GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Dell’oro, dei mille scalini e dell’aura verde – Adolfo Mortillaro

Benvenuti lettori del blog del Gruppo Albatros! Oggi abbiamo il piacere di ospitare Adolfo Mortillaro, autore del misterioso e affascinante romanzo “Dell’oro, dei mille scalini e dell’aura verde”. Questo libro ci trasporta in un viaggio intrigante che attraversa oltre un secolo, dalla tranquilla cittadina di New Lands nel 1896 fino al 2091. Al centro della trama troviamo James Baker, un giovanotto enigmatico, benvoluto da tutti, ma circondato da un alone di mistero: chi è quell’uomo alto più di due metri, albino, con occhi privi di pupille e che sembra non invecchiare mai? Scopriamo di più su questa avvincente storia e sul suo autore attraverso questa intervista esclusiva.

Adolfo, da dove è nata l’ispirazione per un personaggio così singolare come James Baker e per l’ambientazione della tua storia?

Il mio desiderio era immaginare e raccontare una storia lunga di secoli. Mi occorreva per evidenziare i grandi cambiamenti che si succedono lungo più vite, e non una sola vita. Così, mi sono inventato New Lands e la sua popolazione prevalentemente umile, artigianale e contadina, dove i sentimenti si manifestano silenziosi, discreti e granitici. Per fare ciò mi occorreva un personaggio che potesse vivere il tempo di più vite e, per fare questo, ho deciso che invecchiasse di un solo anno ogni cinque trascorsi, creando così una situazione anomala che, prima o poi, avrebbe dovuto esplodere.

Il libro copre un arco temporale molto vasto, dal 1896 al 2091. Quali sono state le sfide principali nel descrivere accuratamente e in modo coinvolgente questi diversi periodi storici?

L’arco temporale ha inizio nel 1896, legato però ad un “flash back” che inizia nel 1776, quando James Backer nacque. I diversi periodi storici sono legati fra loro da sonno letargico, provocato da una sconosciuta capacità sovrumana. Per lo scrittore non è stato facile ideare e poi descrivere situazioni irreali da rendere il più possibile “realistiche”, pur rimanendo irreali. Descrivere l’assurdo in un modo che diventasse accattivante e lo si accettasse con la voglia di saperne di più.

New Lands sembra una cittadina tranquilla ma ricca di segreti. Come hai costruito questo luogo immaginario e quanto è importante per lo sviluppo della trama?

New Lands è un luogo per noi antico (1776) ma necessario affinché la storia possa nascere sottovoce, sussurrata, che prenda voce e azione un poco alla volta, con saggezza e mitezza paesana, indispensabile per poter affrontare l’interrogativo enorme che la presenza di James e le sue condizioni anormali testimoniano.

James Baker incontra Violet e Daisy, due persone molto simili a lui. Qual è il significato di questi personaggi nella vita di James e nella narrazione del romanzo?

James Backer incontra le sorelle Violet e Daisy perché una volontà a loro sconosciuta vuole che si incontrino e stiano insieme. La loro unione è l’inizio di un interminabile viaggio non deciso da loro, verso Ovest. Anche loro, come James, invecchiano di un solo anno ogni cinque trascorsi. La volontà sconosciuta li spinge inesorabilmente verso Ovest; dove? Si saprà solo dalle ultime pagine. Nel frattempo, si faranno guerre e si verificheranno scoperte scientifiche.

Il titolo del libro, “Dell’oro, dei mille scalini e dell’aura verde”, è molto evocativo. Puoi spiegarci il suo significato e come si lega alla storia che hai raccontato?

Il titolo del libro, “Dell’oro, dei mille scalini e dell’aura verde” spiega che questi sono i tre argomenti portanti della storia, un’avventura lunga diverse centinaia di anni:

  • Dell’oro: è uno degli argomenti portanti della storia. L’oro, che solitamente è segno di ricchezza, nella narrazione lo si vuole nobilitare a qualcosa di molto più importante. Esempio: cos’è un brillante? È un cristallo di diamante che è stato sfaccettato da mani sapienti, rendendolo affascinante, più attraente, più costoso. Ma un brillante al dito serve solo all’esibizione della ricchezza. Se impiegato nella chirurgia, ad esempio, o nell’elettronica, è utile ad alleviare molte sofferenze fisiche. Sono polemico?
  • Dei mille scalini: partendo dall’alto di questi scalini, luogo simbolico della massima gioia possibile, ogni gradino in giù equivale a meno gioia e più preoccupazioni. Il suolo terrestre corrisponde alla metà di questa scala, è il punto corrispondente alla mediocrità, al più o meno, al semplice galleggiamento che ti permette di non annegare; ed è già tanto, per tanti di noi.
  • Dell’aura verde: è simbolicamente uno scudo, un guscio d’uovo tutto intorno a noi, che ci protegge, ci risparmia dalle cattiverie che ci girono intorno, nostro malgrado. Nonostante che il genere umano sia unico, abbiamo il difetto di non essere compatti. Invidiosi, cattivi, assassini, eccetera, sono colpevoli di avere volontariamente distrutto il proprio guscio d’uovo e l’aura verde che proteggeva il pulcino, l’uomo che possedeva la purezza dalla sua nascita. Per questo, li considero avversari.

Grazie mille, Adolfo, per averci dedicato il tuo tempo e averci svelato alcuni segreti dietro il tuo affascinante romanzo. “Dell’oro, dei mille scalini e dell’aura verde” promette di essere un viaggio indimenticabile nel tempo e nello spazio, con personaggi e misteri che terranno i lettori con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Cari lettori, non perdete l’occasione di immergervi in questa straordinaria avventura. Continuate a seguirci per altre interviste e approfondimenti sul mondo della letteratura!

3 commenti

  1. Stefania

    Il romanzo ho letto in un respiro e mi ha portato in un mondo oltre spazio e tempo in un continuo presente. Affascinante! Grazie Adolfo, sei stato molto ispirato.

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  2. Marina

    E’ uno di quei libri che quando inizi a leggerlo non vorresti più smettere. È magico ma parla di vite reali. Ti fa fantasticare ma con misura, non è estremizzato e questo aspetto mi è piaciuto molto. Vorrei leggere altro di questo autore

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