GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: Un tempo per noi – Annalisa Rossana Porru

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di ospitare Annalisa Rossana Porru, autrice del toccante romanzo “Un tempo per noi”. Questo libro ci trasporta in una storia d’amore che sfida le convenzioni, resistendo alle distanze e alle complessità delle vite dei protagonisti, Fabio e Viola. Con una trama intrisa di passione, precarietà e sentimenti autentici, il romanzo cattura l’essenza dell’amore nelle sue forme più intense e reali. La musica e la poesia fungono da elementi fondamentali, intrecciandosi con maestria ad ogni momento della vicenda. Oggi, avremo il piacere di approfondire con l’autrice le tematiche e l’ispirazione dietro a questa opera straordinaria.

Il tuo romanzo esplora profondamente i sentimenti dei personaggi e l’atmosfera che li circonda. Qual è stata la tua fonte di ispirazione per creare questa storia così coinvolgente?

Penso che chi scrive, qualunque storia scriva, esprima se stesso con tutto il suo bagaglio di sentimenti, passioni, desideri, conoscenze, esperienze. Ciò non vuol dire che racconti una sua storia personale, piuttosto che sia presente nel racconto il suo sentire, la sua ispirazione. In particolare, la mia passione per la psicologia, per la poesia e la musica possono considerarsi fonti di ispirazione del mio romanzo, unitamente al mio concetto di amore. Penso che anche la mia vita ricca di relazioni e la mia conoscenza del Conservatorio di musica mi abbiano aiutato ad entrare dentro questa storia in profondità, con uno sguardo introspettivo teso a mettere in luce di volta in volta sensazioni, stati d’animo, atmosfere legate alle situazioni del momento. Hanno certamente contribuito a rendere la storia emozionante. In “Un tempo per noi” ho voluto dare forza, espressività e libertà al sentimento dell’amore, farlo uscire da timidezze, pudori e paure evitando di imprigionarlo in schemi fissi, ripetitivi, non sempre reali, spesso difficilmente emozionali. L’amore infatti è intimità, imperfezione, emozione, erotismo. Mi piace definirlo lo sguardo appassionato, lento, attento di chi ama verso la persona amata per coglierne non solo il piacere, il desiderio, ma anche i bisogni, l’essenza, l’autenticità e per comunicare i propri, ritrovandosi entrambi in uno scambio reciproco. L’amore che racconto abbraccia tutta la persona, non si dà mai per scontato, né per vinto, è sempre un punto di partenza, un viaggio che la coppia fa insieme e che ognuno fa dentro di sé. E qui sta la sua bellezza e il suo potere. L’amore che viaggia è un amore che fa di questo sentimento una incessante scoperta di sé e dell’altro, un continuo rinnovarsi delle prime volte, un non bastarsi mai e impara a non tenerlo prigioniero dentro di sé, ma a comunicarlo con le parole, gli sguardi e il linguaggio del corpo. L’amore tra Fabio e Viola nasce nell’età dell’adolescenza e prosegue nell’età adulta. È una storia che si dipana lentamente con sorprese e colpi di scena continui fino al momento finale, che si scoprirà nell’ultima pagina. 

La relazione tra Fabio e Viola si sviluppa in un contesto particolare, tra i banchi del Conservatorio. Come hai affrontato la creazione di personaggi così complessi e appassionati?

