Jack e l’albero di vetro – Federico Balboni

Federico Balboni passeggia all’interno del testo Jack e l’albero di vetro destreggiandosi in tante situazioni, che sembrano essere scollegate tra loro ma che hanno un filo conduttore: essere un tutt’uno con la storia, con l’ambientazione e la tipologia del personaggio. Vivere la narrazione è quello che l’Autore racconta; dosa e gestisce le sue capacità con naturalezza, proprietà di linguaggio e capacità evocative. Tutti i suoi personaggi sono alla ricerca spasmodica di un qualcosa: di un rimedio, di un’identità, di un qualcuno di cui si sono perse le tracce… e il nostro Autore, passeggiando, raccoglie tutti gli indizi, li collega e giunge a conclusione. Invita il lettore ad insinuarsi nel testo, ad assorbire la trama, perché la lettura non è uscire dalla realtà circostante ma è entrare in un altro mondo attraverso un altro accesso; ogni libro è un mondo a sé stante, un sogno che assorbe tutte le percezioni e le emozioni, è la magia che ogni volta si rinnova.

Federico Balboni nasce l’11 gennaio del 1991 a Cento (Fe), cittadina dell’Emilia-Romagna in cui vive tutt’oggi. Nel 2016 si diploma al corso triennale di fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Reggio Emilia. Dal 2019 collaboratore grafico, disegnatore e colorista per Smokeland press. Collabora, inoltre, come sceneggiatore di fumetti. È titolare del corso “Avviamento al disegno e all’illustrazione per l’infanzia” presso la Scuola dell’Artigianato Artistico di Cento.

Oggi parliamo di Jack e l’albero di vetro un libro di Federico Balboni pubblicato con la nostra casa editrice Gruppo Albatros il Filo.

Noi del gruppo Albatros Il Filo curiosi di natura non ci siamo fatti sfuggire l’opportunità di intervistare l’autore Federico Balboni per conoscerlo meglio e scoprire qualcosa in più sul suo libro Jack e l’albero di vetro.

Riportiamo di seguito l’intervista. Buona lettura!

  • C’è un momento in particolare che l’ha portata alla stesura del suo libro?

Sì, il momento “giusto” per la stesura del libro è stato dettato dall’esigenza. Nasce dal bisogno di comprendere e indagare meglio aspetti di vita personali. Le domande e i dubbi che mi accompagnavano (e mi accompagnano) si sono tramutate in un mondo immaginario, fiabesco e a tratti oscuro; Jack e le sue indagini, infatti, prendono forma con l’intento di dare un volto a pensieri non del tutto definiti e limpidi. L’idea della stesura del libro, che è una raccolta di tre racconti, si è definita nel momento in cui ho realizzato che non “funziono” bene in assenza di obiettivi, così ho deciso di darmi una scadenza affinché il lavoro risultasse il più presentabile possibile per essere proposto alla casa editrice.

  • Chi è il suo pubblico ideale?

Inizialmente avevo identificato il mio pubblico ideale nei giovani lettori. Riflettendo meglio, però, mi è venuto in mente un aneddoto di qualche anno fa che ha ribaltato completamente la mia convinzione iniziale. Un giorno, una persona cara mi regalò un libro per ragazzi e al momento della consegna disse queste parole: “esistono molti modi per leggere un libro”. Lessi il libro e mi accorsi che quella persona non aveva avuto torto. Proprio per questo motivo mi piace pensare che Jack e l’albero di vetro sia un libro adatto a tutti.

  • C’è qualcosa che le piacerebbe dire ai suoi lettori?

Spero, più che altro, che Jack e le sue avventure possano rivelarsi in un qualche modo utili ai miei lettori e che i racconti, per quanto siano essi d’intrattenimento, riescano nell’intento non tanto di fornire qualche risposta, ma al contrario di suscitare in loro qualche domanda. Inoltre li ringrazio con tutto il cuore per il tempo che dedicano, hanno dedicato e dedicheranno alla lettura del libro, poiché il tempo è l’unica cosa di cui non si può essere risarciti ed è un grosso onore e una grande responsabilità pensare che qualcuno di loro stia impiegando il proprio per leggere Jack e l’albero di vetro.

  • Cosa le ha insegnato questo libro?

Credo che questo libro mi abbia insegnato non poche cose. In primis, scrivere si è rivelato una sfida, sebbene il mondo dell’editoria per me non sia del tutto nuovo. Provengo da un mondo di immagini e non di parole in cui mi sono sempre occupato di fumetti e di illustrazioni, proprio per questo motivo relazionarmi con gli editor della casa editrice e ascoltare i loro consigli è stato fondamentale e stimolante ai fini di una crescita tecnica e creativa. In secondo luogo, come accennato precedentemente, Jack e l’albero di vetro nasce da un’esigenza, dal bisogno di capire e fare chiarezza ed è stato di grande aiuto attribuire i miei dubbi e le mie domande a personaggi che si muovono nella storia con il fine di trovare risposte. Sicuramente Jack mi ha aiutato e insegnato a non arrendermi nella ricerca di qualcosa. Infine, questo libro mi ha fatto rendere conto di essere circondato da un gruppo di persone e amici che si sono rivelati molto preziosi e che non hanno mai dubitato, a differenza mia, delle mie capacità.

  • Cosa ha provato vedendo il suo libro pubblicato? È stato un sogno diventato realtà?

Vedere un proprio progetto pubblicato è un’immensa soddisfazione, ci si rende conto che il tempo speso e le fatiche affrontate non sono state inutili. Certamente è un sogno che si realizza e che alimenta un grande senso di gratitudine nei confronti della casa editrice, che ha avuto fiducia nel mio lavoro, e di tutto lo staff di Gruppo Albatros. Ci terrei, infine, ad approfittarne per menzionare alcune persone a me molto vicine, il cui aiuto e sostegno si sono rivelati fondamentali. Oltre alla mia famiglia, che mi ha sempre appoggiato, ci tengo a ringraziare immensamente Monica, Simone, Nicola, Matteo e Diego che si sono rivelati come l’albero di vetro per Jack, un elemento che segna un passaggio di svolta, da quesiti a risposte.

A noi del gruppo Albatros il filo non resta che ringraziare ancora una volta Federico Balboni per averci dedicato il suo prezioso tempo e aver risposto alle nostre domande. Siamo molto felici di averlo accompagnato lungo il suo percorso editoriale che ha visto la nascita del suo libro Jack e l’albero di vetro. A lui va un grandissimo in bocca al lupo per il suo libro e per il futuro.

A te caro lettore buona lettura, prenditi del tempo fai compagnia a Jack e entra con lui nel suo mondo, vivi con lui le emozioni ma soprattutto perditi in questo mondo magico.

Ci sentiamo presto.

La vostra redattrice.

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