almeno era ciò che credevo. Un altro componimento con cui ho avuto abbastanza difficoltà è stato quello scritto alle 1:25 di notte, dove stavo affrontando un attacco di panico. Stavo scrivendo con una persona molto importante e mi ha chiesto: “Cerca in tutti i modi di spiegarmi davvero come ti senti”. Allora ho provato a scrivere come mi sentissi con le mie emozioni prostate più al vero possibile e allo stato più pure che un’emozione possa avere per dare una volta per tutte una spiegazione ad un fenomeno che capita così tanto a fin troppe persone. Spero di essere riuscita nel mio intento.

Quali autori o libri ti hanno ispirato maggiormente nella tua crescita come scrittrice?

Beh, dato che leggo libri abbastanza impegnativi da sin da piccola, alcuni nemmeno più ricordo dato che ho cominciato dagli 8/9 anni. Sicuramente posso dire che in genere i classici in particolare sono stati e sono tuttora molto importanti in quanto hanno potuto darmi una maggiore crescita perché ho sempre potuto trovare grazie alle mentalità, le idee degli autori e i propri contesti storici molti spunti su idee e pensieri diversi dai miei o sconosciuti nella mia testa all’ epoca. I maggiori autori fra i tantissimi con cui ho avuto la possibilità di leggere delle loro opere sono stati: Jane Austen, Oscar Wilde, Leopardi, Montale, Ungaretti, Quasimodo e Dante. Alcuni Libri in particolare: Il piccolo principe, Uno nessuno e centomila di Pirandello, Cuore di Edmondo De Amicis, Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol e Il nome della rosa di Umberto Eco.  Ovviamente ci sono pure libri di altri generi che amo…uno di questi è Colpa delle stelle di Jhon Green.

Quali messaggi speri che i lettori traggano dalla lettura di “Caotici pensieri di una «normale» adolescente”?

Confido, per coloro che sono passati in alcuni momenti simili ad i miei (e seppur spero sempre poche persone, so benissimo non sono mai così poche per passare inosservate ai miei occhi) possano sentirsi un minimo capiti e possano comprendere che a tutto c’è una soluzione, non come frase fatta che si legge ovunque e non serve a nulla. Sappiamo tutti si sta male, chi più chi meno, l’importante però è come si reagisce e cosa si cerca di fare a riguardo. Spero quindi possano trovare il coraggio che credono di aver perso o pensano non abbaino mai avuto, ma lo hanno da sempre insieme alla sensazione di sentirsi abbastanza, che sono le cose comprese da me per scriverlo e farlo arrivare agli altri. Per tutti gli altri… spero possano capire cosa si prova e riuscire ad aiutare qualcuno che si trovi in situazioni di questo genere vicino a loro e possano capire quella prospettiva di vita.

Grazie mille, Chiara, per aver condiviso con noi il tuo percorso e le tue riflessioni. Il tuo coraggio e la tua sincerità sono un’ispirazione per molti giovani lettori. Non vediamo l’ora di vedere dove ti porterà la tua passione per la scrittura in futuro. A tutti, buona lettura!

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