L’ambiente del Conservatorio fa da sfondo costante alla storia di Fabio e Viola. È prima di tutto il luogo dei loro studi, del loro incontrarsi, conoscersi e innamorarsi. In seguito, nell’età adulta sarà il luogo del loro ritrovarsi a suonare insieme e il luogo della loro libertà. In una scena centrale del romanzo, Fabio incontrerà dopo tanto tempo alcuni suoi ex compagni, ormai tutti diplomati e si racconteranno che cosa ne è stato dei loro studi, della loro passione, dei loro progetti. Esprimeranno anche un giudizio sulla loro scuola certamente attrattiva e affascinante ma impegnativa, selettiva e severa, dove si conseguono successi e traguardi importanti ma si consumano anche delusioni, aspettative sogni. Troviamo per la prima volta Fabio e Viola giovani allievi. Lui studia pianoforte, lei studia violino e pianoforte complementare. Da subito nasce una forte attrazione ed una intesa profonda tra loro che si traduce nel reciproco desiderio di suonare insieme, fatto nuovo, inusuale al Conservatorio, che creerà stupore e gelosie tra i compagni, mentre unirà loro due sempre più profondamente. “I nostri strumenti uniti e appassionati come noi a cercarsi e a ritrovarsi insieme senza volersi separare mai” dirà Fabio a Viola in occasione del primo saggio dell’anno accademico. Fabio è intraprendente, brillante, sicuro di sé. Negli anni dei loro studi è l’eccellenza della scuola e nell’età adulta continuerà a distinguersi nella sua professione di medico e nella sua passione di musicista. Esprime i suoi sentimenti apertamente, ama parlare d’amore e il suo sguardo unito al suo bel fisico e al suo portamento gli conferiscono un fascino che cattura, da cui è difficile difendersi. Viola è timida, riservata, insicura, ama ascoltare più che parlare, ma sa esercitare su di lui un forte potere seduttivo, strappandolo alla folla di ragazze per lo più compagne, belle e intraprendenti, pronte a flirtare con lui. In uno dei primi momenti della loro storia Fabio le dirà “Mi piaci tanto per la tua spontaneità ed emotività…Non sai come difenderti dalle tue sensazioni, e non sai neppure quanto ciò ti renda irresistibilmente attraente ai miei occhi”. Ho voluto dare vita a dei personaggi con una forte personalità, colti, studiosi e appassionati, dotati di una potente carica di spensieratezza di intelligenza e di forza. Questo riguarda non solo i protagonisti, ma tutti i personaggi che compariranno nella storia, ognuno dei quali avrà un ruolo specifico e significativo. Ognuno con i propri problemi, i propri dubbi, le proprie colpe e responsabilità, Nelle ultime pagine del libro troviamo una delle scene più emozionanti del romanzo. Viola e Fabio in questo momento della storia sono separati. All’Auditorium del Conservatorio si svolge un concerto. Il programma prevede che sia Fabio a suonare il brano conclusivo “Just for you” di Giovanni Marradi. Brano suonato più volte al pianoforte da loro due, a quattro mani. Viola non sa resistere dal rivederlo e sentirlo suonare e va ad ascoltarlo. Molte cose erano accadute tra loro in tutto questo tempo, eppure per Viola trovarsi qui, ora, nel luogo del loro cuore, dove avevano condiviso tanti momenti della lor storia, in quella scuola dove si erano formati musicalmente, si erano conosciuti e innamorati, in quel palco dove tante volte erano saliti insieme timorosi ed emozionati era come recuperare tutti i tempi della loro storia e riviverli, risentirli sulla pelle, risentire lui incollato alla sua pelle in un modo unico, speciale, intenso come in nessun altro luogo sarebbe stato possibile. 

La musica gioca un ruolo significativo nel tuo romanzo, quasi come un personaggio a sé stante. Qual è il legame tra la musica e l’amore, secondo te?

Ho voluto raccontare una storia emozionante e ho pensato non ci potesse essere niente più della musica ad accompagnarla e a valorizzarla. Tanto più che i due protagonisti del mio romanzo sono musicisti. Lo stesso titolo del libro è una musica, la colonna sonora del film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli. Sarà la musica del loro ritrovarsi dopo gli anni di studio e del loro riscoprirsi sempre innamorati. Fabio dirà a Viola “. Sei stata magica. Forse non ti accorgevi, ma danzavi mentre accarezzavi il tuo violino e sorridevi. Ed io ti accompagnavo al pianoforte nella danza di questo dolcissimo valzer, stringendoti forte per non farti volare più via lontano da me”. La musica nel romanzo come nella vita ha il potere di evocare emozioni, recuperare ricordi e accompagnare gli stati d’animo e il sentimento dell’amore. Troveremo musiche che Fabio e Viola suonano, musiche che ascoltano e ballano, canzoni che cantano e che lui suona alla chitarra. I testi delle canzoni, estrapolati dalla musica e dalla voce, perdono in parte la loro suggestione, ma rafforzano la poesia che è in loro. Fabio e Viola si serviranno delle parole delle canzoni in diversi momenti della loro storia per dichiararsi il loro amore, per comunicare la gioia di essersi ritrovati, per confermare i loro sentimenti nei momenti di distacco. La prima volta saranno proprio i versi di una canzone di Drupi “Piccola e fragile” ad accompagnare la loro dichiarazione. “Sai, le canzoni come le poesie non invecchiano mai. Questa che ho trascritto nel quaderno mi pare sia degli anni Settanta…La dedico a te. Anche tu sembri fragile, delicata, ma non lo sei…” “Mi emoziono quando sto con te. Non lo nascondo…” “E anche io non voglio nascondere niente e come dice la canzone …Mi sto innamorando di te”. Io stessa mentre scrivevo, ascoltavo musica in sottofondo e ho voluto scegliere quelle che potessero rendere ancora più emozionante e coinvolgente ogni momento della storia. Nella introduzione al libro invito le lettrici e i lettori ad ascoltare le 24 musiche presenti nella storia. A questo scopo ho realizzato una play list in YouTube e in Spotify che si può ascoltare cliccando il mio nome e il titolo del libro. 

