
Se scrivo la parola chimica, molti lettori saranno colti da un brivido lungo la schiena, a causa di antichi traumi probabilmente risalenti al periodo della scuola, e saranno tentati di posare immediatamente questo libro ma sarebbe un grande sbaglio, perché CHIMICAPISCÈBRAVO è l’incontro tra due amici improbabili, chimica appunto e narrativa, che scoprono invece che grazie a passione, curiosità, dedizione e umorismo possono trasformarsi in una coppia non solo piacevole, ma così intrigante da farvi pensare che, forse, una seconda opportunità chimica se la merita.
Questo grazie ad Enrica Santini, capace di plasmare le parole con le sue spiccate doti creative ed unirle alle sue profonde conoscenze per la materia.
Nata ad Ancona il 22 gennaio 1990, Enrica Santini mette umorismo e passione in tutto quello che fa. Frequenta il Liceo Scientifico, poi si iscrive all’Università di Urbino dove frequenta la Facoltà di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche laureandosi con una tesi in Chimica Organica. Dopo un periodo di collaborazione in farmacia e in un laboratorio microbiologico-chimico alimentare, inizia a occuparsi di materie plastiche, ambito che diventerà il suo principale campo di ricerca. Inizia un periodo di collaborazione nel campo della Ricerca e Sviluppo di materiali plastici e nello stesso periodo nutre interesse per temi etici e ambientali (economia circolare e sostenibilità ambientale) specializzandosi nelle plastiche provenienti da impianti di riciclo.
Oggi parliamo del libro Chimicapisceèbravo di Enrica Santini pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Noi del Gruppo Albatros il Filo abbiamo avuto il piacere di intervistare Enrica Santini per conoscerla meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Chimicapisceèbravo.
Riportiamo di seguito l’intervista. Buona lettura!
- In che momento e come ha avuto l’idea di scrivere questo libro?
L’idea è nata per gioco e su stimolo da parte delle mie colleghe/ amiche ai tempi dell’Università. Lessi loro dei versi e fin da subito trovarono gli estratti “geniali e divertenti”. Tempo dopo ho dato forma al tutto e ho considerato seriamente l’idea di scrivere un saggio con tanto di fumettistica per rendere bene l’idea delle reazioni chimiche e delle loro interazioni. Quindi in realtà l’ispirazione è nata dalle lezioni di chimica, da quanto stavo apprendendo; l’idea mi è stata suggerita dalle ragazze dell’Università e qualche anno dopo, ho messo su carta i ricordi che avevo delle varie lezioni di chimica inorganica e organica, farmaceutica, biochimica, e posso dire di essere molto soddisfatta del risultato ottenuto. Ho voluto appositamente strutturare le storie con una logica che non è quella temporale ma di didattica umoristica breve. Altri stimoli che mi hanno convinto a mandare il manoscritto alla casa editrice sono stati sicuramente gli affetti a me cari: leggendo un solo racconto ho visto nelle loro espressioni tutto lo stupore e l’orgoglio. Tutti questi “segnali” mi sono stati sufficienti tali per cui mi sono convinta e ho inviato la mail alla Albatros.
- Cosa si aspetta dall’incontro con il lettore?
Mi aspetto che i lettori che vogliano leggere CHIMICAPISCEèBRAVO siano persone di tutte l’età: l’unico denominatore comune è la curiosità. E un briciolo d’ironia. Chiaramente si trova avvantaggiato quel lettore che ama la scienza in genere, ma non pongo limiti: per esempio ci sono bambini che potrebbero essere attratti solamente dalla parte dei fumetti e va bene così. Quindi non mi aspetto nulla se non che, chi prova a cimentarsi nella lettura di questo libro, sia spinto dalla voglia di esaminare anche quei contenuti un po’ più difficili da capire da subito e che continui la ricerca attraverso altre piattaforme o libri di ben più chiara esplicazione. Mi aspetto che il libro possa essere divertente e che in chiave umoristica possa suscitare delle emozioni, positive o meno che siano. È chiaro che da poche pagine non ci si possa fare un’idea della complessa materia quale è la Chimica, però il mio obiettivo è quello di fare in modo che anche per chi si avvicina a questa materia per la prima volta non ne rimanga deluso o annoiato, tutt’altro: vorrei che si capisse come tutto è Chimica e lo si può leggere anche nelle forme di Amore e Amicizia. Il lettore deve poter dare un volto alle molecole e si affezionerà inevitabilmente ai personaggi.
