GRUPPO ALBATROS IL FILO PRESENTA: QUALCOSA DA RACCONTARE – Katia Nessuno

Benvenuti al blog del Gruppo Albatros! Oggi siamo entusiasti di presentarvi un’intervista con l’autrice del libro “QUALCOSA DA RACCONTARE”, Katia Nessuno. Attraverso le pagine del suo libro, Katia ci porta in un viaggio emozionante attraverso una storia vera, che non solo tocca le corde del cuore per le vicende realmente accadute, ma che ci porta a esplorare le profondità dell’anima umana con autenticità e diretta partecipazione emotiva.

La protagonista di questa storia è una bambina che affronta, fin da piccola, sfide e difficoltà, dalle spiacevoli condizioni di salute all’abbandono del padre. Da adulta, le sue prove si moltiplicano, ma la sua tenacia e il suo tratto ironico coinvolgente la accompagnano lungo il cammino. Con una narrazione che trasmette in modo tangibile le emozioni più profonde, Katia ci invita a riflettere su noi stessi e sulle nostre esperienze mentre ci immergiamo nella sua storia.

Katia, ci racconti cosa ti ha ispirato a scrivere questo libro e cosa ti ha spinto a condividere la tua storia con il mondo?

Forse di questo si è trattato, quel giorno. Ero, ormai, venuta fuori dal caos che aveva permeato gran parte della mia esistenza, e allora, tirando un profondo e liberatorio respiro di sollievo, ho guardato fuori dalla finestra e mi sono chiesta:” Perché no?”. Ad agevolare il processo sono intervenuti una serie di fortuiti eventi, apparentemente infelici, che ad oggi considero addirittura miracolosi. Sorrido, ripensando a come l’aver avuto la mia auto in carrozzeria e una TV in assistenza mi abbia in realtà “regalato” tempo prezioso per ascoltare finalmente la voce della mia anima. Era parecchio che voleva farsi sentire, così, senza indugio, l’ho lasciata esprimersi in quelle pagine che ad oggi sono a disposizione del mondo. L’unica consapevolezza che mi ha invitato a non farla rimanere una storia da “diario segreto” è l’utilità che potrebbe avere nelle mani giuste. Mi riferisco a quanti hanno vissuto, o si trovano nel presente a lottare con problematiche, anche solo vagamente, simili alle mie. La considero una sorta di “pacca sulla spalla”, con la promessa di farcela ad uscirne vittoriosi.

Come hai affrontato il processo creativo nella scrittura del libro? Hai incontrato delle difficoltà particolari o dei momenti di ispirazione sorprendenti?

Sono stati, quelli della stesura del libro, giorni frenetici. Non esiste una “brutta copia”, ma solo il manoscritto fedele all’opera pubblicata. È stato uno scrivere veloce e deciso, che mi spingeva a sedermi davanti alla tastiera anche di notte, se l’ispirazione nella mia testa urlava. Forse, il non dover creare nulla, ma solo raccontarmi con ingenua veridicità, ha agevolato il processo di scrittura. I tempi sono stati brevissimi, ma intensi. Ad oggi, mi stupisco ancora di quanto spesso si sottovaluta il potenziale nascosto di una decina giorni. Perché di questo si è trattato. Solo dieci giorni per raccontare una vita? A volte sono sufficienti!

Parli della ricerca della Luce benefica nel tuo libro. Puoi condividere con noi cosa rappresenta questa Luce per te e come l’hai sperimentata nella tua vita?

Parlare di una Luce benefica con i costi dell’energia oggi è parecchio difficile… (Chiedo scusa, ma la mia ironia a volte non sa tacere!) Umorismo a parte, mi sento di rassicurare quanti credono di dover cercare qualcosa di difficile e introvabile. In realtà la Luce splende e nutre l’anima di ogni singolo essere umano. È dentro ognuno di noi, è sufficiente quindi ascoltarsi nel silenzio e permettere alla nostra anima di condurci ad essa. Si tratta di un lavoro interiore che riconduce dritto alla fonte di quell’ intelligenza cosmica che ci ha permesso di essere qui su questo Pianeta come protagonisti di un gioco chiamato VITA. Personalmente, averla riconosciuta e accettata, permettendole di guidarmi con estrema fiducia, ha fatto in modo che nella mia quotidianità accadessero piccoli e grandi miracoli. Serie di sincronicità’ che ti dicono che sei nel posto giusto nel momento giusto. Questo lo ritengo sufficiente a farmi svegliare ogni giorno con un sorriso e una pace interiore che hanno come espressione ultima un sincero GRAZIE, alla mia Luce, per ciò che sono, che ho e che vivo.

Qual è il messaggio principale che desideri che i lettori traggano dalla tua storia?

Se solo fosse possibile fare in modo che chi è ai margini della società, chi soffre per malattie, povertà e problematiche di varia natura, potesse afferrare per un attimo la speranza che mai niente è perduto. Finché c’è respiro c’è vita. È questo il messaggio che voglio condividere. La forza è sempre lì dentro di noi che attende solo che la reclamiamo. Al resto ci penserà quella scintilla divina nei modi e nei tempi a noi sconosciuti. Dobbiamo solo continuare a giocare questa partita con la Vita, fieri di esserci con tutte le nostre potenzialità. Ad ognuno lo scoprire il proprio potere personale e il proprio talento. Amarsi e accettarsi è di sicuro il primo passo verso la realizzazione di un sé superiore che guarda oltre le apparenze, e sa trovare soluzioni inaspettate anche in situazioni estreme. Auguro un buon viaggio di scoperta interiore a tutti i miei lettori.

Katia, dopo aver condiviso una storia così toccante e significativa con i lettori, hai già in mente eventuali progetti futuri nel mondo della scrittura?

Sicuramente, i progetti sono benzina per l’anima e i sogni ne arricchiscono il disegno. Sto lavorando ad un’opera nella quale la protagonista questa volta non sarò io, ma un amico- nemico di ognuno di noi: il TEMPO. Non posso svelarvi altro per adesso, ma prometto di continuare a fare compagnia a quanti apprezzano l’arte della lettura. Senza la presunzione di voler stupire con linguaggio ardito, continuerò a scrivere come so fare, con semplicità e ironia. A me il piacere di esprimermi e magari di essere utile, ancora.

Grazie mille, Katia Nessuno, per aver condiviso con noi la tua storia e per averci offerto un’intima visione della tua esperienza. Attraverso le tue parole, abbiamo imparato che anche dalle ceneri della fragilità può nascere una forza straordinaria. Ti ringraziamo per averci guidato lungo questo viaggio di rinascita e speriamo che il tuo libro “QUALCOSA DA RACCONTARE” possa ispirare e illuminare molti altri con la sua preziosa testimonianza.

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