“Un tempo per noi” affronta tematiche come la clandestinità, la gelosia e l’egoismo. Qual è il messaggio principale che desideri trasmettere attraverso queste sfaccettature dell’amore?

Ho raccontato una storia come tante, dove l’amore non è solo e sempre sorriso e felicità. Anche l’amore più bello, più appassionato può far piangere, può fare male, mettere dubbi e necessita di scelte coraggiose. Fabio e Viola nella loro storia di adulti vivono una condizione di clandestinità, che comporta rinunce e limiti. In questo contesto la gelosia e l’egoismo trovano facile spazio. In un momento di sconforto lei si sfoga”. “Mi manchi, Fabio, quando non sei con me e anche quando ci incontriamo, qua, là, per breve tempo, di nascosto e arriva il momento di salutarci. Ti guardo fino all’ultimo mentre ti allontani e ti sto riperdendo…Anche se so che tu mi ami sento che non sei mio, non sarai mai mio e io lo vorrei tanto…”. “Cosa vuoi che faccia, Viola, per farti sentire che sono tuo?”. Nella parte conclusiva del racconto Fabio ripercorre la sua storia con Viola. Analizza i suoi comportamenti, il suo rapporto con lei, che lo ascolta. Si rimprovera per non essere stato capace di fare una scelta subito, senza aspettare, di non averla amata come avrebbe desiderato. “Non ti meritavo” conclude. Nelle parole di Viola si trova la risposta ai loro problemi e la mia risposta alla domanda. “Ci meritavamo, Fabio. Tutti e due abbiamo commesso degli errori, tutti e due ci siamo fatti male talvolta, non ci siamo capiti. Ma fa parte dell’amore l’imperfezione, che non ha mai sminuito e annullato il nostro sentimento.”. L’analisi dei sentimenti e il dialogare saranno una costanza, una forza del loro stare insieme. Quando la coppia si mette in discussione, cerca il dialogo, cerca di capire, trova i suoi errori e sa chiedere perdono per i suoi sbagli, può sempre ricominciare, può sperare di ritrovare la felicità. 

Il tuo romanzo offre una prospettiva autentica sull’amore, lontana da idealizzazioni. Come hai lavorato per rendere credibili i sentimenti e le situazioni vissute dai tuoi personaggi?

