Nell’articolo odierno parliamo del libro Il cerchio di Venere di Martha Nunziata e Valerio Iafrate, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo. Presentiamo qui un’intervista con gli autori del libro per evidenziare gli aspetti letterari più originali e le esperienze più importanti che sono condensate in questo testo. Affronteremo anche i temi che maggiormente sono rilevanti per i due autori e ai quali viene data espressione in modo peculiare.
Il cerchio di Venere di Martha Nunziata e Valerio Iafrate, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, è un romanzo appassionato e appassionante che riscrive i canoni dei rapporti tra i sessi e mostra un consapevole sviluppo di tutte le potenzialità della protagonista femminile.
Sono trascorsi sei mesi da quando Elisabeth, una giornalista italo-americana, ha lasciato New York per trasferirsi a Roma, dove è stata catapultata, suo malgrado, dopo la morte del padre. Nella breve lettera che trova all’apertura del testamento, forse le uniche parole che le ha mai rivolto direttamente, l’uomo avanza un sospetto terribile: quello di essere stato avvelenato. Decisa a scoprire la verità sulla morte del padre e sui misteri della sua famiglia, Elisabeth rimarrà coinvolta in una serie di intrighi internazionali e delitti efferati, senza un apparente collegamento tra loro, fino a scoprire di non potersi fidare davvero di nessuno. Il cerchio di Venere è un thriller appassionante e ricco di colpi di scena, in cui una setta segreta, espressione di una potente organizzazione che ha l’ambizione di controllare le sorti del mondo, si scontra con il coraggio e l’abnegazione di un gruppo di donne coraggiose.
Per saperne di più, ecco l’intervista con gli autori: buona lettura!
Quali sono i temi decisivi di questo romanzo?
“Il cerchio di Venere” è un thriller completamente diverso dal genere classico. Gli elementi sono certamente suspense, azione, omicidi e mistero, ma il romanzo si differenzia per la presenza contemporanea di temi che generalmente non trovano spazio nella letteratura di genere, come l’economia solidale, la tutela ambientale e, soprattutto, il women power che è, in effetti, l’architrave sul quale poggia tutta la narrazione.
Quali sono le caratteristiche umane e caratteriali dei personaggi principali e come si evolvono durante gli eventi della storia?
Elisabeth, che è senza dubbio la protagonista principale del romanzo, si svela poco a poco, rivelando una personalità forte, nonostante la giovane età – anche per un vissuto non semplice – ma con diverse sfaccettature, come un romanticismo di fondo e un amore per l’avventura che la porta, anzi, a correre qualche rischio in più del necessario. Il personaggio più sorprendente, invece, secondo noi, è il Commissario Bianchi: un poliziotto “tutto d’un pezzo”, come quelli di una volta, intriso di umanità ma detective implacabile, nonostante l’aspetto non proprio glamour.
Cosa volete comunicare ai lettori con questa opera?
Ci piace pensare al “Cerchio” come ad una lente d’ingrandimento attraverso la quale osservare e condividere alcuni dei temi che, come detto, ci stanno più a cuore, sia come scrittori sia, più in generale, come esseri umani. Quindi la solidarietà, il rispetto per l’ambiente e per le altre forme di vita, la necessità di una visione economica improntata alla sostenibilità, e la capacità delle donne di avere una visione d’insieme che potrebbe preludere ad un cambiamento.
Come descrivereste il vostro stile di scrittura? Quali autori del presente e/o del passato prendete come modello?
In realtà, pur essendo dei grandi lettori, prima ancora che degli scrittori, non abbiamo una fonte di ispirazione particolare, ma cerchiamo di sviluppare il nostro linguaggio in una sorta di unicum, leggero ma allo stesso tempo profondo, in grado di coinvolgere il lettore nella trama ma lasciando spazio anche alla sottolineatura di argomenti delicati.
Come è stata la vostra esperienza editoriale con il Gruppo Albatros Il Filo? Progettate di scrivere altri libri?
L’esperienza con il Gruppo Albatros è stata sicuramente positiva, e l’obiettivo, ovviamente, è quello di continuare. Anzi, stiamo già lavorando alla trama del sequel de “Il Cerchio di Venere”, quindi è solo questione di tempo.

Ringraziamo gli autori per aver risposto alle nostre domande e per averci aiutato ad arrivare al cuore del testo e delle questioni in esso implicate. Il cerchio di Venere di Martha Nunziata e Valerio Iafrate, pubblicato dal Gruppo Albatros Il Filo, merita di essere letto con attenzione, perchè è un testo che ci porta una ventata di ottimismo, speranza e consapevolezza. Qualche parola in più sugli autori: Martha Nunziata, nata a Roma, è laureata in giurisprudenza con indirizzo internazionale e giornalista professionista. Esperta di studi strategici e di politica estera, ha firmato, per «Liberal», numerose inchieste, in particolare sul Medio Oriente e sui rapporti tra economia e politica. Ha collaborato con diverse testate: «QN», «Limes», «L’Osservatore Romano». Con il Gruppo Editoriale L’Espresso ha pubblicato Il sentiero incantato. Il Cerchio di Venere è il suo primo romanzo.
Valerio Iafrate è nato ad Arpino (FR), ma vive a Roma da 25 anni. Ha raccontato diverse edizioni dei Giochi Olimpici, dei Mondiali di calcio, del Giro d’Italia, del Tour de France e dei tornei di tennis dello Slam. È il Responsabile della Comunicazione Sportiva Rai e insegna “Storia e cultura americana” e “Scienza della Comunicazione dello sport” all’Università di Roma Tor Vergata.
Ha pubblicato, con RaiLibri, Uno squalo in rosa, retrospettiva della vittoria di Vincenzo Nibali al Giro 2016. Il Cerchio di Venere è il suo primo romanzo.