
Ne Le favole di Bruna vengono narrate sei storie sospese tra la realtà e la fantasia: streghe, bambini, pastori, incantesimi, animali parlanti, perfino un cappotto capace di animarsi e prendere la parola convivono in questo universo narrativo che ha come ambiente d’elezione la splendida campagna della Garfagnana. Gli animali, assoluti protagonisti dei racconti, pur essendo colti nelle loro caratteristiche peculiari, hanno allo stesso tempo la capacità di mostrarsi in una veste del tutto originale e fantasiosa, tanto da rimanere impressi a lungo nella mente del lettore. Con parole semplici ma incisive, l’autrice sa catturare l’attenzione dei più piccoli, che, affascinati anche dalle numerose illustrazioni, sapranno cogliere con immediatezza il senso più profondo di queste favole senza tempo.
Bruna Baldini è nata a Massa (MS) nel 1947 e vive a Capannori (LU). Due dei racconti inclusi in questa raccolta sono stati già pubblicati in due diverse antologie: Scherzo di fata, che ha vinto il concorso “Racconti nella rete” (2010) è inserito nell’antologia Racconti nella rete (Nottetempo); Quella birbante di Birba, vincitore del “Premio Città di Capannori” (2015) è stato pubblicato nell’antologia Premio Città di Capannori – Poesie e racconti (Marco del Bucchia editore).
…In un bosco, vicino ad un paese arroccato sulle montagne tra Massa e la Garfagnana, tanti anni fa, viveva una strana civetta molto molto curiosa. Il silenzio del bosco però la riempiva di malinconia. Così, appena si faceva notte, piano piano per non farsi sentire dagli altri animali, volava veloce più che poteva per andare nella piazzetta del paese. Lì tutti i giorni giocava- no allegramente tanti bambini e ci facevano anche merenda. E, come tutti sappiamo, i bambini quando mangiano sono molto generosi, lasciano per terra tante briciole di pane, di biscotti e di dolci. La civetta, quindi, appena arrivava, con avidità saziava la sua fame e la sua golosità, poi saltellando felice si avvicinava alla fontana e si faceva una bella bevuta di acqua fresca e limpida. Se non fosse stato per la sua grande curiosità di vedere come viveva la gente in paese, poteva ritornarsene tranquil- lamente nel bosco, ma lei proprio non ci pensava. Comincia- va a volare da una casa all’altra, si fermava sui davanzali delle finestre e dagli scuri mezzi aperti guardava all’interno delle case. Spiando ed ascoltando i loro discorsi, sera dopo sera, sapeva tutto ma proprio tutto di tutti: chi era buono, chi era cattivo, quanti erano gli abitanti del paese, come si chiama- vano, cosa mangiavano, chi andava a letto presto e chi stava al bar a giocare a carte fino a tarda notte. L’ultimo a ritornare a casa era sempre il vecchio Antonio. Camminava al buio, da solo con passo stanco. Era sempre un po’ brillo e cantava: «Io sono io… e sono me stesso… e me stesso sta con me… che bella cosa essere in tre!»…
Questa è una delle storie che troviamo all’interno del libro Le favole di Bruna di Bruna Baldini pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.
Noi del Gruppo Albatros il Filo, eterni curiosi, non potevamo certi farci sfuggire l’occasione di poter scambiare quattro chiacchiere, seppur virtuali con Bruna Baldini per scoprire qualcosa in più sul suo libro Le favole di Bruna e sulla sua passione per la scrittura.
Ovviamente conosciamo i nostri amati lettori e sappiamo che come noi sono molto curiosi di scoprire cosa si nasconde dietro le pagine dei libri, cosa spinge gli autori a condividere le loro storie con il pubblico.
Riportiamo di seguito l’intervista all’autrice, buona lettura!
- C’è un momento in particolare che l’ha portata alla stesura del suo libro?
Le favole che fanno parte dell’opera le ho scritte molti anni fa quando le mie figlie erano piccole. Le leggevo a loro che le ascoltavano con attenzione e si divertivano. Dopo vario tempo mi sono decisa a pubblicarne alcune.
- Quando nacque la passione per la scrittura?
Ho sempre avuto una grande passione per la scrittura, fin da piccola, da quando frequentavo le scuole elementari. Non perdevo mai occasione di scrivere qualcosa per i miei nonni, i miei genitori, Babbo Natale, la Befana e per i miei compagni di giochi. Passione che ho continuato a coltivare nel tempo fino ad oggi.
- Ha abitudini particolari durante la scrittura?
No. Scrivo quando mi sento di aver qualcosa da esprimere e da condividere con gli altri.
- Cosa si aspetta dall’incontro con il lettore?
Mi piacerebbe che il lettore, leggendo le mie favole, riuscisse ad immedesimarsi con il personaggio della favola, a vivere la storia, divertendosi ma anche portando con sé il messaggio positivo ed educativo che la favola vuole comunicare.
- Sta già lavorando ad opere future?
Si. Sto scrivendo altre favole ed inoltre mi sto dedicando alla stesura di un romanzo di avventura ambientato nelle città di Lucca, Firenze e Roma.
Un libro di favole per far sognare i più piccoli ma per permettere anche ai più grandi di tornare bambini e lasciarsi conquistare dalle storie sospese tra realtà e fantasia, perché è sempre bello poter tornare a sognare come i bambini e vedere il mondo con occhi diversi, con l’ingenuità e la fantasia dei bambini.
A noi del Gruppo Albatros Il Filo non resta che ringraziare ancora una volta Bruna Baldini per averci dedicato del tempo e aver risposto alle nostre domande. Siamo felici di averla accompagnata lungo questo percorso editoriale che ha visto la nascita del suo libro Le favole di Bruna. A lei va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro e per il futuro, affinché il suo futuro romanzo possa far compagnia a Le favole di Bruna sugli scaffali delle librerie pronti ad attendere un nuovo lettore e accompagnarlo lungo il suo viaggio.
A te caro lettore, ti auguro di incantarti, di sognare ad occhi aperti, lasciarti conquistare da questo mondo fantastico e perché no, tornare bambini per un po’ perché vivere con la spensieratezza di un bambino e guardare il mondo con gli occhi dei bambini è veramente molto bello. Quindi ti auguro buona lettura, noi ci sentiamo presto.
La vostra redattrice.