Mi è stato più semplice raccontare la prima parte del libro, l’amore nell’adolescenza, forse perché io stessa l’ho vissuto e perché il mio lavoro si è svolto tra i banchi di scuola e in particolare, in quelli del Conservatorio di musica a contatto con adolescenti, di cui ho conosciuto gioie e tormenti. È stato più complesso raccontare questo amore nell’età adulta, rendere credibili e coinvolgenti gli avvenimenti e i comportamenti sia dei due protagonisti e sia degli altri personaggi. Ho cercato di immedesimarmi in questa difficile situazione di coppia, tenendo presente nello stesso tempo la loro costante passione, la loro determinazione a non perdersi e la speranza di cambiamento nella loro vita. Talvolta ho avuto il dubbio di avere esagerato nel raccontare certi stati d’animo, come la gelosia, il senso di impotenza, la rassegnazione, mi sono posta delle domande e ho voluto confrontarmi con altri. Dopo la pubblicazione sono stata confortata da una amica, che mi ha confidato di vivere la situazione di Viola adulta e che ciò che ho raccontato corrisponde a una situazione reale. Lei si è ritrovata pienamente nella psicologia del personaggio e nei suoi comportamenti. Ha concluso dicendomi che il suo uomo, dopo avere letto il libro, le ha riferito di avere capito maggiormente lei, i suoi stati d’animo e le sue sofferenze. Mi ha telefonato una signora molto anziana del mio quartiere. Mi ha detto “Ho letto il tuo romanzo. Sai perché mi è piaciuto? Perché hai raccontato una storia di oggi, vera.” Poi ha concluso “E ho capito una cosa di te. Ho capito che tu sei innamorata. Solo una persona innamorata la poteva scrivere”. Mi è venuto da sorridere. Confesso che proprio da lei non me lo sarei aspettato. A volte capitano delle belle sorprese anche alle scrittrici e agli scrittori. D’altronde il libro, una volta pubblicato, appartiene a chi lo legge. Come scrive nella prefazione Barbara Alberti, il libro regala a chi legge l’opportunità di vivere vite diverse dalla propria, viaggiare in luoghi diversi, esplorare moti dell’animo sconosciuti per poi ritrovarsi, ritrovare i suoi ricordi, le sue fantasie, i suoi sogni. Alla fine di una presentazione sono stata circondata da un gruppo di amiche. “Dov’è Fabio?” mi hanno chiesto maliziosamente. “Faccelo incontrare…Presentacelo…Lo vogliamo conoscere”. Voglio concludere l’intervista con questo sorriso. In verità non ho voluto raccontare l’amore più bello che esista, perché non esiste un amore più bello di un altro, ogni amore è bello perché ogni coppia lo vive come desidera e sogna. Ho voluto semplicemente raccontare un amore. Spero che la lettura del mio libro possa suscitare una riflessione e un sorriso.

Ringraziamo sinceramente Annalisa Rossana Porru per aver condiviso con noi la sua visione e la sua passione dietro al romanzo “Un tempo per noi”. Con una trama avvincente e personaggi profondamente umani, questo libro ci ricorda che l’amore, con tutte le sue sfumature, è una forza potente che può resistere alle prove più difficili della vita. Non vediamo l’ora di leggere altre opere straordinarie dall’incredibile mente creativa di Annalisa Rossana Porru. Grazie ancora per essere stata con noi oggi!

18 commenti

  1. Nadia

    La storia d’amore di Fabio e Viola insieme alla loro musica è un brivido costante nell’animo.La musica nel racconto travolge il lettore a tal punto da diventarne protagonista e innamorarsi dell’amore.Attraverso Fabio e Viola,  si rivive la magia dell’incontro. Le loro parole scaldano l’animo. Consiglio questa lettura con l’ascolto delle note che accompagnano questo racconto per essere travolti in un turbine di emozioni.

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    1. Annalisa

      Mi è piaciuta molto l’espressione: “Un brivido costante dell’animo”. Ho voluto raccontare un amore-emozione e le emozioni non si possono raccontare a metà. O arrivano all’anima o è meglio non raccontarle. Grazie, Nadia della tua profonda riflessione

      Annalisa

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  2. Antonello

    Saggi e gialli sono i miei generi preferiti. Tuttavia mi ha incuriosito questo romanzo, che ho visto nelle mani di mia moglie, la sua copertina intrigante e misteriosa. L’ho letto, tutto d’un fiato, senza volerlo interrompere, quasi si fosse trattato di un giallo avvincente. Sentimento ed emozioni espressi in modo essenziale e profondo, coinvolgente. Vi ho ritrovato una storia specchio di una fetta di vita reale, scritta con un linguaggio scorrevole ed incisivo.

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    1. Annalisa

      Mi fa piacere che un lettore che predilige altri generi letterari abbia avuto la curiosità di leggere il mio romanzo d’amore. Tu, Antonello, hai sottolinato alcuni aspetti importanti del racconto relativi al mio stile narrativo e linguistico e il fatto che il libro ti sia piaciuto è la conclusione più bella. Ti ringrazio.