- Com’è stata la sua esperienza editoriale?
Direi che il mio percorso, nato un po’ per caso, è stato un susseguirsi in crescendo di emozioni. Me la sono vissuta appieno, sono stata accompagnata, quasi “tenuta per mano”, da esperti del settore che mi hanno fatto sentire importante anche solo per aver considerato il mio manoscritto e averlo ritenuto interessante al punto tale da pubblicarlo. Per me è una soddisfazione ulteriore aver condiviso quello che ritengo essere un’esperienza personale e poterne parlare con un pubblico mi rende estremamente orgogliosa. Non potrei chiedere regalo più bello di questo, anche per questo motivo non mi aspetto nulla di più. Sono una persona che non ha mai ambito nella sua vita a un percorso editoriale, era un pensiero per il quale non avevo mai fatto caso. Fino a che non mi ci sono trovata dentro e è una sensazione meravigliosa ritrovare nelle reazioni positive della gente quello stupore misto a felicità che realizza in senso doppio il mio appagamento. Consiglio Albatros come Editore attento alla personalità dello scrittore, la mia esperienza è estremamente positiva.
- Cosa significa per lei “credibilità” da offrire al lettore?
Essere credibili nella lettura come nella vita reale significa essere trasparenti, essere sé stessi e quindi liberi di dire quello che si pensa e nella forma che si preferisce. Sono curiosa, metto ironia e passione in tutto quello che pratico (amore, lavoro, ecc). Credo che arrivi questa credibilità al lettore se si è consci di avere dato il massimo nell’espressione. Mi sono dedicata con sentimento alla cura delle parole e agli schemi dei giochi di parole. Mi sono cimentata in una scrittura che non annoiasse il lettore. È il mio primo libro, avrò modo di migliorarmi con i prossimi che mi diletterò a scrivere e anche per questo sono attenta alle critiche (costruttive ovviamente). Riporto la mia esperienza quando dico che non bisogna arrendersi mai e cercare di dare sempre il massimo: solo così si può ottenere il meglio da sé stessi e risultare quindi credibili.
- Ha qualche piano per il futuro?
Ho tantissimi piani per il futuro, non mi fermo mai. Ho un milione di progetti, diversi di questi chiaramente ruotano attorno alla parola Chimica (come un orbitale attorno al suo atomo). Mi è di stimolo leggere libri scientifici e vedere e ascoltare documentari (sono la mia passione). Mi piacerebbe propormi a delle riviste scientifiche magari perché no con una piccola rubrica per avvicinare i più piccoli ai temi delle reazioni chimiche e non solo. Credo che migliore apprendimento partendo dal gioco non si possa avere o per lo meno per me è stato così. Solo con la fantasia e l’immaginazione ho sviluppato la memorizzazione delle reazioni e le formule chimiche. Non dico sia il miglior metodo ma è comunque un metodo. Quindi ho anche intenzione di scriverne altri di libri, magari spaziando un po’ di più e approfondendo certi argomenti piuttosto che altri. Però è anche vero che ho altri tipi di progetti che non ruotano solo attorno alla scrittura e alla Chimica: credo nei valori quale la famiglia e l’amore pertanto ho in progetto di realizzarmi anche in quell’ambito sperando di riuscire a realizzare non solo i miei di sogni ma quelli condivisi.
A noi del Gruppo Albatros il Filo non resta che ringraziare Enrica Santini per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro Chimicapisceèbravo e per il futuro.
A te caro lettore ti auguro una buona lettura, noi ci sentiamo molto presto!
La vostra redattrice.