I mondi della scrittura – Il Gruppo Albatros Il Filo presenta: L’Annunciazione di Michele Raja

Nell’articolo odierno parliamo del libro L’Annunciazione di Michele Raja, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con l’autore del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per l’autore e ai quali viene data espressione in modo peculiare.

L’Annunciazione di Michele Raja, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è un mirabile saggio sulla mente umana, sulla capacità di comprendere se stessi e l’altro, sulla differenza tra linguaggio verbale e linguaggio delle immagini. L’autore accompagna il lettore con un stile espressivo lucido e lineare alla scoperta di elementi decisivi e spesso trascurati che contraddistinguono la comunicazione quotidiana tra le persone e riflette sul potere anche taumaturgico del linguaggio artistico.

Per saperne di più, ecco l’intervista con l’autore: buona lettura!

Quali sono i temi decisivi di questo saggio e come vengono trattati?

Il tema di fondo è la comprensione della mente umana. Come si può tentare di comprendere la mente degli altri? L’esperienza mentale degli altri non è percepibile direttamente, la si può inferire, per analogia alla propria esperienza mentale, dal comportamento: parole e movimento corporeo. Le immagini artistiche, oltre a più nobili funzioni, ci insegnano ad analizzare il movimento.

Che rapporto c’è, secondo Lei, tra linguaggio delle immagini e linguaggio verbale? Per vedere qualcosa in quanto qualcosa di specifico bisogna possederne preventivamente il significante linguistico?

Il linguaggio delle immagini è più diretto, spontaneo e, in generale, più veritiero. Il linguaggio verbale è più analitico e profondo, ma non sempre vicino alla verità.

La visione di qualcosa è composta di due elementi, un’esperienza immediata, pre-linguistica, e una analisi cosciente, concettualizzata linguisticamente

Come descriverebbe il suo stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prende come modello?

Non saprei descrivere il mio stile di scrittura, ammesso che ne abbia uno. Certo, mi sarebbe piaciuto avere la potenza linguistica di Omero, Dante, Shakespeare o Goethe.

Cosa vuole comunicare ai lettori?

Tre cose: L’importanza di osservare gli altri con attenzione, per cercare di comprenderli. Il miracolo dell’Annunciazione. La tragedia della progressiva decadenza ed infine scomparsa dell’arte nell’ultimo secolo.

Come è stata la sua esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progetta di scrivere altri libri?

Ottima. Spero di sì.

Ringraziamo l’autore per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. L’Annunciazione di Michele Raja, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perché ci apre la strada alla comprensione dell’universo simbolico che ci determina e ci forma costantemente.

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