      Annalisa

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  3. Luigia

    La lettura di questo romanzo mi ha coinvolto emotivamente. Le pagine sono dense di emozioni, sentimenti, colpi di scena che impediscono al lettore di allontanarsene.

    La penna dell’autrice scorre veloce, ma incide volutamente l’animo dei personaggi facendoli emergere a poco a poco dalla loro storia d’amore per inserirli in quelli che sono i dolori, le lotte, le gioie che la vita stessa di ciascuno di noi affronta nel quotidiano.

    Ringrazio l’autrice per avermi fatto capire che anche i gesti più semplici hanno un significato solo se mossi dall’amore.

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    1. Annalisa

      Se la lettura di un libro ci coinvolge emotivamente significa che la storia la sentiamo vera, autentica, non scorre in superfice. Vuol dire che ci ritroviamo in qualche modo nei personaggi, nei loro stati d’animo e nell’atmosfera che accompagna ogni loro momento. Infatti tu sottolinei il fatto che questa storia d’amore non è slegata dalla realtà, ma inserita nelle gioie e nei dolori della nostra quotidianità. E questo è proprio l’amore che ho voluto raccontare, quello appassionato e resistente.

      Grazie Luigia per le tue riflessioni che hai voluto condividere.

      Annalisa

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  4. Manuela

    Amo i romanzi e l’amore che in questo libro prevale. L’ amore bello di Fabio e Viola , che vivono un amore puro, forte , un amore vero , vero in tutto i sensi… Che spesso si ritrova nelle vite di tutti i giorni. Passione ed emozioni , ma anche colpi di scena. Un libro che ti prende , che non riesci a lasciare sul comodino, ma che vorresti leggere senza pausa. Consiglio la lettura con l’ ascolto delle musiche che l’autrice ha voluto per sottolineare diversi momenti. Grazie per avermi permesso di sognare con questa storia d ‘ amore

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    1. Annalisa

      L’amore è un sogno tanto è bello. Ma esiste questo amore? O lo troviamo solo nelle poesie e nei romanzi? La risposta è sì. La poesia è realtà, così l’amore. Anzi l’amore vissuto è più bello del romanzo che lo racconta. Pensare al tuo amore è bello, ma è meraviglioso abbracciarlo. Senza il sogno non c’è vita sopportabile, Il sogno ci permette di proiettarci positivamente nel futuro e rende più forte sia la nostra speranza, sia la nostra determinazione. Bello il libro che ti prende, che non riesci a lasciare sul comodino, che vorresti leggere senza pausa. Grazie Manuela di questo regalo che mi fai

      Annalisa

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  5. Emanuela

    Avvolte i cassetti della memoria si chiudono..leggere tra le righe l’amore adolescenziale di Viola e Fabio ha risvegliato tanti ricordi lontani e mi piaceva il sorriso innocente che ha accompagnato la lettura.
    Si arriva poi ad un amore maturo, difficile, tormentato ma pur sempre amore. Quell’amore compreso da chi lo vive in prima persona o da chi lo ha vissuto da vicino, da chi ha una mente aperta a tante sfaccettature ma spesso oggetto di pregiudizio e critiche, sottovalutato, confuso con appellativi che nulla hanno a che fare con l’amore.
    L’autrice ha saputo regalare all’amore di Viola e Fabio delicatezza, intensità e passione, forza nel tempo, fino a renderlo puro e libero nelle ultime righe del romanzo, con il filo conduttore della musica e della poesia che esalta tutte le emozioni.
    Per chi vuole sognare, per chi è capace di vedere oltre, per chi sa farsi trasportare dalla musica, per chi ama l’amore.

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    1. Annalisa

      Mi hanno colpito le tue riflessioni. Il richiamo all’adolescenza con i suoi ricordi indimenticabili, chiusi nei cassetti della nostra memoria, che la lettura del libro ha liberato. La capacità di vedere oltre, di non fermarci alle apparenze, a giudicare le persone e le emozioni. Il sapersi fare trasportare dalla musica, dalle sensazioni che ci regala. Io stessa mentre scrivevo ho imparato tante cose e mi sono fatta trasportare dall’amore e dalla musica che raccontavo. Grazie Emanuela.

      Annalisa

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  6. Sara P.

    Un libro appassionante e ricco di emozioni. Quando ho iniziato la lettura mi aspettavo una classica storia d’amore, invece la relazione tra Viola e Fabio è originale e raccontata dagli occhi di sì, due innamorati, ma amanti, legati da un amore che non trova pace.

    Il racconto è ricco di colpi di scena che ti fanno subito desiderare di leggere il capitolo successivo per scoprire cosa succederà. Sicuramente si percepisce il grande entusiasmo della scrittrice, che è riuscita a ricreare una storia coinvolgente ed emozionante.

    Bellissima l’idea di accompagnare la scrittura alla musica, una cosa che ho molto apprezzato. Una lettura che consiglio sicuramente.

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    1. Annalisa

      Ho impiegato circa due anni a scrivere il libro. Quando ho iniziato non sapevo cosa sarebbe successo a metà percorso e tanto meno potevo prevedere come la storia si sarebbe conclusa. E’stato come se Viola e Fabio mi avessero presa per mano e fatta entrare lentamente nella loro vita, nei loro luoghi, nella loro intimità, nei colpi di scena che hanno vissuto.Sono contenta che abbia trovato il romanzo coinvolgente ed emozionante, come lo sono l’amore e la musica. Ed è vero. Dietro questo mio libro c’è tanto entusiasmo. Grazie Sara

      Annalisa

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  7. Lucia

    Ho assistito l’altro giorno alla presentazione del libro fatta dall’autrice e ho deciso di comprarlo spinta dalla curiosità e dalla passione mostrata da Annalisa durante il racconto. Non ‘ho ancora finito e non posso entrare nei dettagli, ma posso dire che in un giorno sono quasi a metà e lo sto divorando. Quindi complimenti.

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    1. Annalisa

      Grazie Lucia di avere voluto esprimere il tuo pensiero. Quando presento il libro in effetti mi faccio trasportare da quella che più o meno tutti i partecipanti chiamano passione. Spero che la tua curiosità e il tuo interesse non vengano delusi, man mano che ti inoltrerai nella lettura. Già è un fatto positivo che in breve tempo abbia letto tanto. Buona continuazione.

      Annalisa

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    2. Annalisa

      Sì, Roberta. Il pepe ci vuole nell’amore di coppia. Non dovrebbe mancare mai, anche se ogni coppia vive l’amore come desidera. A maggior ragione perchè ho voluto raccontare un amore emozionante, che non da niente per scontato, che cerca sempre l’attenzione dell’altro, che gode dei gesti che l’amore trasmette. Il pepe rende più intrigante e coinvolgente il racconto e …anche l’amore. Grazie di avere sottolineato questo aspetto.

      Annalisa

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  8. Francesca

    Cara Annalisa, ho letto il tuo romanzo e mi sono lasciata trasportare con entusiasmo nella storia d’amore . E’ facile proiettarsi in uno dei tuoi personaggi, e vivere con loro emozioni forti e coinvolgenti. Ho vissuto con Viola la sua storia d’amore che considererei passionale ma nello stesso tempo difficile perchè il suo è un amore coltivato con grande volontà ma anche con dolore .Viola è un personaggio interessante, da analizzare nella profondità dell’animo. Devo ancora capire chi mi ricorda….

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    1. Annalisa

      Nello scrivere la storia di Fabio e Viola ho cercato di non farmi coinvolgere emotivamente, tenendo un atteggiamento di distacco dai personaggi. I tre principali sono tutti imperfetti, hanno le loro colpe, le loro reponsabilità, Viola compresa. Ma hanno tutti una qualità, una forza, una potenza: amano molto, incondizionatamente. Non si vogliono perdere. Che poi perdersi è ancora più doloroso che lasciarsi. Mi ha fatto piacere che una psicoterapeuta, quale tu sei, si sia soffermata su Viola, forse il personaggio più complesso, più ricco di sfumature e contraddizioni. Timida e seduttiva, delicata e forte, capace di sapere amare e sapere soffrire. Grazie Francesca di avere dato valore al racconto con le tue riflessioni.

      Annalisa

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